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Autore: Edwardina4ever    22/07/2010    5 recensioni
questo è un piccolo assaggio di quando Edward ha scoperto che Bella era morta...spero che vi piaccia !!! P.S.:scusate ma x mettere HTML ho dovuto cancellare la storia e rimetterla, scusatemi ancora !
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La

Decisione

 

 

 

Ero in un piccola casa a Rio, quando ad un certo punto mi squillò il telefono: era Rosalie.

“Pronto?”

“Edward, io so che ti faccio arrabbiare ogni tanto, ma devo dirti una cosa che non ti piacerà...”

“Che cosa è successo?” sarà sicuramente una delle sue tante telefonate per spronarmi a ritornare alla 'vita', pensai. Da quando avevo lasciato Bella sono entrato in uno stato catatonico dove non pensavo più al tempo ma solo alle parole che avevo detto per lasciarla: volevo che mi infilassero come una lama. Stavo sempre da solo e non riuscivo a stare vicino alla mia famiglia: sapevo che li facevo soffrire tanto sopratutto Alice e Emmett. Alice mi ripeteva sempre “torna da lei, torna da lei” tutte le volte che ci incontravamo. Emmett non sorride quasi mai, tranne quando deve mentire a Rose. Tutta la mia famiglia si era rifatta una vita, io no. Cercavo una maniera per “distrarmi” ma neanche quando cacciavo (quelle rare volte) ci riuscivo.

Sentiamo cosa mi deve dire Rosalie...

“Ehm, Edward...Alice...Alice ha avuto una visione...e...e ha visto che....” si fermò titubante.

“Ha visto cosa?” mi stavo innervosendo.

“Ha visto...ha visto Bella....che si buttava da una scogliera...e non tornava a galla...”

“No, no, no è impossibile! Lei me lo aveva promesso che non si sarebbe messa nei guai! Me lo aveva promesso!” gridai con tutto il fiato che avevo in corpo.

“Ma, Edward, io non so cosa fare...” ma non la feci finire: riattaccai subito e composi un altro numero. Tante volte avevo voluto chiamarla, solo per sapere se stava bene e se aveva mantenuto la promessa ma avevo deciso di non farlo per il suo bene.

Il telefono squillò due volte e qualcuno rispose: “Casa Swan”

“Salve, sono il dottor Carlisle Cullen, Charlie è in casa?” chiesi nel modo più cordiale.

“Non è in casa” mi rispose il ragazzo.

“E può dirmi dove è andato?”

“E' al funerale” e appena finì di parlare, riattaccai.

In quel momento capii.

Lei era morta.

Non c'era più.

Non ci potevo credere. Era una cosa impossibile.

Ad un certo punto, mi cedettero le gambe e caddi in ginocchio con ancora il telefono in mano.

Ero troppo sconvolto per riuscire a reagire. Non riuscivo a sopportare l'idea che Bella sia morta, che lei non c'è più.

Avrei tanto desiderato piangere e urlare come un umano. L'avevo lasciata sapendo che sarebbe rimasta in vita, ma mi sbagliavo...potevo SOLO immaginare la mia vita senza lei ma viverla in prima persona sapevo che sarebbe stato diverso, per questo non ci ho mai pensato.

Nella certezza che lei non c'era più, capii che nemmeno io dovevo esistere: dovevo morire.

Una vita senza Bella era una cosa da pazzi! Non volevo vivere senza di lei! Ora non c'era più alcun motivo per restare in vita.

A quel punto c'era un unica cosa da fare. Spensi il telefono e me ne andai con in mano le chiavi della macchina, anche se poi non mi sarebbe servita per raggiungere la meta che avevo in mente: l'Italia.

Sì, proprio così: sarei andato in Italia a scatenare i Volturi per mettere fine alla mia vita ormai senza alcun scopo.

 

 

Una volta raggiunta la costa parcheggiai la macchina e, senza farmi vedere, mi tuffai in acqua e nuotai verso l'Europa.

Mentre nuotavo pensavo in tutti i modi di convincere Aro, capo dei Volturi, a farmi fuori. Pensavo che gli avrebbe fatto piacere uccidere un membro dei Cullen. Una volta raggiunta Volterra, entrai nel grande castello dove, dietro ad una scrivania, c'era una signorina intenta a scrivere qualcosa.

 

Ma...chi è quello ??? mmm, ha gli occhi neri..non sarà mica uno di loro ? Bhè, meglio non pensarci altrimenti mi fanno fuori veramente !!! anche se vorrei tanto unirmi a loro...

 

Che strano: lei sapeva qualcosa sui vampiri ??? E anche sui Volturi ??? Voleva diventare una di loro ??? Meglio non pensarci e andare direttamente dagli interessati.

Trovai Aro concentrato in una discussione silenziosa con Caius, quando entrai.

 

Quel ragazzo l'ho già visto...ma si ! È lui ! Il primo figlio adottivo di Carlisle, Edward !!! Ma cosa ci fa qua da noi ??? pensò Aro.

 

“Ciao Aro” gli dissi.

“Caro Edward, cosa ti ha condotto fino a noi ?”

“Ho una richiesta da farti...”

 

Una richiesta ? Di che genere sarà ? Voglio proprio vedere... pensò Caius.

 

“Adesso te lo dico, Caius, abbi un attimo di pazienza”

 

Ma come fa a sapere quello che penso ? Non leggerà mica nel pensiero come Aro ?

 

“Non proprio come Aro: io li sento a distanza e sento lo scorrere dei pensieri lui invece, con un solo tocco, ne coglie molti di più” non ne posso più di rispondere alle sue domande, il dolore è troppo forte da sopportare, pensai.

“Mio caro Edward, dammi la mano così potrò sapere cosa stai cercando di dirci...” e mi tese la mano. Io, automaticamente, tesi la mia ed Aro chiuse gli occhi. Vide tutta la mia storia: dal primissimo incontro con Bella (e qui gli venne sete a sentire il suo profumo), la mia fuga a Denali, all'incidente, la serata a Port Angeles, la radura e poi lo scontro con James, il ballo di fine anno e il suo compleanno, la tragedia, l'addio, la telefonata e la mia decisione.

“Ah, ora ho capito” mi disse infine Aro.

“Cosa hai visto Aro?” gli chiese Caius.

“Ho visto cosa voleva dirci Edward: vuole morire, ecco la sua richiesta.”

“Vuoi morire? Eh perché?”

Aro fu molto più veloce di me a rispondere alla domanda di Caius. “A causa di un incidente, Edward ha lasciato il suo più grande amore ma, dopo una telefonata di Rosalie, ha scoperto che era morta e allora è venuto qui da noi a chiedere di farsi uccidere”.

 

È proprio strano questo ragazzo ! Vuole uccidersi e perché ? Perché ha perso la sua amata ! Roba da matti ! Pensò Caius.

 

“Si è vero, è una cosa da pazzi farsi uccidere per una persona che si ama, ma tu cosa ne puoi sapere? Non hai mai provato quel sentimento chiamato amore!” quasi gli urlai addosso. Ma come si permette ? Avevo ragione io, lui non sa cosa sia il VERO amore.

“Mio caro Edward, io e i miei fratelli dovremmo riunirci per decidere se ucciderti o no” mi informò Aro.

“Aspetterò di là” gli dissi automaticamente.

Me ne andai dove stava la signorina di prima, che non mi guardò e non parlò con me.

 

Se lui è un membro dei Cullen, abbiamo la possibilità di togliergli un membro !! pensò Caius.

 

Lo so, l'ho pensato anche io ma Carlisle è mio amico e non posso ferirlo così Caius ! Lo rimproverò Aro. Quindi la mia risposta è NO, non lo uccideremo e non voglio sentire obbiezioni.

 

Rimasi sorpreso: non volevano uccidermi ? Stavano scherzando ? Oppure facevano sul serio ? Quando ci fu silenzio, verbale e mentale, rientrai nel grande salone e vidi i Volturi seduti sui loro troni: Marcus a sinistra, Aro in centro e Caius a destra.

“Ho letto i vostri pensieri ma lo voglio sentire dalla vostra bocca” dissi acido.

“Va bene...Edward...sai anche tu che Carlisle è un mio amico e non farei mai niente di simile a lui, quindi la risposta è no, non ti uccideremo” mi rispose Aro.

“Ma...ma voi non capite! Mi dovete uccidere! Aro, lo sai anche tu quanto è stato difficile lasciarla e quanto è difficile stare senza di lei! Non puoi farmi questo!” gli urlai. Sapevo che era il modo meno appropriato per parlare, ma ancora non ci credevo.

 

Si, questo ragazzo è matto ! Pensò Caius.

 

Chissà perché ci tiene tanto a questa ragazza, è solo un umana ! Pensò Marcus, anche se era molto disinteressato alla storia.

 

“Adesso ho io una proposta per te, Edward..” incominciò Aro.

“Che genere di proposta?”

“Se la tua vita ti rende infelice, unisciti a noi! Ci sarai molto di aiuto!” mi disse calmo Aro.

“NO! Questo è fuori discussione! Non mi unirò mai a voi! Aro, era meglio se mi uccidevi! È l'unico modo per riunirmi a lei!”

“Lo sai già perché non posso farlo, sarebbe uno spreco ucciderti!” mi rispose.

Me ne andai, ringhiando come un forsennato, da quella stanza lasciandomi alle spalle quei matti. Allora Aro non aveva capito niente! Ha pure visto i miei pensieri e non ha ancora capito quanto ero legato a Bella! Sono loro i matti non io!

Andai a rifugiarmi in un posto isolato, dove nessuno poteva vedermi. Ed è proprio lì che mi venne l'idea: se non voleva uccidermi con le buone maniere, allora farò qualcosa che li costringerà ad intervenire.

Sapete quanto sono melodrammatico e se riesco a farmi venire un'idea entro domani, forse riesco FINALMENTE a ricongiungermi alla mia vita: la mia Bella.

Vediamo: un auto scagliata contro le mura? No, troppo poco.

Andare a caccia? Bhè, non di animali naturalmente...in quel preciso istante, la mia mente visualizzò un volto: Carlisle. No, non avrei mai voluto deluderlo.

Qualche omicidio? No, troppo generico.

E se...invece di fare tutta quella scena, ne facessi una poco più semplice? Domani sarà la festa di S. Marco, ci sarà tanta gente nella piazza principale e... ci sarà il sole. Ecco cosa DOVEVO fare: espormi alla luce solare a mezzogiorno in punto.

Mentre pensavo a come espormi facendomi vedere da più gente possibile, mi soffermai ad un ricordo molto vivido nella mia mente: era quando mi feci vedere per la prima volta da Bella alla luce dl sole nella radura. Mi bloccai all'istante, perché sapevo che se fossi andato avanti, avrei sofferto molto di più.

Non vedo l'ora che arrivi domani.

  
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