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Autore: _starrynights    22/07/2010    14 recensioni
Allunghi una mano, sfiorandomi i capelli biondi e specchiando le tue lucide iridi verdi nelle mie azzurro cielo, velate da un intensa malinconia. - Mi starai sempre vicino, vero? – - Sempre, abbiamo fatto una promessa, ricordi? –
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don’t cry, my sweetheart

 
Ti stringo forte, fortissimo, al mio petto magro e bollente.
Sfioro dolcemente i lineamenti della tua schiena che sussulta, detesto vederti piangere. Abbiamo la stessa età, siamo due bambini, eppure tu sembri così piccolo e fragile. 
Non riesco a crederci che non ce l’abbia fatta.
Mi sembra impossibile che non sia riuscito a sconfiggere il male, non lui, non tuo padre. 
- Ti prego, non mi lasciare. – singhiozzi allarmato, poiché solo per un attimo ho alleggerito la presa sul tuo corpo per recuperare un fazzolettino.
Siamo soli in casa, nella tua stanza, fuori non c’è luce sembra quasi che il cielo sia triste quanto te, cerca però di non piangere ma non ne avrà ancora per molto.
- Sono qui. Non ti lascio, tranquillo. – mormoro, baciandoti una tempia.
La tua famiglia è giorni che non si vede, sono rinchiusi in ospedale, lunghi giorni che di conseguenza ti sto accanto. 
Finché oggi non ti hanno riferito la brutta notizia, facendoti crollare fra le mie braccia come una foglia mortifera autunnale.
Sono solo un bambino con i suoi sogni custoditi nel cassetto, ribelle e vivace.
A volte, però, mi sento tremendamente adulto, come adesso.
Allunghi una mano, sfiorandomi i capelli biondi e specchiando le tue lucide iridi verdi nelle mie azzurro cielo, velate da un intensa malinconia.
- Mi starai sempre vicino, vero? –
- Sempre, abbiamo fatto una promessa, ricordi? –
Sorridi, ricordando probabilmente quelle paroline che ci siamo dette al parco mesi fa. Rotolavi sull’erba fresca, ridendo con gli occhi rivolti al cielo, battendo le mani a ritmo.
Sono mesi che non ti vedo più sorridere in quel modo. Non è così che doveva andare, non è così che dovevi ridurti.
- Mike, promettimi che sarai per me un amico, un fratello, un compagno. Per sempre. –
- Te lo prometto. – mormorai, abbracciandoti e depositandoti un tenero bacio sulle labbra rosee in segno di amicizia profonda o forse molto di più… Amore?
Ho solo dieci anni, cosa ne posso sapere io dell’amore? Ne parlano tutti e sembra la cosa più bella dell’universo.
La mia mamma adottiva dice che è caratterizzato dai sentimenti dell’ uomo e della donna. 
Io sento qualcosa di forte per te, sei un bambino, che ci posso fare se le bambine non mi scatenano la marea tempestosa che avverto quando ti sento vicino? 
Facendoti sentire che io ci sono e ci sarò sempre. Perché tu sei il mio migliore amico, Billie.
E sono pronto a provare quel sentimento che alcuni chiamano sofferenza per starti vicino. 
Pur di provare ancora dolore, per vedere il tuo sorriso luminoso e ribelle, i tuoi occhi verdi sorridermi, sfiorare i tuoi riccioluti capelli.

 E’ il 15 Settembre, poche ore fa tua madre ha chiamato piangente dall’ospedale per avvisarti che tuo padre è volato in cielo. Ho risposto io e dirtelo è stato tremendo.
Tornavi dalla cucina con un bicchiere di succo in mano, e ho pensato che sarebbe stato meglio andare subito al dunque.
- Billie, non c’è più. – ho detto con innocenza e in un secondo tutto è crollato.
Il bicchiere è finito per terra, rompendosi in milioni pezzettini di vetro come il tuo debole cuore,  gli sei finito sopra, fortunatamente non ti sei fatto niente.
Sono corso immediatamente e con le poche forze che posseggo ti ho portato nella tua camera, e da quel momento non ti sei più staccato.
- Non c’è più. – piangi, stringendo forte la presa alla mia leggera maglietta ormai bagnata dalle tue nitide lacrime.
- Mike, non c’è più! – ripeti urlando, sfogando la tua improvvisa rabbia su di me.
- Billie… -
- E’ andato via, lasciandomi solo! – rantoli disperato.
- Non sei solo. Sai che io ci sarò sempre. – cerco di rassicurarti.
Mi baci, se questo si può definire un bacio, direi che è un bacio a stampo.
Tieni incollate le labbra alle mie, poi mordi il mio labbro inferiore, facendomi sussultare.
- Ahia! – frigno, e tu provvedi subito ad attenuare il leggero dolore con la lingua. Sei impacciato, timido, spaventato e così ingenuamente dolce.
- Ehm, sei carino, sai? – sdrammatizzo, tentando di sorridere, la situazione non è delle migliori. – Non è vero! – replichi, mettendo il broncio.
Accenno un delicato sorriso, appoggiando la testa nell’incavo della tua minuta spalla.
Sappiamo entrambi che non dimenticheremo mai questo momento, che forse ci avrà resi ancora più uniti e complici. 
– Sei speciale, Bill. –
- Anche tu, Mike. –

 
Fine.

 
*asciuga lacrimuccia* Questa mini One Shot l’ho scritta ieri verso le due e mezza di notte, ora maledettamente tragica! 
L’idea mi è venuta in un lampo mentre conversavo con una cara amica e allora mi son detta: la scrivo? Ma sì, proviamo, vediamo cosa ne esce fuori! xD
Dopo aver passato un pomeriggio a leggere storie in inglese su questi due pulcini da bambini è venuta voglia anche me di scriverne qualcuna u.u
Beh, vi è piaciuta? E’ orrenda? Susu, voglio sapere ;)

Piccola nota: sono hellieREBEL per chi non lo avesse capito, ho solo cambiato nick! :)

   
 
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