24/07/2010
5 recensioniWaiting for you [To use your dead body]
Nico Robin è un demone e, in quanto tale, ha il potere di moltiplicare i propri arti all’infinito.
Trafalgar Law è un chirurgo e - in quanto scienziato - oramai non crede più alle vecchie superstizioni.
- Sir Crocodile ne sarà dispiaciuto. -
Trafalgar Law affondò un dito in un’ orbita piena, curiosamente tondeggiante, ed applicò una leggera pressione. Un umore malsano fuoriuscì dalla cavità e scese lungo la mano fino a sporcare la punta di ogni dito. Quando l’uomo fece la prima incisione, il bulbo era oramai divenuto una spirale insanguinata di capillari e reticoli venosi.
Il marine urlò. Un urlo disumano che riecheggiò su ogni parete del sottomarino.
Nico Robin poggiò la punta del mento sul palmo aperto della mano ed inarcò le labbra in un tetro sorriso di circostanza. La smania di conquista di Crocodile aveva reso cieca ancora una volta la sua capacità di giudizio.
Aveva visto in quell’uomo un assetato, un pazzo che soltanto il sangue avrebbe potuto dissetare. E da bravo giocatore lo aveva preteso nella propria, personalissima scacchiera fatta di uomini, armi e popoli da soggiogare.
- Preferirei ingoiare a forza un secondo frutto piuttosto che sottostare agli ordini di chicchessia. Nel caso di Mr. Crocodile, poi, potrei anche valutare l’ipotesi di gettarmi in mare, subito dopo. -
Era passato ad esaminare la parte inferiore della cavità. Il dito annaspava a fatica nell’orbita vuota, scivolava fra i residui lasciati dai nervi disseccati e risaliva in fretta, come un treno lanciato ad alta velocità, non appena sentiva il tocco vischioso del sangue attaccarsi alla pelle.
Law aveva un’espressione rapita, con il sorriso affascinato di un mozzo che scopre per la prima volta un’insenatura proprio alle spalle del porto.
Aveva perso ogni interesse nei confronti dell’archeologa dal momento in cui aveva avanzato quella squallida proposta. Da allora, per lui era divenuta alla stregua di un corpo morto di cui ancora non si è deciso bene il da farsi. Né più, né meno.
Esaminava il corpo martoriato del marine, standosene ritto davanti al tavolo operatorio. A guardarlo attentamente, dava l’impressione di un moccioso fermo all’entrata di un formicaio. Impressionato, certo, ma forte abbastanza da poter distruggere ogni cosa con una lente, al minimo capriccio.
- Un vero peccato, data la generosa offerta in ballo. Riferirò il messaggio in ogni caso, ad entrambi. -
A quella risposta, Trafalgar inarcò un sopracciglio, scettico.
- Sir Crocodile tiene in grande considerazione i consigli di DoFlamingo, nonostante tutto. Il tuo nome non è di certo venuto alla luce per puro caso. -
Un dito.
Un medio affilato, abbronzato e nodoso come corteccia. Sporco di umore denso, vermiglio e qualcos’altro. Un indefinito qualcos’altro.
Fu tutto ciò che quella risposta meritò.
- Non puntarmi contro cose del genere, Trafalgar. Ti avevo già avvertito, in passato. -
Quando il bisturi sfiorò la linea pulsante della carotide, l’uomo rise di gusto. Riteneva affascinante il gioco che di lì a poco avrebbe potuto avere inizio, con l’uno intento a mozzare e l’altra impegnata a far ricrescere. E sarebbero state braccia, sarebbero state dita e articolazioni. Tendini, ossa e, ancora più in profondità, frammenti. Un tripudio di membra da esaminare, sezionare fino a star male e non averne ancora abbastanza.
I piacevoli risvolti di una cavia impazzita.
Quando sentì tuttavia le braccia che lo tenevano fermo scomparire in un’esplosione di petali, le labbra del chirurgo si inarcarono in una smorfia di disappunto.
Peccato, ci era andato vicino. Un vero peccato.
Pochi istanti dopo, il solo rumore che si potè percepire fu quello dei passi della donna che si allontanavano a grandi falcate nel corridoio del sottomarino.
Trafalgar Law ghignò, poi affondò un dito nell’orbita ancora umida. Il marine urlò un'ultima volta.
Ma nessuno parve in grado di udirlo.
Nico Robin era un demone e, in quanto tale, aveva il potere di moltiplicare i propri arti all’infinito.
Trafalgar Law era un chirurgo e - in quanto uomo di scienza - aveva il diritto di esaminare tutto ciò che la scienza stessa non riuscisse a comprendere.
Avrebbe saputo aspettare.
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Dedicata a Seiko, che ieri è divenuta una vecchietta arzilla che saltella fra i campi di mais. Go, woman! °ç°
Una coppia che probabilmente non vedrà mai la luce, né come crack né come dio solo sa cosa. E' probabilmente anche per questo che ho deciso di trattarla.
Le due frasi iniziali son un livessimo omaggio a ballerinaclassica, che credo non finirò mai di ringraziare per quel fior di raccolta che pubblicò qui sul fandom qualche mese fa. Ha la mia stima °ç°
La storia di per sé sviluppa un filone del periodo della Works. Con il mancato reclutamento di Zoro il mio neurone ha vagato per un bel po', ed alla fine, leggero ed aggraziato come una palla di cannone, ha puntato verso Traffy. E da lì, beh, Robin è stata naturale.
La frase di Robin, per chi è pratico del manga, dovrebbe essere facilmente ricollocabile.
Il resto è pura
...
Boh. .-.