Breve fiction per presentarmi. Piacere a tutti sono Nightole! Nome insignificante -Lo so, lo so!-ma momentaneamente ero a corto di inventiva sul nick!
Spero vivamente di trasmettervi qualcosa!
Vi ringrazio per l'attenzione.!
End
Percepivo il mio cuore battere sempre più lentamente, sentivo le mie membra stanche.
Il mio volto era, stranamente, disteso in quell’ultimo attimo, mentre la mia vita scivolava via.
Non avevo rimorsi, non avevo rimpianti.
Dischiusi gli occhi incontrando quell’oscurità che mi aveva accompagnata in quegli anni.
Lui, al mio fianco, stringeva la mia mano con delicatezza.
Sorrisi al pensiero che avrebbe potuto eliminarmi con un sol colpo, senza neanche faticare troppo.
Sorrisi perché avevo amato una macchina della morte andandogli incontro, sfidandolo ogni giorno, giocando con la mia vita pur di stargli accanto.
E ora ... Era la morte stessa a spaventarmi.
Strinsi la sua mano, per quel che potevo, avvertì il suo calore intenso e così diverso dal mio.
Si avvicinò sfiorandomi le labbra.
Era la fine, lo sapeva anche lui.
Non avrei fatto più ritorno.
Niente magie, niente desideri, per una che ormai aveva fatto il suo tempo, per una che ormai era solo il ricordo di ciò che era stata.
Ora ero solo una donna, cui la vecchiaia era stata magnanima, risparmiandomi il viso.
Lo guardai senza dir nulla, ma lui seppe che l’avrei aspettato per l’eternità, in quella luce che non l‘aveva mai avvolto completamente, a cui forse non sarebbe mai giunto.
Ma io lo amavo anche per quello, soprattutto per quello.
Non c’era bisogno di troppe parole tra di noi, bastavano gli sguardi, bastavano i gesti.
Lui capiva. Mi capiva.
Mi avvolse tra le sue braccia e mi strinse forte.
Era tutto ciò che desideravo: averlo al mio fianco, anche nell’ultimo istante.
Chiusi gli occhi e l’ultima cosa che sentii fu qualcosa di umido scivolarmi sul collo.
Un bagliore accecante mi catturò tra le sue spire luminose.
Quanto avrei dato per potermi perdere ancora in quegli occhi di tenebra.
Quel candore mi spaventava, non mi apparteneva e mi faceva sentire vuota.
Avrei voluto tornare indietro, dire qualcosa … Ma quelle ultime parole d'amore non furono mai dette.
La morte è così: ti coglie d'improvviso e non ti lascia scampo.
Era troppo tardi.
E sulla mia storia era già stata scritta la fine ...