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Autore: Fictionator    25/07/2010    2 recensioni
Si parte dalla fine della prima stagione, con le note di "Somewhere Over The Rainbow"! Cosa faranno Finn e Rachel quest'estate? lEGGETE E SCOPRITELO! ^^
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Glee cap 1 Ciao GLeeeeks!!!! Sono Fra e questa è la mia prima fic su Finchel ^^
spero vi piaccia!




 I love a Looooooser.


 
Ti amo...
Due innocque paroline che possono cambiare completamente la giornata, se non la vita di una persona.
Eravamo andati in scena, il nostro cuore batteva all'unisono sul palco, avevamo dato il meglio di noi stessi... non era bastato.
Però a me, si a me... era bastato eccome... Io e Finn, finalmente ci  potevamo amare. Non c'erano più bambini, Quinn, Puck o Jessie che ci ostacolassero. Ora potevamo essere finalmente felici.
Le note di "Somewhere over the rainbow" si espandevano lungo la stanzetta che aveva visto un anno intero di incedibili avventure, il prof Schue era fantastico così come Puck con il suo ukulele. Ma io non avevo occhi che per il bisonte accanto a me!
 Il Finnestain, come lo chiamavano da queste parti... quella specie di gigante dal cuore tenero come il burro... il gigante che mi aveva rubato il cuore,che lo aveva fatto suo. L'unica persona che era riuscita a guardare attraverso quella scorza incredibilmente dura e sfarzosa che ricopriva il vero essere di me: Rachel Berry.
Come al solito sul suo volto c'era una beata e tonta espressione che gli conferiva un aspetto da bimbo perso in un negozio di caramelle.
Senza pensarci gli presi la mano e la strinsi forte intrecciando le mie dita alle sue, dopo un momento di principale smarrimento mi rivolse un caldo e dolce sguardo e accentuò la presa.
Mi sentivo finalmente completa, serena, accettata. Finalmente c'era qualcuno che credeva in me, che mi voleva per quello che ero, che mi accettava e mi amava, che era veramente interessato a quello che c'era dentro la stramba ragazza del Glee Club, qualcuno a cui non interessava delle granite in faccia, o della reputazione.
Mi sentivo finalmente felice.
Quando partì l'applauso generale non azzardai a lasciare la presa su Finn, e lui fece altrettanto limitandosi a sorridere come uno che la sa lunga.
 Tutti si alzarono, e mi resi conto che quella era la fine, almeno momentanea del Glee Club, l'estate era arrivata, così come l'ultimo e attessissimo giorno di scuola.
Purtroppo non ero così felice all'idea dell'estate, l'avevo sempre odiata. Era il momento pieno di solitudine dell'anno per me. Almeno quando andavo a scuola potevo stare in compagnia di altre persone, mentre in estate mi trovavo sempre in camera a piangere e a mandare giù bibitoni vitaminici per le corde vocali. La gente mi credeva esageratamente stramba per meritare la loro amicizia, e il mio terrore quest'anno era di non rivedere più nessuno... insomma, Artie aveva Tina, Kurt aveva Mercedes e Mercedes aveva ora come ora Quinn, che aveva Puck, che aveva Santana che aveva Brittany! E chi aveva me?
La risposta mi arrivò guardando al mio fianco, dove il caro quarterback della scuola chiacchierava animatamente con il prof, senza però lasciarmi la mano.
Mi avvicinai anche io e mi intrufolai nella conversazione... il prof stava accennando ad un cena che probabilmente avremo fatto a luglio, così per non per non perderci di vista durante le vacanze. Non potei essere più daccordo. Arrivò il momento dei saluti e ci dilungammo tutti in abbracci e promesse di vederci presto.
Mentre mi dirigevo verso l'ucita, troppo triste nel pensare al fatto che probabilmente Finn si sarebbe scordato di me, due braccia mi presero per la vita trascinandomi ancora una volta dentro la classe. Il Finnestain stava davanti a me, con un labbruccio tremolante.
"Pensavo che almeno la mia ragazza sarebbe rimasta con me."
"La tua ragazza? Non sapevo ne avessi una..." dissi indossando ancora una volta la maschera da Rachelzilla.
Lui si limitò a sorridere mesto.
"Pensavo fossi tu la mia ragazza." mi disse avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
"Lo sono?" risposi a fiato corto.
"Vorresti esserlo?" mi disse lui assennato.
"Ok tagliamo corto." dissi e mi lancia verso le sue labbra.
WOW! Non mi aspettavo un tale coraggio "amoroso" da parte mia, e a quanto pare nemmeno Finn vedendo la sua faccia subito dopo essermi staccata dalle sue labbra.
"Ok..." disse confuso.
"Sono la tua ragazza, stavolta non ci saranno calendari con i gatti, ma la maglietta Team-Finn me la tengo. E ti avviso, se mi molli un'altra volta perchè ti senti insicuro, i tuoi gioielli di famiglia verranno triturati. Ci siamo intesi Hudson?" dissi tutto d'un fiato.
Finn deglutì rumorosamente.
"Mi sarei dovuro abituare in questo anno ai tuoi discorsi ma proprio non ci riesco sai?" mi disse riprendendo il colorito di sempre.
Non cambiare discorso, ci siamo intesi?"
"Rachel, io ti amo. Te l'ho detto e te lo dico di nuovo, perchè ci credo. Perchè sento veramente questo sentimento, io sento... veramente, amore per te.-continuò mentre ci sedevamo sullo sgabello del pianoforte- con Quinn era diverso... lei era la mia prima ragazza, e insieme sembravamo invincibili. La coppia perfetta, ma con te è diverso. Io con lei, non potevo essere veramente me stesso... non avrei mai potuto cantare davanti a lei prima del Glee, non sarei mai cresciuto con lei accanto, sarei rimasto il ragazzino del liceo."
"Mentre con me?" gli chiesi con una vocina da topolino che non era proprio da me.
"Con te so chi sono. E so chi voglio essere... non ho paura di esserlo. E so che per te è lo stesso, e so di essere l'unico ad averti vista per quello che sei veramente." mi disse sorridendo e accarezzandomi i capelli..
"Certo che si. Su questo non ci sono dubbi, è ovvio che con te sono me stessa, mi sono innamorata di te nel momento in cui ti ho sentito cantare per la prima volta... non potevo non essere me stessa." risposi a voce impercettibile abbassando gli occhi sui tasti d'avorio del pianoforte e facendomi scudo con i capelli.
"Finalmente... finalmente te lo sento dire!"
"Ne dubitavi forse?" gli chiesi indignata.
"Assolutamente no, ma è bello sentirselo dire. Quinn non me l'ha mai detto." disse lui camuffando malamente il dispiacere con un sorriso.
"Davvero? Mai?"
"Mai..." ora toccò a lui abbassare gli occhi sul pianoforte.
Con non poca forza presi il suo braccio e me lo passai intorno alle spalle appoggiandomi a lui.
"Bhè, io ti amo Finn. Davvero."
In risposta ricevetti il più dolce e tenero bacio che avessi mai ricevuto. Un TOC TOC  alla porta ci fece staccare.
"Devo pulire ragazzi." disse il signor Amby.
"O mio Dio, ci scusi signor Amby!" dissi imbarazzata come mai nella mia vita, Finn invece sembrava gongolare, notando il suo solito sorrisetto che adesso sapeva di trionfo lo presi per il braccio.
"Andiamo!" gli dissi con il sangue ormai del tutto rifluito alle guance.
"Arrivederci signor Amby!" urlò Finn mentre lo trascinavo fuori.








  
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