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Autore: nightole    25/07/2010    6 recensioni
I fiori bianchi, rossi ed arancio avrebbero ricoperto il gazebo, dove si sarebbe svolta la celebrazione. I miei più cari amici mi avrebbero fatto da testimoni. Ed in quel giorno di pace e felicità avrei pronunciato quelle magiche parole di rito: sì, lo voglio.
Il sogno di ogni donna: quel giorno di festa, quel giorno d'amore.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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oggi sposi



Spero che questa breve fanfic un po' insolita e dal titolo forviante vi piaccia.
Non è niente di che, non è profonda, non è sentimentale, diciamo che mira a sottolineare una sorta di cambiamento, quindi  ci sarà una sorta di seguito, vent'anni dopo, appunto per sottolineare i diversi aspetti delle stesse situazioni che si hanno per età. Come nella mia prima fic volevo sottolinearlo, Bulma nell'ultimo istante è vecchia e non è più quella che era stata una volta, e diversa, meno impulsiva e rilassata. Questa Bulma invece è diversa ... Beh, non mi dilungo leggete e penso che riuscirete a comprender meglio ciò che intendevo.
Grazie a quelli che hanno letto l'altra mia fiction e hanno lasciato commenti.
Mi ha fatto davvero piacere. Quindi vi ringrazio per il supporto.


"Oggi sposi"


Avevo scelto con cura ogni cosa: le partecipazioni, il mio abito da sposa, i fiori.
Ogni cosa era perfetta, studiata in ogni minimo dettaglio.
Una perfezionista, ecco una peculiarità che mi contraddistingue. Lo sono sempre stata. 
Non brillo di certo per la mia attitudine all'ordine -anzi la mia camera e il laboratorio sono un vero casino!- ma quando mi  metto in testa una cosa la porto a termine nella maniera più perfetta e precisa.
Sono pur sempre un genio no?!
Il mio abito bianco, avrebbe fatto risaltare la mia pelle candida, i miei capelli sciolti si sarebbero intonati con i bordi e le trine, che avevo fatto appositamente apporre sul vestito, del mio stesso colore.
I fiori bianchi, rossi ed arancio avrebbero ricoperto il gazebo, dove si sarebbe svolta la celebrazione.
I miei più cari amici mi avrebbero fatto da testimoni.
Ed in quel giorno di pace e felicità avrei pronunciato quelle magiche parole di rito: sì, lo voglio.
Il sogno di ogni donna: quel giorno di festa, quel giorno d'amore.
L'adrenalina che saliva sempre di più nell'attesa di una risposta, lo scambio delle fedi, di una promessa che lega per la vita.
Ed infine: "Vi dichiaro marito e moglie."
E lui davanti a me che mi prende il viso tra le mani e mi bacia con passione, perchè ora sono sua, sua per sempre.

Aprii gli occhi e tornai a fissare il soffitto bianco della mia cameretta.
Sbuffai, battendo stizzita i piedi sul letto per il nervoso.
Peccato che quello fosse solo un sogno.
L'ennesimo per giunta.
Andava bene esser un'inguaribile romantica, ma decisamente  stavo esagerando.
La scuola era finita e non sapevo che fare.
Di amici non ne avevo molti e non avevo neppure voglia di vederli.
Solo che ... Quel pensiero del matrimonio continuava a balenarmi per la mente.
Era diventato il mio chiodo fisso!
Però, prima di pensare a tutti i dettagli, avrei dovuto sicuramente trovar la materia prima...
Insomma, stavo facendo tutti quei progetti senza neanche avere uno straccio di fidanzato!
Poi, come potevo sapere quale fosse quello giusto?
Tutte dicono che si capisce subito ... Ma io volevo quello giusto davvero!
E se mi fossi sbagliata nello scegliere?
E se avessi scelto un ragazzo che non valeva quanto me?
Seppur io abbia solo sedici anni, sono pur sempre bella, affascinante ed intelligente, sono un vero e proprio genio.
Ho idee brillanti, faccio progetti innovativi, ho un bel seno, ho un bel corpo: insomma sono perfetta!
Non posso mica pensar di sceglier un ragazzo a caso ...
No, per me ci vuole uno affascinate, bello, intelligente, forte, che mi sappia proteggere -anche se non ne ho bisogno, la sottoscritta si difende bene anche da sola! Ma un po' di forza in un uomo non guasta mai!- se fosse anche ricco o nobile sarebbe l'ideale.
Mi piacerebbe coronare il mio sogno con un principe, che sul suo bianco destriero mi porti al suo meraviglioso castello, avvolto nella più bella radura mai esistita.
Sospirai di nuovo.
Magari potevo chiedere a mio padre di inventar una macchina in grado di crearmi un perfetto principe azzurro.
Oppure ... Oppure, ma sii! Perchè non ci avevo pensato prima, potevo inventare una macchina che esprime desideri e che mi avrebbe portato il mio principe -con un cesto di fragole, possibilmente.- tutto per me.
Sarebbe stato perfetto!
Marciai verso il laboratorio, chiamando a gran voce mio padre.
Ma non c'era da nessuna parte.
Scesi in cantina convinta di trovarlo, spesso si recava lì in cerca di vecchi progetti, ma non c'era.
Dov'era finito? Proprio ora che avevo avuto un'idea geniale doveva sparire?
Qualcosa di luminoso catturò la mia attenzione.
Un globo tondo e arancione luccicava su di una mensola.
<< Ma cos'è? >>
Domandai al vuoto, rigirandomi l'oggetto tra le mani.
Era davvero una bella sfera luminosa, forse era un prototipo nuovo di illuminazione.
Ma non capivo da cosa la luminescenza fosse alimentata.
Conoscevo ogni genere di ingegneria elettronica e meccanica, ma una cosa simile non l'avevo mai vista.
Due placche a forma di stelle fluttuavano al centro della sfera.
Dedussi che ve ne doveva esser un'alta.
Nessuno mai, o meglio uno come suo padre, parte dal due per creare un prototipo, doveva essercene una con l'uno e una con nulla. Salii al piano superiore, evitai mia madre, che mi chiese se volevo del the, lei di certo non ne sapeva nulla.
Cercai, invece, mio padre, anche lui era uno scienziato e doveva conoscerne l'origine, se non fosse stato lui stesso l'artefice di un tale progetto. Una volta trovato glielo domandai e lui mi disse che dovevano esserci degli antichi manoscritti sui quali era menzionato qualcosa in proposito, ma che lui non aveva ancora avuto tempo di leggerli, da che aveva trovato quella strana sfera.
Presa dall'interesse cominciai a cercar quei testi.
Dimenticandomi perfino del mio matrimonio!
<< Eccola! >>
Esclamai vedendone un disegno simile su di una pagina sgualcita.
Cominciai a legger con avidità.
<< Le sfere del drago ... Se raccolte tutte e sette vi è la possibilità di evocare un drago. Che potrà esprimere ogni vostro desiderio! >>
Il cuore cominciò a battermi più forte. Sapevo che c'era un modo per trovare il principe, ed ora eccolo lì davanti ai miei occhi!
Passai due giorni a studiare l'oggetto, cercando un modo per rintracciarlo, alla fine ci riuscii.
La mia mente arguta e geniale aveva elaborato un aggeggio in grado di rintracciare le sfere.
Battezzato l'oggetto come: Dragon Radar, preparai uno zaino con tutto il necessario.
Le sfere mi attendevano e una volta ritrovate tutte avrei potuto esprimere il mio desiderio e  finalmente coronare il mio sogno.
Avrei tappezzato ogni muro della città dell'ovest con l'annuncio:
"Oggi sposi: Bulma Brief e il suo principe azzurro."
Saltai sulla moto, da me inventata, e zaino in spalla partii per la mia avventura.
<< Sto arrivando principe! Non potrai sfuggirmi! >>


  
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