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Autore: HarleyQuinn11    25/07/2010    1 recensioni
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Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia che tutto lava

 

Che significa Montecchi? Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio, non la faccia, né un'altra parte qualunque del corpo di un uomo. Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo." -Romeo e Giulietta- William Shakespeare

 

 

Siamo Tutti nati allo stesso modo...Respiriamo il vento tutti allo stesso modo, facciamo tutti "piacere" con la mano quando conosciamo qualcuno, d'estate in spiaggia con i piedi giochiamo tutti con la sabbia, tutti abbracciamo, tutti sorridiamo. Tutti si commuovono davanti allo stesso quadro, ci facciamo accarezzare dal sole e viviamo nello stesso tempo. In ogni petto batte un cuore, anche se ce la mettiamo tutta, alzando le braccia al cielo, non riusciamo a toccare le stelle. Come possiamo sentirci così diversi? Basterebbe un po' d'amore a rendere libero l'uomo. Ci sono doveri che una persona deve prima a se stesso che a chiunque altro e questo pochi lo capiscono e pochi adempiono realmente ai loro doveri, più che altro ne sfruttano i vantaggi. E quando i pensieri ti portano a pensare a ciò che non riguarda te ma a ciò che ci circonda è come se si stesse intraprendendo un viaggio in compagnia di Indiana Jones ma tu hai dimenticato il cappello, gli stivali e lo zaino super-accessoriato! I più curiosi si addentrano anche a piedi nudi, rischiano il tutto e per tutto e sono i primi ad andarsene: vengono subito ricacciati fuori per aver cercato di cambiare ciò che hanno trovato: "ma non avete letto la scritta all'entrata? Lasciate ogni speranza o voi ch'intrate?". No, non l'hanno letta perché sembrava uno dei soliti spot pubblicitari, o un ritornello rap disegnato su un muro . Ma non erano nemmeno nell'Inferno! è peggio molto peggio, persino Dante non ne sarebbe uscito vivo.. è un' Inferno travestito da Paradiso, in cui le cose che contano sono l'apparenza, l'arroganza, la gloria e tutto ciò di cui qualcuno possa vantarsi, ad ogni passo noi umani dimentichiamo i nostri passi.

Mi chiedo se sia possibile che io sia nata nel mondo sbagliato o nel tempo o nel corpo sbagliato... a volte sento di essere capitata qui per caso, come un attore in una scena che non gli appartiene. Perché nessuno mi capisce? Nessuno si sforza minimamente di comprendermi invece di attaccarmi..forse è anche mia la colpa ma credo che la gente alzi dei muri solo per vedere chi è capace a superarli. Sì la vigliacca sono io, chissà come mai finisco sempre con l'incolpare me stessa! non vedo punto di contatto come posso adempiere ad una legge che nel mio mondo non esiste!

viaggio su un binario fantasma in cui non sono previste fermate straordinarie solo una meta, la mia destinazione , il mio obiettivo.. Ora sei tu fratello mio! io ti salverò! Nel mio mondo tu non meriti di marcire così, e nessuna legge nessun uomo nessuno potrà fermare il mio treno che corre corre è troppo veloce così che io sono travolta dalle mie stesse convinzioni. Ecco vedi... è colpa mia! Ma devo farlo.. ah dimenticavo Emone... lui.. lui è come un vizio ora... un vizio che non riesco a togliere , come la sigaretta dopo il caffè, è soddisfacente ma allo stesso tempo mi uccide giorno dopo giorno.. lui uccide il mio animo. come se mi dividessi a metà.. con lui non potrò mai essere completa.. eppure non posso farne a meno..non posso davvero.. Polinice quale sarà il mio obiettivo dopo averti salvato? continuerò a correre sui binari fantasma, a piedi nudi , in contro alla vita che mi aspetterà con le lacrime agli occhi alla fermata felice di rivedermi. Emone non cercare di capire.. non potresti mai capire.. Ismene nemmeno tu potresti capire... Non piangete sulle mie spalle, non serve a nulla, non vedete che non so difendermi nemmeno me stessa? No, non difendetemi adesso. Sola a combattere questa battaglia ma non m'importa, morirei col sorriso sulle labbra pur di aver dato a te quello che meriti, Polinice. Avrei fatto la stessa cosa per voi due se fosse stato necessario, vado incontro alla morte, una morte meravigliosa.. No non mi importa di quello che penserete, se davvero mi volete bene come dite sarete felici di quello che sto facendo, ma lo so chiedo troppo..

 

Comincio a perdere la speranza... non sempre è facile dirsi domani è un altro giorno.. Cerco mille scuse per avanzare... Ma devo farcela. Devo. Devo per te Polinice. Devo per Ismene,che gli Dei abbiamo pietà di lei! Devo per Emone. Devo per me. D'altronde la battaglia non mi spaventa. Combatto da giorni, contro le notti senza sonno, contro la sofferenza. Sono indebolita, sono ancora troppo fragile. Meglio fuggire per un po', fuggo nel mio mondo. Tra fogli bianchi che non aspettano altro che una penna cavalchi sulle loro praterie incontaminate. Eccomi. Perché fuggo? Per rigenerarmi, per raccogliere le forze necessarie per combattere. Per non crollare, per vivere e non morire.

 

Il mio animo è allagato, le onde si infrangono contro le arterie del mio cuore, il sangue nelle mie vene scorre come un fiume in piena. Io ferma sotto la pioggia,mentre tutti corrono a riparo, il lampo illumina senza rumore, il tuono è solo un battito di cuore. Impazzisco, esplodo, cosa devo fare? Cosa devo fare? Cosa devo fare? Piove, piove, la pioggia continua a battere contro i vetri della finestra,come un martello pneumatico che picchietta sulla mia testa. Devo correre. Sono in balia di un naufragio, ma mi lascio trasportare. Non reagisco, credo di aver smesso di respirare. No, ora respiro affannosamente. Cerco una riva, un porto sicuro... trovo solo, solo il nulla. Ho perso la strada di casa mia, sono in un vicolo ceco, non ho più un nome, né un cognome. Barcollo. Ora anche la vista mi si annebbia. Ho freddo. Credo che morirò. Anche se riuscissi ad urlare, nessuno mi sentirebbe. Sono sola. Ma eccomi sono difronte al tuo corpo, avrei dovuto immaginare che sarei arrivata qui..

Inizio a scavare una buca profonda a mani nude, il mio vestito è ormai ricoperto di fango ma il mio cuore è ripulito ora, è puro davvero. Questa pioggia che tutto lava, cancella anche le mie ossa. Fammi sperare che piove e senti pure l'odore Emone di questa mia pelle che è bianca non vuole il colore.. Le divinità sono con me, le sento, sento il loro fiato sul mio collo! Polinice, temo che ci rivedremo presto lassù,vola adesso, vola!

 

Creonte eccomi! Vengo a te con le braccia e i piedi incatenati credi di potermi fermare così? Ah ah.. certo che no! Lo vedi io rido! Sono contenta, gli Dei mi sorridono! Cosa potrei desiderare più di questo? Perdi tempo con me! Pensa al tuo popolo che crolla sotto i tuoi occhi, pensa alla tua salvezza. Devi pensare a colmare il vuoto nel tuo cuore o che tu possa essere perseguitato dalle Dee della Vendetta per sempre...

 

A che serve restare lontano e in silenzio a guardare...non

voglio stare sulla soglia della mia vita e guardare che è finita...

è così che mene vado, le porte del mondo si sono chiuse, mi è stata tolta la possibilità di contemplare un cielo azzurro, prima di andarmene per sempre. Non potrò più sentire il vento tra i capelli, il sole sulla mia pelle e l'odore dei fiori. Ma ecco vedo una luce... è una luce bianca di una bianco che meraviglioso allungo la mano per toccarla e mi avvicino sempre di più mi trasporta, mi trascina con se, mi avvolge tutta e mi ritrovo fuori, o dove seno?

Ciao Polinice, mi sei mancato!

   
 
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