Dove sei tu ora? Mentre io spreco la
notte ad immaginarmi con te, su quel benedetto palco, a gettare sul microfono
tutto quello che provo, a leggerlo, poi, riflesso nei tuoi occhi. E’ facile
innamorarsi di te, di tutto quello che rappresenti. Ma io non sono innamorata
di te. Ti guardo, ed è come guardarmi allo specchio, un fottutissimo specchio e
tu sei colui che è riuscito a realizzare tutto quello che io ora sogno. Sei
bello, maledettamente bello, e più ti guardo più capisco che io non vorrei
essere lì con te, io vorrei essere te.
Una parte del tuo corpo, una goccia del tuo sudore, un tuo capello, biondo,
nero, rosa che sia. Io non voglio amarti, io voglio appartenerti, essere la tua
estensione, la tua anima, se un’anima ancora ce l’hai. Vorrei essere la tua
voce, vorrei essere i tuoi occhi, vorrei vivere la tua vita. Perché questa in
cui ora sto è troppo lontana da come dovrebbe essere in realtà! Una stupida
vita che non ho scelto, non è il posto in cui dovrei essere, non sono le
persone con cui dovrei stare, non è il ragazzo che dovrei amare, nulla è come
dovrebbe essere.
Voglio la tua
vita.
E non che io voglia viverla con te. Io so che è inutile amarti, io so che è inutile odiarti. Io so che è inutile sprecare il tempo a
cogliere ogni piccolo tratto della tua splendida voce e poi cercare d
riprodurlo! E’assolutamente inutile
sprecare ore ed ore a ricantare le tue canzoni e ricrearle perfettamente immaginando un giorno di poter cantare
con te , è inutile imparare a memoria le battute di un tuo stupido film, immaginando di avere te al mio fianco.
E tu sei molto diverso da come ti immagino, sei molto diverso da come ti
immaginiamo tutte. E questo perché ciò che sei lo devi a tutto ciò che ti è accaduto nella vita, ciò che hai lo devi a quanto hai sofferto per ottenerlo.
Ed è inutile che io rimanga qui a prendermela con te per una vita che ti sei
guadagnato col dolore e le sofferenze, perché siamo stati gettati su questa
terra per vivere e superare gli ostacoli che ci vengono posti davanti, ed io
sto qui a desiderarti immensamente senza impegnarmi per cercare di ottenere
altrettanto facendo fruttare i talenti che mi sono stati donati.
La realtà è che vedo in te ciò che potrei
essere e nello stesso tempo vi vedo il mio più completo fallimento. Il fallimento di una 18enne che capisce di aver
sbagliato tutto nella vita, ancor prima che questa cominci, il fallimento di
una ragazzina che ancora spera di vederti apparire per caso folgorato dalla sua
splendida voce. Il fallimento di una donna che crede ancora nelle belle favole
a lieto fine.
E tu cosa sei Jared Leto? Sei vero? O sei
solo un illusione?
Troppo bello per
essere vero. Troppo vero per essere un sogno.
Tu sei la mia meravigliosa illusione, i
tuoi occhi, la tua bocca, il tuo naso, i tuoi lineamenti perfetti, il tuo corpo
statuario, la tua pelle chiara, la tua incantevole voce, il tuo smisurato
talento. E più ti guardo più capisco che sei tu il mio vero fallimento. Perché sei colui che ha mandato a
puttane tutte le mie certezze. Perché all’improvviso ti ritrovi innamorata di
qualcuno che è tanto vicino a te quanto lontano. Tu sai che è l’unico che
potrebbe capirti, appoggiarti e darti forza e lui non sa nemmeno che tu esista,
ed è assurdamente frustrante quando ti rendi conto che desiderarlo in questo
modo non basta, che amarlo non serve a nulla, che lui non saprà mai chi tu sei,
perché non sei una echelon di quelle che vanno in giro per il mondo solo per
incontrarlo, e non perché non ti piaccia o ti dia fastidio ma semplicemente
perché non ne hai il coraggio, e se ti capitasse di ritrovartelo davanti non
potresti sopportarlo, perché vorresti solo urlargli di provare a conoscerti, di
capire quanto siete uguali, quanto di te tu veda in lui. Lui che è tutto, lui
che è solo Jared. Lui che magari vorrebbe contare poco per tutti e che magari conta
tutto per pochi o per molti. La certezza è che conta per me, che su questo
letto evito di andare a dormire e di sognarlo ancora, che segno nero su bianco
questo sentimento.
E’ rabbia Jay? Si lo è…
E’ amore Jay? No. E’ frustrazione…
E tu puoi sentirla
la mia voce? Che silenziosa urla il perché di tutto questo?? Perché tu, che non
hai niente a che fare con me, sei me.
E io ti odio come odio me stessa, ti amo
come amo me stessa.
E poi ringrazio il cielo che tu ci sia,
che tu esista.