La
regola dell’Amico
Forse non ce
ne rendiamo conto
ma quando si è succubi di qualcuno non su ha la
possibilità di scoprire cose
nuove e allargare i proprio orizzonti.
Si prende quel
qualcuno come
modello e si hanno le sue stesse idee e convinzioni.
Si pensa di
essere liberi
quando in realtà non si è altro che burattini
inconsapevoli.
Fino a poco
tempo fa il
burattino ero io… e il qualcuno mio padre.
Non rimpiango
quei giorni ma
nemmeno la scelta di entrare nell’ordine.
Mi ha permesso
di essere
libero.
In questo
momento sono in riva
al lago Nero.
Mi piace
starmene seduto
all’ombra di un albero a guardare le increspature
dell’acqua.
E farmi
cullare dalla musica
babbana.
Sì,
lo so che può suonare
strano detto da me ma se c’è
un’invenzione babbana che apprezzo sul serio è
l’i-pod.
Non ha idea di
come funzioni ma
mi permette di ascoltare musica dove e quando voglio anche senza
un’orchestra.
Con le dovute
modifiche
s’intende.
Va a magia.
Un soffio di
vento attraversa
il posto facendomi rabbrividire..
Comincia a
fare tardi ed è
meglio rientrare.
Con le cuffie
ancora nelle
orecchie mi alzo e mi spolvero i vestiti.
In questo non
sono cambiato.
Odio essere in
disordine.
Attraverso il
parco di fronte
al castello e vedo molto studenti seguire il mio esempio.
Rispondo al
cenno di Weasley e
Potter.
I nostri
rapporti sono
cambiati, da incivile a quasi civile in effetti, ma è
comunque un
miglioramento, no?.
Ai tempi della
guerra siamo
stati costretti a convivere e collaborare e questo ha fatto si che, in
un modo
o nell’altro, potessimo andare…non riesco ancora a
credere a quello che sto per
dire…andare d’accordo.
Ancora oggi, a
mesi di distanza
da quei giorni, mi stupisco di quanto sia stato bastardo a quei tempi.
A volte capita
di sentirmi in
colpa ma dura solo un attimo.
Ehi! Sono pur
sempre Draco
Malfoy!
Con un ghigno
faccio per
avvicinarmi a loro quando un movimento familiare ci fa voltare verso
l’ingesso.
E’
stato allora che ti ho
vista…tu…
Mi accorgo a
mala pena che i
due ti si sono avvicinati con dei grandi sorrisi, abbracciandoti
nonostante ti
abbiano vista non più di un’ora fa.
Cercando di
farsi notare in
modo diverso ai tuoi occhi, cercando di cambiare
quell’amicizia in amore,
provando ad essere qualcosa di più.
Ma, Hermione,
non sei il tipo
da rovinare un’amicizia per questo.
Come in quella
canzone, penso
distrattamente mettendola in modo quasi autonomo.
Io
non capisco che gli fai
Quando
arrivi in mezzo a noi
Tutti
i miei amici si dileguano
E
vengon lì
Prendon
posto accanto a te
Accanto
ai tuoi capelli che
Hanno
quel profumo
E
il balsamo sei tu che emani
Già…quando
ci sei tu i
miei…ehm…vabbé, non dico amici
perché qualcuno potrebbe leggere i miei
pensieri…ecco, conoscenti, no?
Oh, e va
bene…quei due
spariscono quando arrivi tu, che stiano parlando, studiando o giocando
a
quidditch quando arrivi tu si dimenticano di tutto e vengono da te.
Per farti
sapere che ci sono, che
puoi sempre contare su di loro, per sentire la tua voce o anche solo il
tuo
profumo.
Una folata
fredda di vento me
no porta alle narici.
Lo conosco
bene, è quello che
sento quando ti passo accanto, quando l’aria me lo porta
vicino se ti arrabbi
con me e scuoti quei morbidi riccioli cioccolato che sanno di menta,
dolce e
amaro allo stesso tempo; ma delicato.
Io e te non
siamo mai andati
d’accordo, troppo presi ad insultarci per diventare anche
solo amici.
Forse proprio
per questo…
Tutti
qui ci provano
Aspettano
un tuo segno
E
intanto sperano
Che
dal tuo essere amica
Nasca
cosa però
Non
si ricordano
Il
principio naturale che
La
regola dall’amico
Non
sbaglia mai
Se
sei amico di una donna
Non
ci combinerai mai niente mai
“non
vorrai
Rovinare
un così bel rapporto”
Vedo Potter
prenderti a
braccetto e Weasley circondarti le spalle, come se tu possa reagire in
modo
diverso dall’abbracciarli a tua volta e stringendoti a loro
come facevi quando
eravate ancora il trio dei miracoli e ti vedevano solo come amica.
Sperano che da
un giorno
all’altro tu ti accorga di uno di loro e decida di
dimostrargli un affetto che
va oltre l’amicizia…forse ancora adesso si
illudono che i tuoi abbracci
nascondino qualcosa di diverso dall’affetto fraterno.
Ed
è proprio questo il loro
errore più grande: non serve a niente essere amico di una
donna sperando poi di
poterci combinare qualcosa di più.
Loro
considerano l’amicizia uno
dei beni più preziosi che si possono trovare e non intendono
certo rovinarla
per un’infatuazione che, a lungo andare, potrebbe solo
comprometterla.
Tu tieni molto
alla vostra
amicizia, Hermione…
Tu
parli e tutti ascoltano
Ridi
e tutti ridono
È
una gara
A
che ti asseconda di più
Mentre
tu
Giochi
e un poco provochi
Però
mai esageri
Sul
più bello vai sola
E
lasci tutti così
A
rodersi perché
Ha
dato retta a un altro
Non
cagando me
Però
domani le offrirò
Da
bere e poi starò da solo con lei
Non
riescono a capire che
La
regola dell’amico
non
sbaglia mai
Se
sei amico di una donna
Non
ci combinerai mai niente mai
“non
vorrai
Rovinare
un così bel rapporto”
La
regola dell’amico
Proprio
perché
Sei
amico non combinerai mai
Niente
mai niente niente mai
“Non
potrei mai vederti
Come
fidanzato!”
Con un mezzo
ghigno li vedo
ronzarti attorno mentre ascoltano qualunque cosa tu stia dicendo: non
importa
che si tratti dell’ultima lezione di Piton, dei compiti o del
crepa…o
C.R.E.P.A. come ogni volta ti premuri di farmi notare.
Potresti anche
cominciare a
urlargli conto che sarebbero rimasti ad ascoltarti, sorridendo e
annuendo,
senza neanche capire le tue parole.
Poi qualcosa
ti fa ridere.
A loro non
importa neanche
quale delle loro stupidaggini ne sia la causa ma si uniscono alla tua
risata
cristallina.
Ti danno
sempre ragione, fanno
quello ce dici, come se volessero farti vedere quanto sono bravi e in
sintonia
con te, come se tu volessi sul serio dei cagnolini come fidanzati.
Poi li
abbracci ancora, per
suggellare il patto di eterna amicizia che credevi di aver creato con
loro ma
che sei stata l’unica a rispettare.
Come sempre lo
prendono come un
incoraggiamento e stanno per stingerti più forte a loro
volta quando una voce
estranea a quel quadretto pronuncia il tuo nome.
Tu ti scusi e
rivolgi il tuo
sorriso radioso a questo qualcun altro, lasciandoli per un momento
nell’ombra.
Mi viene quasi
da ridere sul
serio vedendoli avanzare alle tue spalle, neanche fossero parte
integrante
della tua ombra.
Sicuramente
nelle loro teste
stanno già progettando di farti sedere tra loro due il
giorno dopo a colazione,
o anche alla cena di questa sera stessa, per evitare che chiunque
attiri la tua
attenzione anche solo per chiederti di un compito come aveva fatto
Neville
Paciock questa mattina.
Come si
più essere così
dannatamente sciocchi, mi chiedo mentre continuo ad avvicinarmi a loro,
essere
geloso del buon amico Paciock…?
Io
vedo i lampi d’odio che
Tutti
stan lanciando e te
Mentre
stai entrando
Mano
nella mano con lui
Che
magari non avrà
La
nostra loquacità
Ma
lo vedo che sa
Dove
metterti le mani
Qui
i commenti piovono
“Che
cazzo centra con lui
Che
stupida, io so
Che
la farà soffrire
Invece
io sarei, il tipo giusto per lei”
Non
riescono a capire che
La
regola dell’amico
non
sbaglia mai
Se
sei amico di una donna
Non
ci combinerai mai niente mai
“non
vorrai
Rovinare
un così bel rapporto”
La
regola dell’amico
Proprio
perché
Sei
amico non combinerai mai
Niente
mai niente niente mai
“Non
potrei mai vederti
Come
fidanzato!”
…come?
Quando ci sono
nei paraggi io?
Mi avvicini
sempre di più a
quel trio di cui fai parte e mi rendo conto che ancora quei due non
sanno
niente.
Questa volta
però si accorgono
che c’è qualcosa di diverso: man mano che la
distanza che ci separa si accorcia
il tuo sorriso si fa sempre più aperto e il luccichio dei
tuoi occhi sempre più
vivido.
Con la coda
dell’occhio li vedo
lanciare a te occhiate concertate prima di rivolgere tutto il loro odio
verso
di me.
Ma non me ne
curo, non quando
le tue braccia mi stringono e posso finalmente sentire il tuo profumo,
il peso
del tuo corpo appoggiato nuovamente al mio.
-Cosa stai
facendo?- mi chiedi.
Ascolto la
musica. E penso a
te.
Tu ridi, solo
per me, e mi
sfili una cuffia per condividere quello che sto ascoltando.
Poi scoppi a
ridere di nuovo.
Questa volta
capisco il perché.
Hai notato che
ci siamo noi
dentro quella canzone.
Io sono quello
odiato dai
pretendenti, o amici come ti ostini a chiamarli tu; quello che non ti
merita e
che non parla quanto loro ma che sa perfettamente quello che veramente
desideri.
Un ex nemico
che ha imparato a
capirti ed amarti, che non è tanto ipocrita da professarsi
tuo amico quando non
è vero, nel bene e nel male.
Ti stringo a
mia volta facendo
combaciare le nostre labbra.
Sempre con te, angelo mio, finché vivremo.
AliasNLH
Allora....che dite? Vi è piaciuta? E' che quando ho ascoltato questa canzone mi sono subito venuri in mente Draco e Herm....anche se, devo essere sincera....all'inizio pensavo di fare una Draco/Harry.....
Spero vi sia piaciuta. E ricordo che recensire non fa bene solo allo spirito ma è risaputo che porti pure fortuna...hihihihihihihihihi!!!!!
Kisses