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Autore: Robigna88    28/07/2010    5 recensioni
Castiel ha amato un'umana. Disperatamente e intensamente. E per questo è stato punito e mandato in un Limbo a scontare la sua condanna proprio per quell' amore che, per quanto desiderato, gli è costato la vita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Suddenly Love'
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Now that my love is gone


Ora che il suo amore se ne era andato, Olivia Baker non aveva più nulla per cui vivere.
Aveva pensato e ripensato a cosa fare. A cosa poteva fare per riuscire a stare senza di lui.
Ma non aveva trovato niente per cui valesse la pena continuare a respirare.
Il suo amore era morto.
E la sua mancanza le pesava sul petto come un macigno.
Era morto per proteggerla, sacrificando se stesso, sotto i suoi occhi.
Con una lacrima che gli rigava il viso e uno sguardo amareggiato ma pronto a dirle addio.
E lei era rimasta sola!
Sola con le sue paure e con le sue tristezze.
Sola coi silenzi di quella casa che le sembravano più rumorosi di qualsiasi frastuono.
Ogni giorno apriva gli occhi sperando di vederlo lì, a sorriderle e ad accarezzarle i capelli come faceva ogni mattina, e puntualmente, il suo cuore andava in pezzi quando si rendeva conto che lui non c'era... e che non ci sarebbe stato mai più.
Era andato e la sua anima era andata via con lui.
Il giorno in cui era morto era stato come se gliela avessero strappata dal petto.
Persino la sua voce faticava ad uscire.
E incapace di urlare, di chiedere aiuto o di implorare pietà, se ne era rimasta lì a guardarlo dare la sua vita in nome di quell'amore che avevano coltivato e difeso con tutte le loro forze.
Castiel..
Le mancava terribilmente.
Ogni cosa in quella casa era un ricordo di lui, tanto che per un po' aveva pensato di trasferirsi.
Ma non sarebbe servito a niente.
L'immagine di lui che le sorrideva, il tocco delle sue mani, il suo odore che si faceva più intenso ogni volta che facevano l'amore, l'avrebbero accompagnata dovunque, anche in capo al mondo.
Aveva letto tanto, tutto quello che c'era da sapere sulla morte di un angelo che aveva peccato di umanità.
Non andavano in Paradiso.
Rei dei peccati commessi – se amare può definirsi peccato – finivano in un posto che era come una specie di nazione neutrale.
Non era Inferno e non era Paradiso.
Era una specie di Limbo.
Un posto isolato e triste in cui il peccatore avrebbe scontato la sua condanna alla dannazione eterna.
Che strano vero?
Un angelo punito solo per aver dato amore ad un'umana.
Cos'era? Una specie di angelico razzismo nei confronti dell'umanità?
Olivia non lo capiva e non lo accettava.. E Castiel nemmeno, per questo era morto.
Ma adesso, dopo una settimana di malinconica e amara esistenza in solitudine, lei sapeva cosa fare.
Sua madre da piccola, le ripeteva sempre una citazione sull'amore che diceva “Il vero amore non muore mai” e ora Olivia era decisa a capire quanto questo fosse vero.
Sapeva come fare a capire e voleva farlo.
Si!
Aveva deciso e niente le avrebbe fatto cambiare idea.
Lei voleva rivedere il suo amore perduto e c'era solo un modo per far si che questo avvenisse.
Prese un barattolo di pillole e riempì la vasca da bagno di acqua fredda.
Fredda, per preparare il suo corpo al gelo che l'avrebbe colpita pochi minuti prima di morire.
Indossò il suo abito più bello, per essere presentabile e bella agli occhi del suo amato e poi ingoiò un intero barattolo di sonniferi mandandolo giù con un po' di scadente vino.
Incredibile!
Lei, che era sempre stata incapace di mandare giù anche la più piccola delle pillole, ora ne aveva appena preso un intero barattolo senza battere ciglio.
Il potere dell'amore..
Scoppiò in lacrime e dopo qualche minuto, quando la testa iniziò a girarle e la sua vista ad annebbiarsi, capì che era il momento.
Entrò lentamente dentro la vasca ormai piena di acqua e piano piano si abbandonò al senso di stordimento.
Scivolò leggera fino ad immergersi sott'acqua e si lasciò morire, lentamente e senza paura.
Fino a non sentire più nulla, fino a non sentire più il battito del suo cuore.
Fino a percepire, lontano, solo l'eco della sua vita che le scivolava ora tra le dita.
Stava morendo, ma per lei era come rinascere.
Avrebbe rivisto l'amore della sua vita e questo era tutto quello che la faceva sentire capace di respirare di nuovo.
Salutò il mondo, così come lo conosceva.
Salutò la vita che con lei era stata buona tutto sommato, e poi chiuse gli occhi. Le ciglia bagnate e la pelle fredda.
La tristezza sarebbe finita da lì a poco, e la gioia sarebbe tornata nascendo ed avvolgendola, direttamente dagli occhioni blu del suo angelo “peccatore”.


Note: Questa storia mi è venuta in mente di improvviso ieri sera. Sarà brevissima (3 capitoli xD) e molto triste (o almeno è a quello che miro). Spero che vi piaccia. I commenti sono sempre graditi =)
Baci, Roby <3
   
 
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