Le luci dello spettacolo
Luci, applausi, i fan che gridano il tuo nome e l'emozione di salire ogni volta su un palcoscenico come se fosse la prima volta e di riuscire a coinvolgere il pubblico con il proprio stile, senza il quale non si arriverebbe al successo.
Un sogno diventato realtà, dopo tanti e tanti sforzi, lei era arrivata.
A soli 16a anni Miku Hatsune era diventata la Idol più popolare del Giappone.
Bella, brava, sapeva cantare, ballare e con la sua allegria sapeva coinvolgere chiunque in tutto ciò che faceva.
Dopo tanti sforzi riuscire ad arrivare, è come toccare il cielo con un dito, ma ciò che conta è riuscire a mantenere sempre lo stesso entusiasmo, lo stesso cuore di un tempo, perchè nel momento in cui si perde il cuore e la volontà di migliorarsi è il momento in cui quel cielo che hai toccato per un solo istante crollerà con te.
E fu proprio così.
Col tempo il successo aumentò, i soldi cambiano le persone, e il successo da alla testa.
Successe proprio così, Miku era ormai abituata ad essere pagata fior di quattrini ovunque andasse, durante le competizioni canore non faceva altro che vincere e finì col montarsi la testa.
Nonostante i diversi avvertimenti del suo manager, lei non faceva altro che rispondere "andrà tutto bene, nessuno riuscirà a levarmi il successo che ho raggiunto con tanta fatica."
Ma si sa come vanno queste cose, non si potrà mai rimanere sulla cresta dell'onda, la gente cerca nuovi talenti e presto o tardi arriva qualcuno di nuovo che incuriosisce le persone ed ecco che piano piano si viene dimenticati.
Megurine Luka, aveva 17 anni, in poco tempo si giunse a parlare solo di lei, e molto spesso sulle riviste o in televisione si diceva che avrebbe potuto soffiare il posto all'Hatsune.
Ma l'Hatsune non se ne faceva un problema.
Lei avrebbe vinto anche la prossima competizione canora e presto o tardi la gente si sarebbe dimenticata di Luka.
Con questo pensiero arrivò la competizione, e come al solito luci, applausi, canti e balli e poi il giudizio finale.
Il nome di Luka risuonò nella testa di Miku così tante volte che non si accorse nemmeno di ciò che stesse succedendo, e da lì pian piano vide spegnersi una ad una le luci che fino a qualche tempo fa attendevano solo lei per diventare ancora più luminose, ed ora ciò che le faceva sembrare più luminose delle stelle nel cielo era la voce di Luka.
Bastò davvero poco per far crollare quel mondo meraviglioso a cui molti aspirano, e nel quale pochi riescono ad entrarci, e si contano sulla punta delle dita chi riesce a non essere dimenticato.
Lei stava crollando, pianti, depressioni, e la sua voce così melodica e dolce cambiò. Quando cantava da sola la sentiva diversa, e nel guardarsi allo specchio ciò che vedeva era una ragazza trascurata e distrutta, e la colpa era di una sola persona.
Megurine Luka
Era questo il solo nome che tormentava la testa dell'Hatsune.
Ormai aveva deciso, doveva
pagare per quello che le aveva fatto.
Ormai aveva deciso, se la gente voleva che lei uscisse di scena allora sarebbe uscita, ma trovando il modo di non farsi dimenticare in poco tempo, come succede a diversi artisti.
Inghiottì la saliva e dalla tasca tirò fuori la chiave della stanza di Luka ricevuta in cambio di una grossa somma di denaro, ed una volta entrata aspetto nel buio della stanza, la fine del concerto.
Il corridoio era silenzioso, e la tensione stava salendo, ma tutto svanì nel momento in cui sentì delle voci avvicinarsi sempre di più alla stanza, e poi sentì girare la chiave nella maniglia, la porta vene aperta e la luce accesa.
Tutto tranquillo.
Non appena Luka chiuse la porta e poggiò i fiori sul tavolo, sentì l'armadio aprirsi velocemente, neanche il tempo di voltarsi che si ritrovò sdraiata sul pavimento con sopra una persona pronta ad accoltellarla.
Tentò di gridare ma non ebbe il tempo di fare nulla che la gelida lama del pugnale la infilzò andando a centrare il cuore.
Miku non si fermò al cuore e continuò a farle tagli ovunque sul corpo, vedeva il sangue della Megurine uscire da ogni parte del corpo e poi si fermò.
Sorrideva felicemente, si sentiva davvero bene.
Si alzò da terra e si andò a specchiare.
Sorrise dolcemente e poi avvicinò lentamente l'arma alla gola e bastò un secondo a metter fine alla sua vita.
Aveva portato a termine la sua vendetta, ed era uscita di scena per davvero questa volta.
Il giorno seguente la notizia aveva fatto il giro di tutto il Giappone, e si sa come vanno queste cose, tra legende e menzogne, presto anche questo episodio venne dimenticato.
Il tempo non si ferma, le persone non rimangono a piangere qualcuno del mondo dello spettacolo che muore o scompare misteriosamente.
La gente dimentica in fretta queste cose e attende impaziente un qualche nuovo artista capace di far brillare sempre di più le luci dello spettacolo.
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Buon giorno a tutti carissime lettrici.
Dopo tanto tempo che non scrivevo eccomi tornata!
Piccola One-Shot su Vocaloid, che altro dire?
Spero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti coloro che hanno letto.
Un bacio, angel jenny.