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Autore: Blue_Bones    29/07/2010    6 recensioni
Tre capitoli per narrare di semplici donne. Donne coraggiose e donne vigliacche, donne che sanno di vita. Tre capitoli per parlare di loro. Nel loro ruolo. Mentre pensano. Mentre riflettono e mentre sorridono, nostalgiche. Donne... nonne, madri e figlie e sorelle. Sempre donne.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Tre capitoli per narrare di semplici donne. Donne coraggiose e donne vigliacche, donne che sanno di vita.
Tre capitoli per parlare di loro. Nel loro ruolo. Mentre pensano. Mentre riflettono e mentre sorridono
nostalgiche. Donne... nonne, madri e figlie e sorelle. Sempre donne.

Nonne.


{Donne... in cerca di guai.



Nessuno aveva mai capito o accettato. In fondo, lei, aveva sposato un Malfoy. Nessuno le dava il diritto di
lamentarsi. Una donna in Malfoy non si lamenta, non si piega a nessuno se non al volere del consorte.
Nessuno capiva cosa volesse dire essere la moglie di un Malfoy. Ma lei lo aveva scelto. Sapeva che Lucius
abbracciava il lato oscuro. Lei era una Black e come tale doveva rispettare il volere di sua madre se non
voleva finire come la sorella Andomeda o Sirius. Povero, piccolo, dolce, irritante Grifondoro. Povero Sirius,
povero cugino. Morto per mano di Bella. In fondo lei non era mai stata una Grifondoro come lui, no?
Lei, la perfetta Sissy. Serpeverde come, quasi, tutta la sua famiglia purosangue. Loro e loro idee malate.
Non che si fosse mai opposta. Troppa paura per se stessa e, poi, per il figlio. Draco, l’unica cosa importante per una
donna durante l’infuriare della battaglia che poneva fine alla guerra. Doveva finire in fretta o Draco sarebbe
morto. Non sapeva bene da quale parte sarebbe partito l’incantesimo, ma sapeva che doveva finire.

Fingere. Un Malfoy sapeva farlo bene. Una Black anche meglio. Narcissa Black una madre era
capace di tradire il Padrone in persona. Era sempre stata coraggiosa, forse, nella sua vigliaccheria.
Tra poco diventerai nonna del piccolo Scorpius, proteggerai lui come hai protetto Draco. Con tutte le tue
forze, in silenzio e nell’ombra. Passerai per vigliacca, ma sarai sempre la solita Donna in cerca di guai.

.Donne... in cerca di guai}


{Donne... a un telefono che non suona mai.


Quando pensavano di fargli sapere che avrebbe dovuto affrontare tutto quello? La sua famiglia era poco
rinomata sebbene fosse purosangue. Si sarebbe imparentata con la più nota famiglia purosangue dopo i
Black e i Malfoy. Non era scritto in nessun documento, ma il destino aveva deciso così.
Il destino le aveva fatto incontrare Weasley. Rosso e impacciato. Amante dei babbani e sbadato.
Nessuno le aveva detto però che avrebbe dovuto temere per la vita dei suoi figli.
Che ne avrebbe perso uno. E quel maledetto telefono, aggeggio babbano che le aveva regalato lui qualche
mese prima della battaglia. Quel telefono che era uno scherzo e squillava imperterrito ogni notte e che
tanto l’aveva fatta penare. Ora stava lì, immobile, giorno e notte, non suonava più anche se lei ci girava
sempre attorno. Anche se ci sperava quello non suonava più.
L’hai uccisa, ti sei vendicata e hai protetto gli altri. Sei stata una brava madre. E’ morto ridendo, ma
questo non cambia che non potrai più rimproverarlo e stai per ridiventare nonna.
Hai già le tue soddisfazioni in Rose e nel piccolo Hugo che anima i tuoi pomeriggi.

Poi arriva quella lettera. George è sempre stato legatissimo al suo gemello. E improvvisamente speri che
quel telefono suoni di nuovo. Ma lo sai che il piccolo Fred non può ancora fare di queste cose.
Glie le insegnerai da brava nonna.

.Donne... a un telefono che non suona mai}


{Donne... in mezzo a una via.


La guardi camminare con passo sicuro tra le vie di quello strano posto che sapeva di cose sconosciute,
i magie e segreti. La vedi camminare a testa china a sussurrare parole di conforto alla piccola Rose e quasi ti
commuovi ricordando come fosse terrorizzata lei. Che nonostante la razionalità si lasciava trasportare
dall’ansia per le cose che riguardavano la scuola. Voleva essere la migliore, forse per colmare quella
terribile insicurezza, quella paura di non essere mai all’altezza. La tua bambina è cresciuta così velocemente
e ora non è che l’esatta previsione che avevi. Ha un ruolo importante, ma non se ne vanta. E’ sempre molto
entusiasta e sa quanto è duro il mondo del lavoro, ma non si abbatte. Ha vissuto cose orribili. D’improvviso
il piccolo Hugo, il tuo nipotino. Ti sfugge di mano e corre verso la madre e la sorella. Ti sta dicendo che ti sei
incantata in mezzo a quella via. Sorriso. La tua Hermione non ti ha mai tenuta all’oscuro della sua vita da
strega, si è sempre fatta accompagnare in quel posto, fra quelle vie. Sei sua madre e ha voluto che ora che
sei nonna accompagni i tuoi nipoti. Sorridi e percorri la via, le sorridi orgogliosa. E distrai Hugo finché lei e
Rose entrano al ghirigoro per i libri di scuola della tua Rosie, undicenne e già un passo avanti a tutti.
La copia di Hermione.

In mezzo alla via mentre giochi con Hugo ti accorgi che è proprio vero che il tempo passa per tutti.
Passa anche troppo velocemente e da madre che non sapeva come comportarsi con una figlia strega,
ora sei una nonna che gioca con i suoi piccoli maghetti.

.Donne... in mezzo a una via}


{Donne... allo sbando senza compagnia.


Guardi i suoi capelli, solitamente azzurri, che oggi, solo oggi diventano rosa shocking, gli vai vicino anche se
sai bene che il suo dolore non è il tuo stesso. Lo abbracci mentre lacrime arcobaleno si sfaldano sul
pavimento. Anche i suoi occhi, che solitamente sono di un colore molto simile a quello dei capelli, oggi sono
marroni. E’ l’unico giorno in cui si permette una debolezza. Il compleanno di Vic è anche la memoria della
morte di Ninfadora e Remus. Un dolore che per lei è un eterna giornata di flash che, dopo diciannove anni,
la perseguitano, in casa, nel mondo babbano e in quello magico. Un dolore che sa di solitudine perché
anche Ted è morto, mesi prima di quella guerra. Senza marito, senza figlia. Senza compagnia, allo sbando.
Ma tu sei Andromeda Black cresciuta con una sorella che non sapeva ribellarsi e una pazza furiosa.
Guardi Ted, dilaniato nel petto da un mare di stilettate fredde di lame invisibili. Per lui è dura in quei giorni.
E’ dura ammettere di non avere ricordi. Ma siete sempre andati avanti. E in questo giorno devi avere la forza di
entrambi e non lasciarti andare allo sconforto.

Prepari una cioccolata calda mentre Ted tenta di darsi un contegno. E’ goffo proprio come la tua piccola
Dora. E’ intelligentissimo come entrambi i genitori. Ted ti ha sempre detto che dovevi essere stata un
eccellente madre, come lo sei stata per lui. Sola. Senza compagnia. Un eccellente madre e un nonna
perfetta.

.Donne... allo sbando senza compagnia}


{Donne... pianeti dispersi.


E sono qui, caro figlio, a guardare tutte queste donne che hanno avuto tanto coraggio ad affrontare quello
che la vita metteva loro davanti. Non so se avrei potuto fare meglio o fare quello che hanno fatto loro.
Non lo saprò mai. Molte volte le sento piangere in silenzio per piccole cose e battersi senza paura per le cose più
terrificanti. E so che avrei fatto lo stesso qualcosa. Per te. Per mio figlio.
Caro Harry, Sono qui per parlare di tutte le donne che conosci.
Nonne, madri e figlie e sorelle. Non siamo perfette, ma dobbiamo trovare la forza di affrontare il mondo
con le caratteristiche che più ci appartengono. Non sempre usiamo il giusto tatto ma siamo sensibili e ci
preoccupiamo sempre troppo, pensiamo troppo. Pensa alla tua amica Hermione che doveva far ragionare
te e quel rosso impacciato e tanto dolce, che ha affrontato cose orribili senza fare una piega, con sangue
freddo e capacità che andavano ben oltre quelle di semplice studentessa. Per poi piangere per un bambino
che doveva ancora crescere e capire che l’amava. O a Ginevra, è una bella ragazza sai, mi sono commossa al
vostro matrimonio. Alla nascita di James, Al e Lily. Al primo compleanno di James e al primo giorno di
Hogwarts di Albus. Alla prima parola di Lily. Ho sorriso, amara sentendo i pensieri di donne che hanno
dovuto combattere nell’ombra, che hanno perso figli e che hanno allevato nipoti. Donne che ancora sanno
guardare il cielo e riconoscere nelle stelle noi che da qua su vi guardiamo con nostalgia e stupore.
Che osserviamo il corso degli eventi. Fred Weasley si è messo a piangere quando Angelina ha partorito il figlio
del gemello. Ha sorriso ironico alla piccola Rose che ogni tanto lo invoca spazientita dal piccolo Hugo.
Sorride allegro quando fanno pace e si abbracciano. Ha riso al nome dei tuoi figli. Un po’ come hanno fatto
tutti gli uomini qui. Non pensare mai che le donne siano forti e non pensare mai che siano deboli.
Le donne sono donne. Pianeti dispersi.
Caro Harry, ti sono sempre accanto. Sorrido ai tuoi piccoli problemi, e piango ai tuoi successi.
Mi preoccupo per i miei nipotini e sorrido al tremare del piccolo Al.
Harry James Potter sono una madre morta, morta ma felice. Una nonna in un pianeta lontano che non
abbandonerà mai te e i suoi nipoti.
Caro Harry ricorda che siamo donne...

.Donne... pianeti dispersi}


   
 
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