Crossover
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Autore: Fiamma Drakon    31/07/2010    3 recensioni
[Anime/Manga principali: Pandora Hearts, Full Metal Alchemist] [Altri anime/manga: Vampire Knight, Death Note, Vocaloid, Hellsing]
Lo Strahl★Night era uno dei più rinomati istituti di formazione vampira di tutta la nazione.
La sua fama si fondava su una secolare tradizione che vantava una ferrea istruzione, insegnanti intransigenti e inflessibili, discipline che comprendevano materie tecniche, scientifiche e liceali piuttosto difficili, che richiedevano un livello d’istruzione precedente non da poco e, ovviamente, corsi completi sulla gestione di poteri, capacità e istinto dei vampiri.
Insomma, lo Strahl★Night era l’obiettivo finale di ogni giovane vampiro con mirabili pretese lavorative per il futuro.
L’unica pecca di quell’istituto altrimenti perfetto, era la difficoltà degli esami d’ammissione: su migliaia di esaminandi, solo una ventina o meno riuscivano ad essere ammessi.
E tra i fortunati, il gentil sesso non era mai stato presente, tanto che lo Strahl★Night era da tutti considerato allo stesso livello di un istituto puramente maschile, esattamente come i suoi studenti.

Ma, quando tre vampire riescono a guadagnarsi l'ammissione, iniziano anche ad aver luogo strane apparizioni... e morti.
[Altri generi: Drammatico, Mistero]
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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11_Secondo incontro Emily fissò Eliot per alcuni istanti, negli occhi un misto di molte cose che erano indefinibili tant’erano miscelate.
Era una sensazione strana, quella che provava il vampiro nell’osservare quella ragazza: era fragile e dolce. Infinitamente dolce.
Era la prima volta che si riferiva ad un membro dell’altro sesso con quell’aggettivo, ma era vero: non riusciva a descrivere il suo atteggiamento e il suo aspetto in altri termini. Decisamente inusuale per lui.
- S-suonare... il tuo violino...? - ripeté la vampira, perplessa.
L’idea l’allettava in modo esagerato, ma ancor di più le piaceva lo sguardo imbarazzato, visibilmente a disagio, che le stava rivolgendo lo studente: lo faceva somigliare in maniera incredibile ad un bambino che facesse qualcosa contro ogni aspettativa.
Era adorabile.
Reo passò lo sguardo dall’uno all’altra: avvertiva un certo feeling nell’aria. Molto più forte e presente di quello che, tacito, legava lui al suo padrone.
O almeno, che li aveva legati. Adesso sembrava stranamente troppo preso dalla vampira per pensare alla loro pseudo-relazione. Be’, un sacrificio del genere era pur disposto a farlo, se Eliot lo voleva tanto e, soprattutto, se avrebbe contribuito a farlo crescere un po’.
Ci fu del silenzio, imbarazzato, da parte di entrambi.
Era la prima volta che Eliot trovava una femmina seriamente interessata alla prospettiva di suonare con lui: tutte le donne che aveva conosciuto, al di fuori dell’istituto, s’intende, non facevano altro che pensare all’aspetto fisico.
Estremamente deprimente.
Una ragazza appassionata di musica, per giunta in quella scuola, era una novità che per lui sapeva d’eccezionale addirittura.
- Allora? Accetti? - s’intromise il moro, sorridendo ad Emily.
Questa rimase immobile e muta alcuni attimi, a disagio, tesa e imbarazzata.
- ... va bene... - rispose infine, con un fil di voce.
Reo la invitò all’interno con un garbato cenno della mano, quindi la fece avvicinare ad Eliot, che attendeva poco più in là, anche lui fortemente a disagio. Era intuibile dal pallido rossore che gli tingeva le guance.
Si fermò dirimpetto a lui e attese, in silenzio, senza sapere che cosa aspettarsi da quel ragazzo appena conosciuto. Abbassò lo sguardo, incapace di lasciarlo vagare senza meta per la stanza.
Eliot spostò invece il proprio sul servitore, cercando un qualsivoglia aiuto per quella situazione così nuova e orribilmente imbarazzante per lui.
Reo mimò il gesto di porgerle lo strumento, senza riuscire a fare a meno di sorridere: era così adorabilmente impacciato con le femmine...
Il vampiro arrossì un po’, quindi fece come suggeritogli.
- T-tieni... - disse, porgendole il violino.
Emily s’illuminò lievemente, troppo a disagio per farlo in modo più aperto.
Lo prese con cura infinita tra le sue mani e se lo portò alla spalla.
- Grazie... - mormorò debolmente.
Lui si mosse e attraversò la stanza, diretto al pianoforte a coda sistemato nell’angolo opposto, innanzi al quale prese posto.
Sollevò il coperchio, rivelando i tasti, lucidi e senza polvere, che sfiorò con delicatezza.
Altro silenzio. Reo iniziava ad esserne un po’ stufo, ma doveva ammettere che gli sguardi che quei due si scambiavano erano pieni di faville.
- Ehm... comincia tu - esordì Eliot, abbassando lo sguardo, concentrandosi sullo strumento musicale davanti a sé.
Emily esitò alcuni attimi, poi posizionò il violino sulla propria spalla e posò lentamente l’archetto sulle sue corde.
Iniziò a suonare una melodia lenta, vagamente melanconica, alla quale poco dopo l’altro vampiro si aggiunse con il piano.
La musica si fece sempre più forte e veloce, intensa, un rincorrersi frenetico di note di violino e di pianoforte, una danza leggiadra di musica intensa, passionale, fino alla nota estrema, che decretò la fine del pezzo.
All’unisono, Eliot ed Emily alzarono gli occhi e li concentrarono in quelli dell’altro.
Reo applaudì, mettendoli ambedue a disagio.
- È stato bello... - commentò lei.
- Per essere un’improvvisazione... - proseguì lui.
Poi, osò aggiugere un rapido: - Sei molto brava -.
L’appunto fece arrossire la vampira, che replicò: - Grazie... anche tu sei bravo -.
- Ti piacerebbe provare di nuovo a suonare con me? - si gettò Eliot, sorprendendo il suo servo con tutta quell’audacia.
Emily venne presa un po’ alla sprovvista da quella proposta, comunque gli sorrise e annuì.
- Mi piacerebbe tanto...! -.

Fiamma stava tornando in dormitorio da sola. Gli altri erano già arrivati al loro dormitorio, Emily era ancora, con ogni probabilità, all’aula di Musica e Amethyst era uscita con Vincent subito dopo aver mangiato per andare chissà dove. Probabilmente in un luogo appartato, romantico e inevitabilmente macabro, dato il peculiare carattere di entrambi.
Così, procedeva da sola verso il dormitorio femminile, avvolta dal silenzio e sovrastata dalla volta celeste che iniziava a schiarire per lasciar posto all’alba.
Non aveva paura delle ombre che vedeva sotto gli alberi, ma andare da sola le metteva un po’ di soggezione. Cercò con tutta sé stessa di neutralizzare quel timore, di farlo svanire dal suo inconcio, ma era praticamente impossibile: persisteva, come una sottile foschia che aleggiava dentro di lei, sempre e comunque.
Era estremamente fastidioso e indesiderato: lei era Fiamma Drakon. Non poteva avere paura di girare per il giardino da sola! Era semplicemente inammissibile!
Accelerò involontariamente il passo: iniziava a vedere il profilo del dormitorio.
All’improvviso venne colta da una fitta alla testa che la fece barcollare, ma riuscì a rimanere in piedi.
Si guardò intorno: avvertiva qualcosa di insolito in giro, qualcosa che non doveva esserci.
Qualcosa di innaturale.
Spostò lo sguardo attorno a sé, senza riuscire a distinguere alcunché, poi...
- Fiamma...! -.
Un richiamo a metà tra il pronunciato e il pensato raggiunse il suo cervello e il suo udito, facendola rabbrividire: che cos’era stato a chiamarla?
Quella voce era strozzata, inquietante, qualcosa che non avrebbe potuto esistere se non in gola a qualcuno che stava soffrendo in modo allucinante.
Si guardò ancora intorno, cercando di capire da dove provenisse, ma non c’era niente.
Una fitta più acuta le trapassò le tempie, strappandole un gemito e facendola crollare in ginocchio.
- Fiamma... Drakon... -.
Era più vicina, incredibilmente... era... era...
Alzò gli occhi e il suo cuore si fermò: sopra di lei c’era quella donna, quella che aveva visto nel corridoio e che Emily ed Oz non erano, a loro detta, riusciti a scorgere.
Torreggiava su di lei con portamento quasi regale, gli occhi iniettati di sangue fissi su di lei.
Le venne improvvisamente voglia di gridare, lacerare l’aria con un urlo agghiacciante tale da lasciarla senza voce, ma questa pareva già essere sparita.
Un forte vento prese a turbinarle intorno, scuotendo la sua folta chioma rossa, alzandole la gonna e facendola rabbrividire.
Fu costretta a socchiudere gli occhi per poter guardare ancora la sconosciuta, immobile come una statua nonostante i suoi capelli vibrassero poderosi e maestosi attorno a lei, come il suo vestito.
Notò un bagliore istantaneo baluginarle nello sguardo, prima che si chinasse su di lei.
- Devi aiutarmi... siete... siete...! -.
Ma non riuscì a terminare: con un grido dilaniante, la donna si rialzò, tenendosi la testa come se stesse per esplodere.
Fiamma chiuse gli occhi, cercando di distogliere l’attenzione da quella vista e dimenticarsi di quell’urlo, seppellirlo dove non l’avrebbe più potuto trovare, ma la circondava. Le grida di quella donna ignota erano tutt’intorno a lei, ululavano nel vento che sembrava divenuto estremamente più forte, quasi tempestoso, penetrandole fino nelle viscere.
- Che cosa succede? Cosa vuole questa donna da me?! Basta, basta! - gridò tra sé, presa dal panico.
- ... in pericolo... -.
Alzò di scatto la testa.
Il vento era cessato. Della donna, nessuna traccia.
Si rialzò, cercando di scacciare l’impellente bisogno di sciogliersi in lacrime, girando la testa a guardarsi intorno.
Aveva detto “in pericolo”? Perché? Che genere di pericolo correvano? E perché aveva parlato al plurale?
Quella storia non le piaceva. Puzzava di scabro e di mistero.
Si guardò intorno ancora un paio di volte. Una volta appurato che la donna non era nei paraggi, si mosse velocemente verso il dormitorio, decisa.
Voleva andare a dormire, riposarsi e preoccuparsi dell’avvertimento solo al risveglio, quando il suo cervello fosse stato senz’altro più pronto a ragionare su certe trame oscure e sinistre.





Angolino autrice
Finalmente posto... u.u'' confesso che ero così presa da altri lavori che quasi me ne scordavo XD
Però me ne sono ricordata u____u per cui eccomi qui ad aggiornare! ^^ Il capitolo come sempre cortissimo = ='' ma vedrete che i prossimi saranno meglio! *annuisce convinta*
Ringrazio Sachi Mitsuki e sofia_stella - che sono sempre felice di sentire - per le recensioni allo scorso capitolo, chi ha aggiunto la fic alle preferite/ricordate/seguite e coloro che leggono e basta.
Al prossimo chappy! ^^
F.D.
   
 
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