Salve a tutti :)

Questa è una fanfiction scritta a quattro mani, più precisamente da me e mia cugina, e non ha alcun scopo di lucro.

Spero vi possa piacere ;)

Un bacione!

PROLOGO

“Era il 31 Marzo del 1987,quando in un piccolo ospedale di Halle, nacquero due gemelli omozigoti.Purtroppo i due genitori dovettero dare in adozione uno dei due bimbi, con loro grande dispiacere.Con il passare degli anni, nessuno dei due venne a sapere dell’esistenza del  gemello fino a quando….”

Capitolo 1- Conoscenze

…22 anni dopo,after show VMA 2010.

Eccomi qui, ad un altro dei soliti party, pieno di gente insulsa e superficiale. Purtroppo questo era uno dei tanti lati negativi della mia vita da celebrità. Essere una cantante di fama, da più di 6 anni,aveva il suo prezzo. Ero seduta al bancone del bar, aspettando il mio angelo azzurro, il cocktail che più amavo al mondo, mentre pensavo a tutte le mie vincite, incluse quelle di quella sera. Mentre gustavo in santa pace il cocktail mi si avvicinò un ragazzo che conoscevo solo per fama; era un tipo alto qualche centimetro più di me,capelli lunghi e piastrati e un paio di occhi, assolutamente splendidi, di color verde.

<< Hey! Piacere di conoscerti…io sono Georg>> mi disse in un inglese elementare

<< Ciao… Gisele Knowles, il piacere è tutto mio!>>

<< Bel nome! Comunque congratulazioni per i tre premi vinti! Davvero sono stati tutti meritati!>>

<< Oh grazie! Bè tante congratulazioni anche a te e al tuo gruppo...siete in gamba!>>

<< Ah… conosci i Tokio Hotel?? Sono davvero sorpreso!>>

<< e per quale motivo??>>

<< Bè perché in America non abbiamo la stessa fama che abbiamo in Europa…ed è un onore avere tra le nostre fan una bella ragazza come te!>>

<< E chi te lo dice che io sono una vostra fan??>>dissi in tono di sfida,mentre giocherellavo con il mio ciondolo portafortuna

<< Sai mentre suonavamo ho notato che cantavi la nostra canzone>>disse facendomi l’occhiolino e leccandosi, in maniera sensuale ,le labbra.

<< Caspita…colpita e affondata!>> dissi in imbarazzo

<< Che ne dici di andare a ballare??>>

<< Chi?? Io e te??>> chiesi sorpresa

<< No scherzi! Io e il barista che sta dietro di te!>> disse lui tra le risate

<< ah allora…divertitevi, anche perché ho visto che ti sta fissando da un po’!>> dissi con tono sarcastico

<< ah davvero?? Bè allora sarà meglio  che andiamo a parlare nel privè, lontani da occhi indiscreti!>> disse con tono impaurito

<< Ma no dai…povero barista!! Lo vuoi lasciare qui tutto solo soletto??>>

<< Mi pare ovvio!! Su vieni che ti faccio conoscere degli amici!>>

<< Ok…>> “Spero solo che non siano i soliti snob che partecipano a queste feste”pensai.

Intanto seguii Georg che mi portò nel privè riservato al suo gruppo.All’interno vi trovai due ragazzi: il primo aveva un paio di occhiali neri ed era vestito in maniera semplice. Il secondo invece aveva dei vestiti extra-large e portava un piercing al labbro inferiore.

<< Hey Hobbit! Hai fatto colpo??>> disse in tedesco e  guardandomi dritto nella scollatura del mio vestitino nero.

<< Ma che cazzo dici Tom! Dai fai il serio per una buona volta!>>

<< Dai ma che cazzo vuoi che capisca!! Stiamo parlando in tedesco!!Piuttosto Belle tette!>>

<<  Il solito porco!!>> disse con aria infastidita

<< Ma lo sai che ha proprio un gran bel culo??>>disse il ragazzo indicandomi

<< Ma lo sai che sei una gran testa di cazzo??>> !>> dissi vantandomi del mio tedesco perfetto e con una faccina beffarda.

<< No davvero complimenti Hobbit… ti sei scelto una gran figa! >> continuò tom senza accorgersi che ero io a parlare, mentre Georg mi guardava con una faccia stranita.

<< Tom ma hai sentito cosa ha detto??>> disse il bassista riferendosi a me

<< Sì, che sono una gran testa di cazzo! Oh porca puttana!! Tu…TU PARLI TEDESCO??? >> disse sconvolto e tutto rosso in faccia per l’imbarazzo.

<< Te ne sei accorto finalmente! Alleluya!>> dissi alzando le mani al cielo

<< Oh mamma…>>

Intanto Gustav e Georg erano in preda alle risate per la colossale figura di merda appena fatta dal chitarrista. “Di certo non poteva sapere che io parlassi tedesco, ma non sapeva moltissime cose sul mio conto e sul mio passato. Solo il tempo avrebbe potuto rivelare tutto ciò”