Un CIAO a tutti!!! Sono tornata con una short-fic
(diciamo che credo che non supererà i tre capitoli!) e vi supplico di recensire
in numerosi!
Ho capito, ve la dico tutta! Ho un semi-blocco dello scrittore
per la mia “last year”, ma vi assicuro che proseguirà! ^__^
Questo chap lo dedicò alla mia co-autrice, alla mia
musa!
A Elenuccia,
Drew
CrAwLiNg BaCk To You
Sola. Non esiste altro aggettivo per definirmi in questo
momento.
Sono nel mio ordinatissimo appartamento nel centro di
Londra, sdraiata sul mio letto, mentre stringo tra le dita un pezzo di carta
ocra. Lacrime pungenti come spilli iniziano a bagnare la lettera che bramavo da
settimane:
Siamo lieti di
comunicare alla signorina Hermione Granger che…
È stata accettata
come Auror presso il Ministero della Magia.
Il suo ruolo attuale
sarà:
Auror professionista
Desideriamo, inoltre, invitarLa alla festa di
avvio questo Martedì.
Distinti saluti,
Il presidente,
Arthur Weasley
Ce l’ho
fatta! Finalmente sono un’Auror. Non riesco ancora a credere che dopo
nemmeno tre mesi dalla fine di Hogwarts ho finalmente realizzato il mio sogno.
Ma anche la mia condanna…
Proprio il giorno prima Harry
mi aveva detto di aver spedito la sua lettera di ammissione per lavorare come
Auror presso il Ministero. Quando me lo disse fui al settimo cielo: l’uomo che
amavo da tre anni avrebbe passato anche i prossimi venti con me!
Lo guardavo, mentre i suoi occhi verdi splendevano
come diamanti al solo contatto con i miei occhi.
Ora ero alla stazione per prendere il mio ultimo
Hogwarts Express, con Grattastinchi che gironzolava tra le mie gambe, emettendo
flebili miagolii.
Eccola lì, Ginny Weasley, coi suoi lunghi capelli
color rame muoversi sinuosi su quel corpo non più da bambina. Lei ed Harry
avevano rotto un anno fa per non so quali motivi, eppure continuava a dirmi che
lo amava e non avrebbe vissuto neanche un giorno senza vedere più quel sorriso.
Come se fosse stata l’unica: io non mi ero mai confessata
e non ne avevo la minima intenzione. Cos’era per me Harry? Un grande amico. La
mia coscienza. La mia forza. La persona più importante della mia vita. L’unica
battaglia che dovevo ancora combattere.
Posai le mie valigie per terra, maledicendo me stessa
per il peso di tutte quelle borse.
-Pesanti, eh! Hai bisogno di una mano?- e di nuovo
quello sguardo color speranza mi fece sorridere.
-No.- risposi garbata, -Sta giusto venendo Hagrid ad
aiutarmi.-
-Come non detto!- mi rispose ricambiato a pieni denti.
Restammo in silenzio per qualche secondo, mentre le
persone attorno a noi vociferavano a voce relativamente bassa, ognuno con la
sua valigia in mano, targata Hogwarts Express.
-Ti va di andare alla cabina del telegrafo? Dean mi
ha detto che chi la gestisce tiene sempre una scatola di Cioccorane sotto la
scrivania!- mi propose ampliando il sorriso.
-Non siamo un po’ grandi per certe buffonate,
Potter?- chiesi stando allo scherzo.
-Ma smettila, Granger! Non vorrai fare la figura
della diciassettenne zitella e rompiscatole!- non ebbi il tempo di ribattere
che mi prese per un braccio e strattonandomi tra la folla, mi portò davanti
alla cabina.
-Ora tocca a te!- disse inchinandosi ai miei piedi.
Scoppiai a ridere, poi mi avvicinai alla porta e sussurrai:
-ALOHOMORA!-
La porta fece un sono clack, ma nessuno ci badò più
di tanto, così ci intrufolammo dentro, alla ricerca del nostro tesoro.
-Diamine! Ricordami di non chiedere mai più
informazione ad un certo Dean Thomas, ok?- sbottò appena ebbe finito di cercare.
Un sorriso malinconico si insinuò sul mio volto:
-Fermo restando di vederci ancora dopo oggi…-
commentai abbassando lo sguardo.
Harry capì quello che intendevo dire e mi si
avvicinò, lasciando perdere il nostro obiettivo ed abbracciandomi forte al suo
petto.
-Non devi dirlo mai più!- mi ordinò mentre
assaporavo tutto il dolce profumo lavanda che la sua maglia emanava. Mi strinsi
ancora di più a lui:
-Significa che non ci lasceremo mai?- provai a dire,
facendogli ben capire a cosa volevo mirare. Lui si scostò leggermente,
fissandomi negli occhi. Sfiorandomi appena tolse quel ciuffo ribelle che mi
scendeva fino alle labbra e con gesto veloce e sicuro si tuffò sulla mia bocca,
avendo solamente il tipo di pronunciare un sottilissimo:
-Sì…- e ed entrambi chiudemmo gli occhi, lasciandoci
travolgere in quella tempesta di emozioni e sensazione.
Non ho idea di chi o cosa stesse pensando in quel
momento, ma lo ricordo chiaramente nella mia mente.
Sì… mi stava baciando con trasporto ora, e per
quanto volessi, cercavo a modo mio di ricambiare. Poi ci spostammo nella
stanza, io avevo le spalle rivolte alla vetrata della cabina, ma l’improvviso
distaccamento di Harry mi spiazzò. Aprii gli occhi e lo guardai, mentre
osservava spaventato qualcosa attraverso la vetrata. Mi disse soltanto:
-Fai come se non sia successo niente, ok?… mi
dispiace…- dopodiché si precipitò come una furia fuori dalla porta. Mi voltai
di scatto, incredula su ciò che era appena successo, e scorsi Ginny…
-Grazie…- fu l’ultima parola che pronunciò, poi se
ne corse via lontano…
Quella fu l’ultima volta che la vidi…
Pensare di rivederlo domani mi fa sentire male. Non
so cosa sia successo esattamente, ma vederlo con lei al suo fianco… non ci
voglio pensare! Un’altra lacrima… no! Non voglio piangere! Forse lui non ci
sarà domani! Sì, Hermione, pensa soltanto che andrà tutto bene e che diventerai
ciò che hai sempre voluto! Anche se… non lo dimenticherò mai…