_*Game-over*_
Slittò
fra le gambe, si issò su di una braccio e
spalancate con grazia le lame del ventaglio caricò
l’arto fino al volto
violando la gola. L’ufficiale, digrignando, cadde a terra in
un tonfo.
Roma,
1502 d.C.
La
follia al potere colpisce anche all’interno delle
organizzazioni.
Falcia
la pelle da un simbolo indissolubile: La croce rossa marchia a fuoco
l’anima.
La croce rossa identifica il potere. La croce rossa da sfogo alla
ribellione.
Mosse lo
sguardo, i capelli si caricavano della
brezza. I passi diventavano sempre più lunghi e silenziosi
mentre gli occhi si
serravano ad enigmatiche fessure.
Lo zampillare
del sangue si attutiva al terreno.
Corse in fuga prima che la inseguissero.
E di nuovo,
senza tregua. Per chi bramava sempre
allo stesso scopo, per chi invece scopriva di volerne sempre di
più.
Strattonò
la gonnella e ammiccò uno sguardo alle
strade. I leoni erano in agguato, la gazzella l’avrebbe
preceduti.
Troppo sciocchi.
Troppo lenti.
L’ascia
del boia, avida, penetra ancora la schiena
alla sua vittima che giace poco dopo al suolo dilatandosi come fumo.
Meno
uno..
Corre la donna,
solca a gran falciate le pietre
della piazza gettandosi infine a capofitto sull’ uomo di
spalle. Ma si accorge
di lei e si volta, maneggiando l’ascia tirannica. Spalancando
gli occhi, la
donna, devia la lama che squarcia l’aria e ruzzolando a terra
inspira il vento
che arde di tensione.
Templari
Piega la gamba
destra poco più retrocessa dell’altra
e mostra ad altri la sua arma in un gesto controllato, con cui si copre
per
metà il volto, nascondendo il sogghignò regnante.
Meno
due..
Corre a
perdifiato stringendo fra i denti il
ventaglio, si perde con gli occhi al cielo quando indietreggia di nuovo
in una
capriola evitando l’attacco. Il boia assottiglia la bocca e
con mani sudate
stritola ancor più forte la presa all’ascia quando
di nuovo manca la
cortigiana. Ma in un errato conto delle distanze, le lacera il vestito. Ahi
ahi!
-Tzè!
– una smorfia sovrasta il bel viso velato
dalla spregiudicatezza e immota in una posizione dritta, osserva
l’uomo cadere
a terra senza preavviso. Le sopracciglia fina si issano in un
espressione
sarcastica: il lungo ago ancora lucido di veleno abbandona la scapola
del boia
che si alza al vento divenuto polvere.
Tutti
contro tutti
Sospira di
rassegnazione per poi incrociare le
braccia innanzi al viso. Scorge la maschera beccuta avanzare dietro
gl’incavi
argentati delle lame del ventaglio, che si spalanca come fosse
un’ala.
Fugacemente, come una danza, le braccia retrocedono lentamente alla
schiena
ricreando con le lame immaginari circonferenze di fuoco.
L’enorme ago scatta al
suo viso ma alzata la spalla si scontra con l’arma, e
ostinatamente cozzano. La
capigliatura ramata defila sui lineamenti del collo allo spostarsi
della
brezza.
Meno
tre..
Si accompagna
alle spinte del vento. Issata sulle
braccia ruzzola di lato, si piega sulle ginocchia calciando col tallone
al
fianco del medico e inarcata la schiena di modo disumano squarcia il
ventre
prima che lui la respinga. Per pochi secondi si fissarono immobili, ma
lui
sminuì fra le sue lame scomparendo.
Meno..
-Buh!-
L’arlecchino con un sorriso di sghembo le
guarda il viso smorto, cogliendola di spalle. E calando lo sguardo al
proprio
corpo scortò il traforo allo stomaco. Aizzò
l’angolo della bocca dal dolore
guardandosi le mani, si vide scomparire anch’ella come
nebbia..
_*Game
Over*_
Mi ritrovai a
rileggere più volte, imprigionata da
un tic nervoso all’occhio che aumentava il desiderio di
vendetta.
-CHI?? COSA??
COME?? – Mi precipito a lanciare
occhiatacce allo schermo mostrandomi contrariata alla situazione,
inginocchiata
alla tivù che mi scorge sconvolta.
-BRUTTO
PAGLIACCIO ZOMPETTANTE!! COME HAI OSATO??!
Torna a confrontarti con me, non scappare!! Vieni subito quiiii!!!
TANTO TI
PRENDEROOOOOO’!!!! – molto calma mi accingo a
ripartire. Di certo quel
pagliaccio non l’avrebbe scampata!!!
Fine!
In
attesa di Brotherhood... *____*
Sapete
cosa mi spinge a scrivere un’assurdità del genere?
La sicurezza che
accadrà. Ebbene, lo so. V.V
Mi ritroverò
a maledire e minacciare tutti i personaggi, imprecare contro il
joystick,
sconcertare e adirare mia madre con le mie polemiche.
In
guardia a chiunque di voi si inoltrerà al multiplayer! Ho
già in gola
un arlecchino sgambettante +____+
Salute e pace, amici! ^^ Fatemi sapere se anche voi siete sicuri di un vostro simile comportamento futuro.
Sux Fans