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Autore: Ang3l    31/07/2010    7 recensioni
–Taci, mocciosetta. Così la sveglierai-
-Ma io voglio che Fine si svegli!- protestò un’altra vocetta.
-Se la svegli, non sarà affatto contenta. Sai bene come ci si sente di cattivo umore quando non si dorme abbastanza.
-E’ per questo che tu sei sempre di cattivo umore, fratellone?
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Milky, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A brother, not bad








-Fine è arrabbiata con te.
-Così sembra… - borbottò Shade, con fare noncurante, mentre sfogliava distratto alcune carte.
-Devi essere stato molto, molto cattivo con lei- Milky incrociò le braccia, irritata per il suo comportamento . –Molto cattivo- ripetè.
Il fratello la ignorò.
Sbuffando, la bambina si avviò verso la porta, richiudendosela poi con gran foga dietro di sé.
Non ci sarebbe stata nessuna favola della buona notte, quella sera.
Incredulo, Shade scosse il capo, chiedendosi cosa avesse fatto di tanto male, da essere rimproverato persino da ua sorella! …Femmine, imprecò.
E tutto, per colpa di quel bellimbusto.
Ah, se solo lo avesse potuto avere a tiro, ora, gli avrebbe dato proprio la lezione che meritava! E che soddisfazione, sarebbe stata…
Involontariamente, accarezzò la frusta che gli penzolava dal fianco.
Ma no… Fine lo avrebbe ucciso solo per averlo pensato. E poi, dovette ammettere, l’unico colpevole dell’intera faccenda… non era stato che lui.
Che stupido! Non poteva di certo biasimare Fine se aveva deciso di sciogliere il loro fidanzamento… Stupido, stupido!
Ma cosa ci poteva fare, se era così dannatamente geloso della sua donna?
E quella sera, quando l’aveva scorta lì nel retro del suo giardino, così stupendamente bella da togliergli ogni qualvolta il respiro, così dolce mentre sorrideva… E così imbarazzata, mentre rideva… Dio, quel leggero rossore che le aveva colorato le guancie, gli aveva raggellato il cuore di colpo, mentre i suoi occhi correvano alla lunga figura poggiata contro un’asta di legno, che guardava con i suoi grandi occhi adoranti, la sua Fine, mentre le suonava qualcosa di evidentemente troppo dannatamente romantico, con quel suo stramaledetto violino.
Quello stesso violino, cui un’attimo dopo aveva strappato tutte le corde, e spezzato con un sol gesto furioso ai suoi piedi.
E lei, lei lo aveva guardato con disprezzo e orrore, lasciandolo lì da solo, preferendo andarsene con quell’insulso di un musicista, Noche.
-Dannato!- urlò, sferrando un pugno al tavolo.
Con un fragoroso fruscio, le carte piombarono sul pavimento, strusciandosi l’una con l’atra.
Era così che era terminato il suo fidanzamento.
Era così che aveva perso l’unica donna che gli avesse mai rubato il cuore.
Era la fine.
Si alzò furioso con se stesso, rovesciando la sedia. A grandi passi, si diresse nella sua camera, togliendosi con gesti impazienti i vestiti, pronto a crollare sul letto.
Un’attimo dopo, si stava già rinfilando i pantaloni. La fine un corno!
Non avrebbe perso Fine così, senza lottare. Al diavolo tutto, avrebbe affrontato mari e monti per riaverla, anche la sua furia ardente.
Aprì deciso la stalla, ma qualcosa lo afferrò forte per la camicia –Anch’io voglio venire da Fine!- esclamò una vocina, alquanto imbronciata.
-Milky!- la rimproverò Shade –Torna immediatamente a letto, ragazzina. E restaci.
-Noo! Non posso uffa….-
-Non puoi cosa?- l’espressione del fratello, le fece intuire che sarebbe stato capace di portarla di peso nella sua stanza.
-Non posso lasciarti andare da solo! Rovineresti di nuovo tutto, come sempre!- sbottò.
Gli occhi furenti di Shade la fissarono per un lungo istante. Il caldo blu notte sembrava ardere come mille fiamme. Poi, in un’istante, il suo possente braccio strinse la vita esile della sorellina, issandola sorpa la sua cavalla.
Milky sorrise raggiante per la vittoria ottenuta.
In fondo, suo fratello non era tanto male.

***


-Ieri ho picchiato Narlo.
Shade per poco non cadde dalla sella. La misera, cos’avevano le principesse di oggi con il concetto di femminilità? –Hai picchiato Narlo?- La Regina Yarmul l’avrebbe ucciso.
-Si, ma non lo farò più- promise solenne la piccolina. –Guarda- continuò, mostrandogli tutta soddisfatta un fiorellino un po’ stropicciato –Me l’ho ha regalato Narlo!
- E’ per questo che non lo picchierai più?
-Giusto! Non sapevi che a noi donne piacciono i fiori?
-Dici?
-Ma sicuro! Tutte le donne li amano.
Fiori… Come aveva fatto a non pensarci prima? –Hai ragione, bimbetta!
-Ovvio che ho ragione- si impuntò lei.
-Allora andiamo.
-Dove?
-Lo vedrai.

***



Fine si rotolò desolata tra le fredde lenzuola. Le dita le si contrassero contro il cuscino. Quello stupido! Come aveva potuto pensare che lei provasse qualcosa per Noche?... Nessuno, nessuno tranne quello stupido, le aveva mai rubato il cuore. Mai.
E aveva sperato, scioccamente, che lui lo avesse capito.
Ma, evidentemente, aveva fallito.
Povero Noche… Il suo adorato violino era stato brutalmente distrutto.
All’improvviso, un leggero borbottio sotto la sua finestra, la riscosse dai suoi pensieri.
-Ssssh- sibilò la voce, mentre lei rizzava le orecchie –Taci, mocciosetta. Così la sveglierai-
-Ma io voglio che Fine si svegli!- protestò un’altra vocetta.
-Se la svegli, non sarà affatto contenta. Sai bene come ci si sente di cattivo umore quando non si dorme abbastanza.
-E’ per questo che tu sei sempre di cattivo umore, fratellone?
Fine cercò di soffocare una risata, mentre attendeva una rispostaccia dal principe.
-Io non sono sempre di cattivo umore, ehm… e ora taci.
Di colpo, ripiombò il silenzio, rotto soltanto da qualcosa che strusciava sul terriccio.
Impaziente e curiosa, Fine scivolò silenziosa dal letto, badando a non passare accanto alla finestra, e, spinta da una nuova idea, si avvolse i capelli in una lunga sciarpa blu.

***



Shade sentì il cuore balzargli in gola, quando udì il portone aprirsi, e una delicata figura apparve in camicia da notte. Ma subito, si ricompose, notando il colore della sciarpa.
-Oh, Rein… - borbottò, sperando che sparisse di nuovo.
Ma la figura non si mosse, né profferì parola.
Irritato, Shade fissò il grande cuore di fiori che avevano composto lui e Milky. Tutti fiori diversi tra loro, a centinaia, trovati nel bosco.
Ormai era quasi l’alba, avevano passato tutta la notte a raccoglierli.
-Questi sono tutti i fiori che vi sono sulla strada, dal mio Regno, a quello di Fine.
Gettò un’occhiata a Rein, e vide che ella aveva spalancato gli occhi.
-Io devo parlare con Fine- insistè.
-P… perché? Cosa vuoi ancora da lei?
-Devo dirle che la amo.
In un’attimo, la ragazza gli fu tra le braccia, mentre la sciarpa le ricadeva ai piedi, lasciando scivolare sulle sue spalle, una cascata di morbidi capelli cremisi.
-Fine…!
Sorpreso, Shade la strinse forte, mentre le loro bocche si ritrovavano. Fu un bacio lunghissimo, caldo… Così pieno d’amore, come mai prima d’allora.
-Non sei più arrabbiata con me, Milady?- sorrise Shade, raggiante come un raggio di sole.
-Al contrario, sono furiosa. Ma ho pensato, che dopotutto, una piccola ricompensa la meritavi- mormorò Fine, ancora stretta al suo muscolo petto.
-Quanto durerà la mia pena, se posso permettermi di domandare?-
-Oh, lo vedrai, mio caro.
E ridendo, si ribaciarono con foga.
Felice, ma scuotendo il capo davanti alle assurdità degli adulti, Milky si allontanò saltellando.
No, non si era sbagliata. Quando si impegnava, suo fratello non era poi così male.



Buonaseraaaaaaaa ^____^ Rieccomi con un altro mostro di ideaa ^^’’ Considerando che l’ho scritta di getto a quest’ora della notte, non sarà uscito nulla di buono, e non oosooo immaginare quanti errorii grammaticali ci sianoo ^^’’
*Me si prepara a tutti i pomodori che le tireranno addosso* XD ^^’
E così, fradicia di sugo, allora mi ritiro ihihhihi XD Un bacioneeeeeeeee
   
 
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