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Autore: RenChan    01/08/2010    3 recensioni
Si era lasciato incantare di nuovo da Max ed era stato sbattuto fuori dalla classe. Doveva smettere sul serio di pensare a lui. Prima di tutto non sapeva se anche lui iniziava a provare qualcosa di simile, secondo, lo distraeva troppo. Doveva decisamente prendere le distanze, era la cosa migliore per tutti e due. ~ Posso dire che questa è la prima fic su questo genere ù.ù ditemi come vi sembra. [MaxHanda]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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MaxShin
Quando appare l'arcobaleno in cielo ~ ときに空に虹を参照してください ~ When the rainbow appears in the sky ~ toki ni sora ni niji o sanshoo shi te kudasai
Era da un paio di settimane che il loro capitano insisteva per allenarsi, ma che senso aveva allenarsi se erano solo in 7? Non potevano disputare partite e quindi era solo esercizio fisico senza un obiettivo. Quando gliel'avevano fatto notare il loro capitano si era rimboccato le maniche e aveva affermato che avrebbe trovato dei nuovi membri, per il loro club di Calcio. Poi era arrivata la notizia, che per continuare ad esistere il club di calcio avrebbe dovuto vincere la partita contro la Teikoku. Divenne quindi un esigenza trovare nuovi membri al club, almeno per arrivare a 11 e poter così disputare la tanto discussa partita.
~
Il loro capitano entrò nel club, estremamente felice.
"Ragazzi! Vi voglio presentare il ragazzo che ci permetterà di giocare contro la Teikoku!" gridò contento, facendo entrare insieme a lui uno strano ragazzo, che indossava un cappellino altrettanto strano.
Handa lo guardò leggermente scettico.
"Lui è Matsuno Kuusuke!" lo presentò il capitano.
"Salve a tutti! Potete chiamarmi Max! La prima cosa che ho pensato del vostro capitano è che fosse proprio un tipo che non si arrende mai" parlò il ragazzo dal cappellino. Handa si sorprese, la sua era così... così femminile, ciò fece aumentare il suo scetticismo.
"Sei entrato solo per quello? Non è mica un gioco questo! Ne va dell'esistenza del club!" affermò sicuro Someoka.
"Tranquilli! Anche se non ho mai giocato a calcio sono ottimista e penso di farcela!" rispose Max sorridendo dopo aver parlato. Handa rimase interdetto, cos'è che lo faceva andare in transe? Scosse la testa e si riprese.
"Comunque resta il fatto che non riusciremo a giocare, siamo solo in nove!" esclamò Handa rivolto verso il capitano.
"dieci" disse una voce spettrale dietro di lui. Handa si ricoprì di brividi.
"è vero, siamo in dieci, Kageno si è unito anche lui alla squadra!" li informò Endou, il loro capitano.
"Ah, scusami... non ti avevo notato..." si scusò Handa. Aveva ben altro per la testa e lanciò un'occhiata al ragazzo col cappellino.
~
Dopo la partita con la Teikoku, che avevano vinto a tavolino, Handa voleva migliorarsi, voleva rendersi più utile nelle prossime partite, così si era fermato fino a sera al campo.
Era davvero stanco, ma il suo desiderio era più forte. Non gli importava di sfiancarsi, in quel momento erano solo lui e la palla, nessun altro.
"Ehi!" una voce richiamò la sua attenzione. Conosceva quella voce, l'avrebbe riconosciuta tra mille, non sapeva il perché ma era sicuro che ci sarebbe riuscito. "Handa-kun! Perché non ti riposi un po'"
Si girò e incontrò gli occhi neri come la fuliggine del suo compagno. "Non ho tempo di riposarmi, Max... Devo allenarmi per il Football Frontier!" gli rispose riprendendo ad allenarsi. Max corse via e a lui iniziarono a venire dei rimorsi. Forse, gli aveva risposto male, infondo Max voleva semplicemente che si riposasse un po' per non sfiancarsi.
Scosse la testa. Doveva smetterla di pensare a Max e concentrarsi invece sull'allenamento. Per mezz'ora di Max non ci fu traccia, ne sul campo ne nei pensieri di Handa. Ma ora...
"Handa-kun!" Max era tornato e Handa si girò verso di lui. Aveva in bocca una barretta energetica e in mano ne aveva un'altra.
Si avvicinò a Handa e gli mise la barretta in mano, prima di correre via. Handa rimase a guardare il punto in cui era scappato via, poi fissò la barretta nella sua mano e sorrise felice.
~
Il giorno dopo in classe Handa si girò verso Max, dormiva. Handa sbuffò leggermente, per poi ritrovarsi a sorridere come uno scemo.
"Devo ringraziarlo per ieri e salvarlo da una punizione del prof" si disse mentalmente, mentre strappava un foglio dal quaderno. Ci scrisse su quattro righe e poi lo lanciò addossò a Max.
Quando la pallina di carta gli arrivò in testa si svegliò, era leggermente spaesato, ma cercò di non darlo a vedere, era in aula dopo tutto e il professore avrebbe potuto capire che stava dormendo.
Guardò la pallina di carta, l'aprì e la lesse:
"Grazie per ieri e forse è meglio se non dormi in modo così vistoso... il prof ha iniziato a girare per i banchi.
Handa"
Sorrise e si girò verso Handa, mimando un ringraziamento, poi però quando vide il professore dietro di lui gli fece segno di stare attento e si rigirò immediatamente. Purtroppo il suo avvertimento non era stato capito e così...
"Handa-san! Bisogna stare attenti durante la lezione!" lo riprese il professore "Vai fuori dall'aula!"
~
Si era lasciato incantare di nuovo da Max ed era stato sbattuto fuori dalla classe. Doveva smettere sul serio di pensare a lui. Prima di tutto non sapeva se anche lui iniziava a provare qualcosa di simile, secondo, lo distraeva troppo. Doveva decisamente prendere le distanze, era la cosa migliore per tutti e due.
L'unica cosa che lo avrebbe allontanato da lui era forse una bella litigata. Si ritrovò a pensare Handa mentre era fuori e sorreggere un secchio d'acqua. Il loro prof adorava quel tipo di punizioni, per cui anche se avevi trasgredito in modo grave al regolamento, ti mandava fuori col secchio, se era semplicemente disattento, al posto che riprenderti solamente, ti mandava fuori col secchio.
Il prof adorava il secchio, gli alunni iniziavano ad odiare il secchio.
La campanella suonò e Max uscì per primo dalla classe, andandogli incontro.
"Allora dopo andiamo insieme al club?" domandò. Handa sospirò, ce la poteva fare.
"Puoi andarci benissimo da solo, no?"
"Ma..."
"Non sono la tua baby-sitter!" esclamò Handa andadosene, se fosse rimasto lì non avrebbe resistito a lungo, avrebbe preso ad abbracciarlo sussurandogli che gli dispiaceva per quello che aveva detto.
Max lo fissò, e poi anche lui se ne andò, nella direzione opposta.
~
"Endou-kun!" Il capitano venne risvegliato dai suoi pensieri di Kazemaru.
"Sì?"
"A te non sembra che Handa e Max si comportino diversamente dal solito?" domandò aspettandosi una risposta positiva, l'avevano notato tutti d'altronde.
"No" rispose Endou osservandoli, Max stava vicino a Jack, mentre Handa stava parlando con Someoka dall'altra parte del campo. "Dovrei notare qualcosa di strano?"
Kazemaru sospirò, sembrava che certe cose il loro capitano non le capisse. "Non vedi che cercano in tutti i modi di evitarsi?"
Endou li osservò meglio ed ora che Kazemaru glielo faceva notare, era vero! Era ormai una settimana che non arrivavano più assieme al club e che durante gli allenamenti non si rivolgevano parola.
"è vero! Dici che dovrei parlargli?"
"No... non penso"
"va beh! Torniamo ad allenarci, la pausa è finita!" urlò Endou.
~
Era stata veramente una settimana lunga e in alcuni giorni pensava di non riuscire più a sostenere la faccenda. Quel giorno Endou aveva disdetto l'allenamento, dato che pioveva.
Handa guardò verso il posto di Max. Sobbalzò quando si accorse che stava piangendo. A quella vista non riuscì a resistere. si avvicinò a lui e gli posò una mano sulla spalla.
"Scusami Max... io..." iniziò Handa.
Max si tirò su. Non stava piangendo, ma sul viso aveva dipinto un sorriso beffardo.
"AH! mi hai fregato..." mormorò Handa leggermente innervosito.
"Lo sapevo! Non saresti riuscito a starmi lontano!" gli disse Max.
Handa ripensò alle parole di Max, probabilmente anche lui provava i suoi stessi sentimenti.
~
Stava tornando a casa prima del solito, per via della pioggia il loro allenamento era stato rinviato e così Handa camminava coperto dal suo ombrello, per raggiungere casa. Voltò lo sguardo all'indietro e vide Max a pochi metri di distanza. Anche Max lo notò e gli corse incontro. Chiuse il suo ombrello e si rifugiò sotto quello di Handa.
Si guardavano tutti e due di sottecchi, cercando di non essere scoperti a vicenda. Handa arrossì un poco, ma poi la sua attenzione venne catturata dal cielo. Anche Max lo notò.
Un bellissimo arcobaleno era comparso in cielo.
"Che bello..." mormorò Max.
"Già..." aggiunse Handa.
Max spostò il suo sguardo su Handa e arrossendo leggermente iniziò a parlare. "Handa-kun... forse non sarò ricambiato, ma io te lo devo confessare..."
"Ti amo"
"eh?" Max era sorpreso dalle parole di Handa, poi si riscosse e lo abbracciò "Ti amo anch'io!" disse baciandolo.
Handa spalancò gli occhi dalla sorpresa e diventò completamente rosso. Quando i due si staccarono iniziarono a ridacchiare felici, tenendosi per mano.
"Penso che adesso Handa-kun sia troppo formale" disse Max pensando. "Da adesso ti chiamerò semplicemente Shinichi!"
"Cosa?" Max si mise a ridere di gusto. Intanto la pioggia era finita facendo scomparire l'arcobaleno, che si era però trasferito nei cuori e nei ricordi dei due.

~ When the rainbow appears in the sky ~

Era da un paio di settimane che il loro capitano insisteva per allenarsi, ma che senso aveva allenarsi se erano solo in 7? Non potevano disputare partite e quindi era solo esercizio fisico senza un obiettivo. Quando gliel'avevano fatto notare il loro capitano si era rimboccato le maniche e aveva affermato che avrebbe trovato dei nuovi membri, per il loro club di Calcio. Poi era arrivata la notizia, che per continuare ad esistere il club di calcio avrebbe dovuto vincere la partita contro la Teikoku. Divenne quindi un esigenza trovare nuovi membri al club, almeno per arrivare a 11 e poter così disputare la tanto discussa partita.

~

Il loro capitano entrò nel club, estremamente felice.

"Ragazzi! Vi voglio presentare il ragazzo che ci permetterà di giocare contro la Teikoku!" gridò contento, facendo entrare insieme a lui uno strano ragazzo, che indossava un cappellino altrettanto strano.

Handa lo guardò leggermente scettico.

"Lui è Matsuno Kuusuke!" lo presentò il capitano.

"Salve a tutti! Potete chiamarmi Max! La prima cosa che ho pensato del vostro capitano è che fosse proprio un tipo che non si arrende mai" parlò il ragazzo dal cappellino. Handa si sorprese, la sua era così... così femminile, ciò fece aumentare il suo scetticismo.

"Sei entrato solo per quello? Non è mica un gioco questo! Ne va dell'esistenza del club!" affermò sicuro Someoka.

"Tranquilli! Anche se non ho mai giocato a calcio sono ottimista e penso di farcela!" rispose Max sorridendo dopo aver parlato. Handa rimase interdetto, cos'è che lo faceva andare in transe? Scosse la testa e si riprese.

"Comunque resta il fatto che non riusciremo a giocare, siamo solo in nove!" esclamò Handa rivolto verso il capitano.

"dieci" disse una voce spettrale dietro di lui. Handa si ricoprì di brividi.

"è vero, siamo in dieci, Kageno si è unito anche lui alla squadra!" li informò Endou, il loro capitano.

"Ah, scusami... non ti avevo notato..." si scusò Handa. Aveva ben altro per la testa e lanciò un'occhiata al ragazzo col cappellino.

~

Dopo la partita con la Teikoku, che avevano vinto a tavolino, Handa voleva migliorarsi, voleva rendersi più utile nelle prossime partite, così si era fermato fino a sera al campo.

Era davvero stanco, ma il suo desiderio era più forte. Non gli importava di sfiancarsi, in quel momento erano solo lui e la palla, nessun altro.

"Ehi!" una voce richiamò la sua attenzione. Conosceva quella voce, l'avrebbe riconosciuta tra mille, non sapeva il perché ma era sicuro che ci sarebbe riuscito. "Handa-kun! Perché non ti riposi un po'"

Si girò e incontrò gli occhi neri come la fuliggine del suo compagno. "Non ho tempo di riposarmi, Max... Devo allenarmi per il Football Frontier!" gli rispose riprendendo ad allenarsi. Max corse via e a lui iniziarono a venire dei rimorsi. Forse, gli aveva risposto male, infondo Max voleva semplicemente che si riposasse un po' per non sfiancarsi.

Scosse la testa. Doveva smetterla di pensare a Max e concentrarsi invece sull'allenamento. Per mezz'ora di Max non ci fu traccia, ne sul campo ne nei pensieri di Handa. Ma ora...

"Handa-kun!" Max era tornato e Handa si girò verso di lui. Aveva in bocca una barretta energetica e in mano ne aveva un'altra.

Si avvicinò a Handa e gli mise la barretta in mano, prima di correre via. Handa rimase a guardare il punto in cui era scappato via, poi fissò la barretta nella sua mano e sorrise felice.

~

Il giorno dopo in classe Handa si girò verso Max, dormiva. Handa sbuffò leggermente, per poi ritrovarsi a sorridere come uno scemo.

"Devo ringraziarlo per ieri e salvarlo da una punizione del prof" si disse mentalmente, mentre strappava un foglio dal quaderno. Ci scrisse su quattro righe e poi lo lanciò addossò a Max.

Quando la pallina di carta gli arrivò in testa si svegliò, era leggermente spaesato, ma cercò di non darlo a vedere, era in aula dopo tutto e il professore avrebbe potuto capire che stava dormendo.

Guardò la pallina di carta, l'aprì e la lesse:

"Grazie per ieri e forse è meglio se non dormi in modo così vistoso... il prof ha iniziato a girare per i banchi.

Handa"

Sorrise e si girò verso Handa, mimando un ringraziamento, poi però quando vide il professore dietro di lui gli fece segno di stare attento e si rigirò immediatamente. Purtroppo il suo avvertimento non era stato capito e così...

"Handa-san! Bisogna stare attenti durante la lezione!" lo riprese il professore "Vai fuori dall'aula!"

~

Si era lasciato incantare di nuovo da Max ed era stato sbattuto fuori dalla classe. Doveva smettere sul serio di pensare a lui. Prima di tutto non sapeva se anche lui iniziava a provare qualcosa di simile, secondo, lo distraeva troppo. Doveva decisamente prendere le distanze, era la cosa migliore per tutti e due.

L'unica cosa che lo avrebbe allontanato da lui era forse una bella litigata. Si ritrovò a pensare Handa mentre era fuori e sorreggere un secchio d'acqua. Il loro prof adorava quel tipo di punizioni, per cui anche se avevi trasgredito in modo grave al regolamento, ti mandava fuori col secchio, se era semplicemente disattento, al posto che riprenderti solamente, ti mandava fuori col secchio.

Il prof adorava il secchio, gli alunni iniziavano ad odiare il secchio.

La campanella suonò e Max uscì per primo dalla classe, andandogli incontro.

"Allora dopo andiamo insieme al club?" domandò. Handa sospirò, ce la poteva fare.

"Puoi andarci benissimo da solo, no?"

"Ma..."

"Non sono la tua baby-sitter!" esclamò Handa andadosene, se fosse rimasto lì non avrebbe resistito a lungo, avrebbe preso ad abbracciarlo sussurandogli che gli dispiaceva per quello che aveva detto.

Max lo fissò, e poi anche lui se ne andò, nella direzione opposta.

~

"Endou-kun!" Il capitano venne risvegliato dai suoi pensieri di Kazemaru.

"Sì?"

"A te non sembra che Handa e Max si comportino diversamente dal solito?" domandò aspettandosi una risposta positiva, l'avevano notato tutti d'altronde.

"No" rispose Endou osservandoli, Max stava vicino a Jack, mentre Handa stava parlando con Someoka dall'altra parte del campo. "Dovrei notare qualcosa di strano?"

Kazemaru sospirò, sembrava che certe cose il loro capitano non le capisse. "Non vedi che cercano in tutti i modi di evitarsi?"

Endou li osservò meglio ed ora che Kazemaru glielo faceva notare, era vero! Era ormai una settimana che non arrivavano più assieme al club e che durante gli allenamenti non si rivolgevano parola.

"è vero! Dici che dovrei parlargli?"

"No... non penso"

"va beh! Torniamo ad allenarci, la pausa è finita!" urlò Endou.

~

Era stata veramente una settimana lunga e in alcuni giorni pensava di non riuscire più a sostenere la faccenda. Quel giorno Endou aveva disdetto l'allenamento, dato che pioveva.

Handa guardò verso il posto di Max. Sobbalzò quando si accorse che stava piangendo. A quella vista non riuscì a resistere. si avvicinò a lui e gli posò una mano sulla spalla.

"Scusami Max... io..." iniziò Handa.

Max si tirò su. Non stava piangendo, ma sul viso aveva dipinto un sorriso beffardo.

"AH! mi hai fregato..." mormorò Handa leggermente innervosito.

"Lo sapevo! Non saresti riuscito a starmi lontano!" gli disse Max.

Handa ripensò alle parole di Max, probabilmente anche lui provava i suoi stessi sentimenti.

~

Stava tornando a casa prima del solito, per via della pioggia il loro allenamento era stato rinviato e così Handa camminava coperto dal suo ombrello, per raggiungere casa. Voltò lo sguardo all'indietro e vide Max a pochi metri di distanza. Anche Max lo notò e gli corse incontro. Chiuse il suo ombrello e si rifugiò sotto quello di Handa.

Si guardavano tutti e due di sottecchi, cercando di non essere scoperti a vicenda. Handa arrossì un poco, ma poi la sua attenzione venne catturata dal cielo. Anche Max lo notò.

Un bellissimo arcobaleno era comparso in cielo.

"Che bello..." mormorò Max.

"Già..." aggiunse Handa.

Max spostò il suo sguardo su Handa e arrossendo leggermente iniziò a parlare. "Handa-kun... forse non sarò ricambiato, ma io te lo devo confessare..."

"Ti amo"

"eh?" Max era sorpreso dalle parole di Handa, poi si riscosse e lo abbracciò "Ti amo anch'io!" disse baciandolo.

Handa spalancò gli occhi dalla sorpresa e diventò completamente rosso. Quando i due si staccarono iniziarono a ridacchiare felici, tenendosi per mano.

"Penso che adesso Handa-kun sia troppo formale" disse Max pensando. "Da adesso ti chiamerò semplicemente Shinichi!"

"Cosa?" Max si mise a ridere di gusto. Intanto la pioggia era finita facendo scomparire l'arcobaleno, che si era però trasferito nei cuori e nei ricordi dei due.


Ditemi com'è venuta .___. è la prima Shonen-ai che scrivo, ma adoro troppo il genere! <33 Non mi convince tanto, però attendo i vostri commenti!

Scrivo un piccolo schemino per i nomi Giappo-Ita:

Max - lui è Max v__v

Handa - Steve

Endou - Mark

Kazemaru - Nathan

Someoka - Kevin

Kageno - Jim (mi sembra o__O)

 

 

  
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