CAPITOLO 1
La mia storia comincia nel 1330 a.C.
quando io, Nojiko e Robin arrivammo a Tebe. Era la città più bella che avessi
mai visto. Non avevo mai viaggiato molto nella mia vita e non ero mai entrata
nella capitale del mio paese, quindi la trovai ancora più stupefacente. Mentre
passavo per le strade affollate del mercato, trascinandomi dietro Ciglione -il
mio cammello- non facevo altro che guardarmi attorno affascinata. Le case erano
nuove, costruite con una strana pietra che conferiva loro un aspetto liscio e
perfetto, sicuramente era uno dei tanti strani materiali che arrivavano dalle
coste del Mediterraneo. Le vie erano colorate di oro e vari bassorilievi di
faraoni e di dèi adornavano i muri. Enormi statue di Horus e Anubi si affacciavano
sulle strade, quelle del Dio falco in oro e quelle del Dio sciacallo in pietra
nera. Non credevo negli Dèi, ma le statue del Dio della morte mi mettevano
sempre una paura tremenda.
Ero immersa in un mare di gente che
urlava quanto fosse raffinata e conveniente la loro merce. Le bancarelle straripavano
di carne, pesce, frutta, pelli, vestiti, gioielli e qualunque altra cosa sia
vendibile. Non avevo mai visto un suk così grande.
“Tieniti stretta la sacca”
Mi girai verso mia sorella mentre le mie
mani si stringevano attorno alla sacca. Lì dentro c’erano tutti i nostri soldi,
se l’avessimo persa saremmo morte di stenti.
“Possibile che ti dimentichi sempre che
i ladri vivono nel suk?” mi riprese leggermente scocciata.
“Scusa” mormorai di risposta.
Nojiko mi superò e iniziò a farsi largo tra
la gente che affollava le strade.
“Robin, sicura che questa sia la strada
giusta?” chiese voltandosi verso la mora che era al mio fianco.
Lei annuì “Si, più avanti c’è il palazzo
reale”
Incredibile vero? Tre danzatrici del
ventre che stavano andando al palazzo del Faraone, stentavo io stessa a
crederci. Era stato un gran colpo di fortuna per noi: un generale fidato del
Faraone aveva assistito al nostro spettacolo e il Faraone, affascinato dal suo
racconto, aveva mandato un messaggero per convocarci a palazzo. Il Faraone
voleva assistere di persona al nostro piccolo spettacolo e ci avrebbe pagate
profumatamente, così aveva detto il messaggero.
Così, cinque giorni prima, avevamo fatto
i bagagli e ora stavamo camminando tra le vie della capitale.
“Eccolo!” esclamò Nojiko.
Alzai lo sguardo e la mia bocca si
spalancò per lo stupore. Alla fine della via, in tutta la sua imponenza, era
apparso il palazzo reale. Al centro c’era un giardino fiorito circondato ai
lati da due altissimi e massicci colonnati, oltre il giardino si intravedeva
una piccola scalinata che conduceva all’interno del palazzo. Ci avviciniamo
leggermente intimorite da tanta grandezza e da tanto splendore, le colonne in
marmo raffinato sembravano luccicare alla luce del sole. Mi persi a guardare
l’accuratezza di una delle due statue di Amon che presenziavano l’entrata del
giardino. Il Dio mi guardava severo, sembrava che potesse percepire il mio
scetticismo su di lui. Spostai lo sguardo intimorita e mi misi ad ammirare le
piante che stranamente crescevano rigogliose.
“Finalmente, ho proprio bisogno di farmi
un bagno” disse Robin sospirando.
Mi girai a guardarla stupita, mentre ci
avvicinammo alla scalinata e ai due soldati di guardia all’entrata.
“Ci faranno lavare?” chiesi meravigliata
ed eccitata all’idea.
Era da una vita che non facevo un bagno
come si deve, e la possibilità di poter godere dei comfort del palazzo mi entusiasmava
non poco.
Lei sorrise “Da quello che so, gli
artisti convocati dal Faraone vengono accolti nel palazzo come ospiti”
“Ma è fantastico!” esclamai felice.
Mia sorella mi guardò male “Non
esultare, niente è gratis. Anzi, credo che sia il momento che tu perda un po’
del tuo pudore”
Feci una smorfia.
Nojiko si riferiva al fatto che mi
vendevo solo se ero messa alle strette e sceglievo i miei clienti. Ovvero
niente vecchi o obesi, ma neanche ragazzini che non aspettano altro che perdere
la loro verginità.
“Lo sai come la penso” risposi con un
pizzico di cattiveria.
Non volevo vendermi, non volevo che la
gente mi considerasse come un oggetto da comprare, ma a volte nella vita non si
ha scelta.
“Il palazzo è pieno di ricchi, non
voglio perdere l’occasione per dare un futuro migliore a mio figlio” disse con
convinzione “E tu, come sorella, dovresti aiutarmi”
Sentì un fastidioso vuoto allo stomaco,
era facile dimenticare che mia sorella era incinta.
Chinai la testa sentendomi in colpa
“Farò del mio meglio”
Non capivo perché fosse così ostinata,
sarebbe stato tutto più semplice se avesse preso quell’erba che le avevo
procurato. Una bocca in meno da sfamare e un problema in meno per tutti. Che
senso aveva portare in grembo il figlio di un uomo morto?
Si, d’accordo, Ace non era ancora morto,
ma era stato reclutato nell’esercito e ora si trovava in guerra contro la Libia
e ne io ne mia sorella eravamo così stupide da credere che un semplice
contadino potesse tornare a casa sano e salvo. Nojiko diceva che teneva il
bambino per amore, si, diceva di essere innamorata di Ace e che non avrebbe
amato nessun’altro uomo nella sua vita. Diceva che era diverso quando si donava
ad Ace da quando lavorava.
Io non le credevo, che differenza poteva
mai esserci? Era sempre sesso.
In quel momento, non immaginavo neanche lontanamente
quanto torto avessi.
Smisi di rimuginare sulle nostre misere
vite quando mia sorella si mise a confabulare con una delle due guardie
all’entrata. Pochi secondi dopo il soldato si era offerto di accompagnarci
personalmente dal Faraone.
Feci un respiro profondo, prendendo
coraggio, ed entrai a passo sicuro nel luogo dove la mia vita sarebbe cambiata
per sempre.
ANGOLO DI ROGI
Ed ecco il primo vero capitolo. Vi
chiedo solo di immergervi nel tempo in cui erano mentre leggete perché, anche
se ci provo, non potrò mai riuscire a descrivere esattamente la bellezza e lo
splendore delle città egizie all’epoca, dato che io ne ho visto solo le rovine.
Per scrivere questa storia ho fatto qualche ricerca e spero di non tradire
troppo quel tempo nelle mie descrizioni. Storicamente parlando questa storia si
svolge dopo la morte del famoso Faraone Tutankhamon (che storicamente parlando
non ha combinato proprio un bel niente). Vi avviso che in alcune parti questa
storia sarà molto dura, perché a quel tempo le donne non valevano niente e la
protagonista è appunto Nami.
Ah giusto, è anche una NojikoxAce, ma,
come avrete capito, molto probabilmente Ace non ci sarà neanche nella storia.
Spero che continuate a seguirmi.
Grazie a tutti.
VARIE SPIEGAZIONI:
Suk: mercato tipico dei paesi
mediorientali es. il grande mercato del Cairo.
Anubi: Dio sciacallo di
Cinopolis, assiste Horus e Thot nella pesatura del cuore dei defunti, preposto ai
segreti. E' figlio di Osiride e di Nefthi. Dio della morte.
Horus: Dio di Behdet. Dio falco sdoppiato in
Horus il Grande e in Horus Bambino. Nella mitologia, dio del cielo, della luce
e della bontà. Una delle principali divinità egizie, Horus era figlio di Iside, dea della natura, e Osiride, dio del mondo sotterraneo.
Quando Osiride fu ucciso dal suo malvagio
fratello, Seth, dio dell'oscurità e del male, Horus vendicò la morte del padre
uccidendo suo zio. Solitamente raffigurato in figura di falco (o con testa di
falco), è rappresentato anche come un bambino con un dito sulle labbra (e per
questo era ritenuto dai romani il dio del silenzio).
Amon: In origine una delle otto divinità
primordiali adorate ad Ermopoli. Diviene poi il dio supremo, la divinità solare
Amon-Ra. La città di Tebe è il centro principale del suo culto. Il suo
significa "il misterioso", assieme alla moglie Muth e al figlio Khons
forma la triade di Tebe. Il suo animale è l'ariete, come si può intuire dal
viale cerimoniale del suo tempio principale a Karnak.
RECENSIONI:
larix: ecco il primo
capitolo!! Spero che ti sia piaciuto!!
_Yuuki_: sono felice
che tu abbia avuto i brividi ho cercato di scrivere il più brividoso possibile
(ma si dice??) Sì si innamora del futuro Faraone, futuro per ora poi non so se
lo faccio diventare Faraone… beh credo che si capisce dai personaggi indicati
all’inizio della storia chi è l’amato di Nami eheheh!! ^^ Devo ammettere che mi
sono arrovellata molto per trovare l’ultima frase poi mi sono ricordata di
Moulin Rouge e mi sono ispirata a quello che diceva Harold ^^ Felicissima che
ti sia piaciuto l’inizio spero che ti piacerà anche il resto della storia!! ^^
Ciao!! Tvtrb!!
Achamo: non ti
preoccupare io a causa del dannato fuso orario ho dormito 13 ore incredibile
vero??? Anche a me storia piace tanto, o almeno dipende dai periodi, e come
avrai capito gli egizi li studiavo moooolto volentieri, tralasciando che “La
Mummia” è uno dei miei film preferiti (Dio che figo O’Connel!!!!). E anche
biologia (si se no sarebbe una tragedia dato che faccio il biologico). Spero
che ti piaccia la storia anche se all’inizio forse è un po’ noiosa…. Sono
ancora indecisa sul quando far incontrare i piccioncini e come…. Mmm…. Poi dopo
è praticamente già tutto scritto (almeno nella mia testa). Al prossimo
capitolo!! Spero!! Ciao Fantastica2!!!