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Autore: Alchimista    02/08/2010    3 recensioni
Chiuse la porta dietro di sé e si avviò lungo il corridoio con la solita nonchalance – o almeno così avrebbero detto tutte le altre ragazze che la incontravano lungo il cammino. Quel pomeriggio, in realtà, Rima aveva la testa da tutt’altra parte. L’assenza di sonno – ormai non ricordava più quanti fossero i giorni in cui non dormiva – cominciava a farsi sentire e poi… c’era quell’ormai abituale fastidio alla bocca dello stomaco che proprio non la lasciava in pace.
Un piccolo omaggio ad una coppia che ho imparato ad amare!
Dedicata alla carissima Luna95
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rima Toya, Senri Shiki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A little pain…

 

Chiuse la porta dietro di sé e si avviò lungo il corridoio con la solita nonchalance – o almeno così avrebbero detto tutte le altre ragazze che la incontravano lungo il cammino. Quel pomeriggio, in realtà, Rima aveva la testa da tutt’altra parte. L’assenza di sonno – ormai non ricordava più quanti fossero i giorni in cui non dormiva – cominciava a farsi sentire e poi… c’era quell’ormai abituale fastidio alla bocca dello stomaco che proprio non la lasciava in pace.

Scese le scale ancora pensando a cosa le stesse succedendo, quando urtò maldestramente contro Senri. Il rosso la guardò sorpreso.

«Rima. Va tutto bene?» chiese col il solito sguardo chiaro e penetrante.

Rima pregò che le sue guance non si fossero imporporate. Che assurdità! Da quando lei arrossiva se vedeva Shiki, come tutte le ragazzine della Day Class?

«Sì, non dovrebbe?» chiese con non curanza.

Lui si piegò un po’ nelle spalle dubbioso, senza staccarle gli occhi da dosso.

«Non so…» rispose enigmatico «Ti va di passeggiare?»

Senza dargli risposta, Rima aprì il suo ombrellino e si avviò fuori, in cortile, seguita da Shiki.

Avrebbe creduto che un po’ d’aria fresca avrebbe fatto bene al fastidio allo stomaco, nonché al mal di testa che sentiva nascere alle tempie, come se fosse stanchezza. Invece, lo stonaco si chiuse in una morsa che le tolse vistosamente il fiato, tanto che perfino Senri, dopo un po’ che camminavano silenziosi, si accorse che – volente o nolente – c’era qualcosa che non andava.

Si fermò, guardandola serio.

«Rima, che hai?» chiese senza premesse.    

Lei lo guardò spiazzata, i loro occhi di sfumature diverse di azzurro che si immergevano gli uni negli altri come a volersi parlare senza parole.

«Nulla, Senri. Sei forse paranoico?» disse lei fredda.

«No, non lo sono, Rima. E non sono neanche stupido» sentenziò lui, deciso a non mollare.

Perché poi gli interessasse, tutto ad un tratto, così tanto la salute di Rima era qualcosa che neanche lui capiva fino in fondo.

«Sono solo un po’ stanca. Soddisfatto?»

Lui la guardò ancora un po’, come se volesse capire se quella fosse la verità, poi volse lo guardo altrove.

«Vieni con me» disse semplicemente.

Senza più pronunciare parola, i due vampiri giunsero in un posto abbastanza isolato dietro il grosso palazzo grigio della scuola. Da lì si poteva avere una vista spettacolare del verde che l’avvolgeva e all’orizzonte, il sole stava calando dietro la linea che divideva cielo e terra. Alzando gli occhi si poteva scorgere un così armonioso connubio fra l’oro e il rosso dipinti come su una tela, senza alcuna nuvola a deturparli e qualche uccello lontano che volava, puntino nero nell’immensità del nulla - immagini da mozzare il fiato.

Shiki e Rima rimasero per un po’ in silenzio, seduti sul prato a guardare l’orizzonte e godersi la lieve brezza che muoveva i fili d’erba e con eleganza i capelli biondi della ragazza.

«Perché siamo qui?» chiese infine lei, guardando il rosso.

Lui sorrise, come mai prima d’ora. Poi Rima notò che era tornato serio. Non la guardava.

«Non è stupendo il cielo, a quest’ora?» chiese ingenuo, contraddicendo la serietà del suo sguardo.

«Già» si limitò a concordare lei, senza capire.

«Il rosso e l’oro che si mischiano tanto bene, sono uno spettacolo che difficilmente puoi descrivere» continuò lui e a Rima era quasi venuto l’impulso di chiedere a sua volta se Senri stava bene. Ma rimase in silenzio – sentiva il dolore allo stomaco acuirsi.

«Cos’hai Rima?» chiese per la terza volta Shiki.

«Non so, Senri… è uno strano, lieve dolore alla bocca dello stomaco» confessò infine lei, senza neanche sapere perché avesse ceduto con tanta sincerità proprio in quel momento.

Lui sorrise di nuovo ed il dolore della vampira divenne più forte e allo stesso tempo più debole.

«Sai, anch’io sento un lieve dolore, Rima. Qui.» e sfiorò il proprio petto con le dita bianche e affusolate, all’altezza del cuore.

Lei lo fissò, il suo sguardo era più indecifrabile del solito. Cosa stava dicendo?

«Shiki… cosa stai…?»

«Sshh… non dire nulla Rima» sussurrò lui interrompendola.

Poi le si avvicinò e poso le sue labbra su quelle della vampira, con leggerezza, come se stesse baciando una rosa – e poteva dire che la morbidezza era la stessa. Rima rimase per qualche istanza senza capire nulla, ferma, con le labbra di Shiki sulle sue, lo stomaco che si chiudeva ancora di più, il cuore che batteva all’impazzata. Poi schiuse le labbra con le palpebre abbassate sugli occhi azzurri.

Entrambi potevano vedere come, più continuavano a conoscere le labbra dell’altro, più i loro lievi dolori si attenuavano, fino, poi, a dissolversi del tutto.

Shiki fece stendere Rima sull’erba senza staccare le labbra dalle sue. Gioia e dolore che si mischiavano, invogliavano e stancavano. Non si erano mai sentiti così.

Il vampiro aveva ragione – rosso ed oro erano un connubio che difficilmente poteva essere descritto.

Unico.

 

 

 

 

 

 

______________________

 

Salve, gente!! Se speravate di esservi liberate di me, sbagliavate!! *risata maligna*

(Come se poi ne avessi pubblicate centinaia di ff in questo fandom… xD)

Ok, mi ricompongo, tranquilli. ^^ Ehm… che dire??? Innanzitutto spero che questa Shot non vi sia sembrata tremendamente OOC… è il mio più grosso timore, nonostante la cara Luna95 dica che non ci sono problemi… a proposito di Luna… questa ff è dedicata a lei, dato che mi ha fatto conoscere VK e mi ha fatto innamorare della coppia Shiki/Rima. Nonostante non sia molto informata a proposito, Luna mi aveva chiesto di scriverci su…e quindi ecco qui questa schif…shot. ^^

Ah, ora è lei a doverne pubblicare una per me xD

 

Ok, la smetto con questo delirio… È la mancanza di sonno che mi fa questo effetto. =.=’’’

Spero che la Shot vi sia piaciuta. Ringrazio i lettori, coloro che recensiranno e la metteranno fra le preferite/da ricordare (se mai ce ne saranno)

 

Alla prossima, un bacio…

 

La vostra Alchimista <3<3

 

 

 

   
 
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