My Way


Johnny Rotten sorrise amaramente.
Quel fottuto mondo era riuscito a metterlo in culo anche a quel coglione di Sid…
Non perché fosse morto, non perché si fosse distrutto con le sue stesse mani – quello lo faceva anche lui, ogni giorno, e il destino aveva voluto più bene o male a lui che al suo compagno – e nemmeno per quello che aveva fatto.
Ma per quello che era diventato.
Per quello che i Sex Pistols erano diventati.
Un nome da scrivere sulle magliette, un marchio da incidere su un braccio, un modello…
Ecco cos’erano diventati.
Un modello.
Probabilmente era quello che il mondo aveva programmato fin dall’inizio.
Inizia a ribellarti e tutti si ribelleranno. E quando tutti saranno dalla tua parte e tu sarai un idolo, ti uccideranno.
Perché è così che funziona, no?!
Non puoi fare qualcosa di nuovo che non diventi uno stile di vita per il resto del fottuto mondo.
E allora tutti ti conosceranno per quello che non sei, per un coglione con una band che va di moda.
E tu…
Johnny si chiedeva da parecchio tempo come aveva fatto a non accorgersene.
Ma sei troppo impegnato a spassartela, a goderti quell’attimo di notorietà, quei pochi istanti di gloria assoluta, dove la gente ti ama e ti ammira, per rendertene conto.
Sei troppo preso da te, per pensare alle motivazioni per cui hai fatto tutto questo.
Non è così, Johnny Rotten?
Non credeva che un tipo come lui, un disastro su tutti i fronti per la società, potesse diventare una persona da stimare e lodare.
Lui, un fottuto figlio di puttana.
Quando era lassù, su quello schifoso piedistallo, dove la gente si sarebbe anche uccisa per fargli un piacere, non era in grado di intendere e volere.
Avrebbe potuto cambiare il mondo, da lassù.
Parlare alle persone e spiegare cosa voleva.
Anarchia e tutte quelle cazzate che ora nemmeno ricordava.
Eppure a quelle cazzate ci credeva davvero.
Ma pensava di avere tempo.
Cazzo, sono un mito adesso.
E allora passi il tuo tempo a divertirti e fregartene.
Insomma, sono quassù, adesso me la godo, poi, più avanti, vedrò che fare.
Vero, Johnny?
Anche quando vedevi che Sid stava per cedere a quel mondo, quel mondo che lo aveva messo sul piedistallo più alto apposta per buttarlo giù, non hai fatto assolutamente nulla.
C’èra tempo. C’èra tempo per recuperare, per spiegare a quella gente cosa volevano davvero i Sex Pistols. Ma è così la vita, è così il successo…
Adesso sei sulla bocca di tutti, cinque secondi dopo ti ritrovi ad essere in fondo ad ogni possibile lista.
Te ne sorprendi?
Ma non eri proprio tu a voler cambiare questo stupido e schifoso Pianeta? Eh?
Non eri tu, con le tue idee da pazzo a cui nessuno dava importanza, se non te stesso e la tua band?
Non eri tu a voler essere contro tutti, contro il mondo, con uno stile tutto tuo?
Non eri proprio tu, fottuto Rotten?
Adesso è troppo tardi, lo è stato fin dal principio. Ma solo ora te ne rendi conto, solo con una bottiglia di whiskey in mano e gli occhi che bruciano dalla rabbia, dalla delusione e da tutto ciò che volevi modificare e che è rimasto uguale.
Ti ripetono che hai cambiato una generazione, che la gente è impazzita per i Sex Pistols, che verrete ricordati per l’eternità…
Ma in fondo, a te, cosa cazzo te ne frega di aver cambiato il mondo, quando non erano quelli i tuoi progetti di cambiamento?
Quindi, Johnny, continua a fingere, continua a far credere a tutti che non desideravi altro, che non sei deluso da te stesso e che Sid non ti manca, perché se l’è voluto lui…
Continua a far vedere a questo mondo ciò che vuol vedere.
Almeno tu, ci hai provato.

Voglio fare una premessa, prima che i lettori si scaglino contro di me con l’intenzione di uccidermi. Io adoro i Sex Pistols, sono una band che meritano tutto il rispetto che possiedo e non scriverei mai male di loro. Ma mentre leggevo un commento in un forum riguardante proprio questa band, mi è venuta in mente questa OneShot.
Se vi ha fatto schifo, siete liberissimi di commentare e dirmelo, ma se mi volete dare contro perché pensate che io sia Anti-Pistols avete frainteso il senso di questa OneShot.
E niente.
Grazie a  tutti quelli che leggeranno o recensiranno questa storia.

Crazy_Me