Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: symbolique    03/08/2010    4 recensioni
Il corvo sceglie sempre un'anima da riportare in vita, in modo che questa possa regolare i conti con i vivi... a chi toccherà questa volta? Un povero Harry sarà costretto a scoprirlo!!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'MALANDRINI vecchi e nuovi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non può piovere per sempre
Non può piovere per sempre(?)

E' notte. Tutti dormono. Harry Potter, giovane mago diplomato, si sta godendo i suoi ultimi giorni da celibe. L'eroe del nuovo secolo sta sognando il meglio del meglio, quando...

Una figura nera entrò silenziosa dalla finestra: la sua andatura era guardinga, attenta, e tra le mani stringeva minaccioso una bacchetta. L'ombra si avvicinò al letto dell'ignaro dormiente, quando... inciampò in una torre di libri per Auror dilettanti.
Harry Potter, memore del saggio "Regole fondamentali per aspiranti Auror", chiudeva sempre solo un occhio quando dormiva, in modo da non poter mai essere colto impreparato: gli esami degli Auror erano così difficili proprio perché la Commissione poteva dare in qualsiasi momento l'inizio delle prove (aveva sentito di gente che era stata attaccata sotto la doccia dal manichino di un Mangiamorte). Peccato che, con il sistema di quel saggio, il ragazzo non riuscisse mai a dormire decentemente e si ritrovasse ogni mattina una brutta occhiaia solo sotto l'occhio destro.
"Chi va là?!" esclamò Harry, sollevando la bacchetta.
"Oh-oooh!" disse lo straniero.
Harry rimase sbigottito. "Babbo Natale?"
"Guardingo e spiritoso come il padre, eh?" rispose lo sconosciuto.
"Scusi, ma... chi è lei?"
"Ma come, non mi riconosci?!"
"Ehm... nah!"
"Lumos Maxima!"
Tutta la stanza si illuminò e Harry poté osservare lo straniero, ma decise di non guardarlo troppo attentamente perché era un individuo sconcertante: capelli spettinati, occhiali scheggiati, faccia da clown tinta di bianco e occhi truccati all'inverosimile di nero, pareva un panda! La bocca, poi, era truccata in modo da sembrare una lunga smorfia triste, con una spessa linea nera che andava da una guancia all'altra.
"Mi riconosci?" chiese lo sconosciuto.
"ODDIO, CHI CAZZO SEI??!!" strepitò Harry, terrorizzato. Quelli della Commissione erano davvero dei gran bastardi: come avrebbe fatto a combattere contro un tizio del genere??
"Ti sei dimenticato di me, Harry Harry..."
Il ragazzo si immobilizzò. "Allock?!"
"Chi?"
"Non sei Allock? Lui..." Harry sbuffò "... mi parlava allo stesso modo..."
"C'è una ragione se continuo a ripetere il tuo nome, Harry Harry..."
"Sei un mio fan?"
"No, dono del cielo: sono TUO PADRE!!"
Harry non aprì bocca per quasi un minuto.
"Tu" disse infine.
"Sì".
"Sei".
"Sono".
"Mio padre".
"Aaah-ah!"
"La Commissione è davvero ridicola..."
"Dico la verità, Harry! Sono tuo padre!!"
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"
"Eh la peppa, non c'è bisogno di farla così tragica... mi aspettavo un abbraccio!!"
"Ma che hai capito, imitavo un film... e comunque mio padre è morto!"
"Sono risorto!"
"E io mi chiamo Pollicina..."
"Se fossi stato una femmina tua madre ti avrebbe chiamato così... Comunque dico sul serio!!" l'uomo assunse una posa tragica "io sono il predestinato tra tante anime dannate..."
"Hai per caso anche tu una cicatrice sulla fronte?"
"Non interrompermi, non ti hanno insegnato l'educazione??"
"Sì, una volta Dudley mi ha ficcato la faccia nel cesso".
"Io!" continuò il tizio "Io, morto per salvare la mia famiglia..."
"Del tutto invano, tra l'altro..."
"Tu sei vivo".
"Va bè, invano a metà".
"Io, mago brillante dalla fulva chioma, famosa in tutti i dormitori femminili di Hogwarts! Io, campione induscutibile di Quidditch e di rutti..."
"Pensavo che fosse Sirius il più bravo a ruttare".
"No, era il migliore con la vodka".
"Oooh..."
"Io! Sì, io... Proprio io!!"
"Sì, tu..."
"No, io!!"
"Ok, io!"
"No, non tu, io!!"
"Pfff..."
"Io, infine, tra tutte le anime dannate..."
"Questo l'hai già detto prima..."
"Io, e solo io, sono stato chiamato dal corvo!! Il corvo!!"
"Ti ha cavato anche gli occhi? No, perché con tutto quel trucco non si vedono..."
"Il corvo è colui che risveglia i morti che hanno un conto in sospeso con il mondo dei vivi! E lui ha scelto me!! Così potrò vendicarmi e regolare i conti!!"
"Per la mamma?"
"No, per la mia Nimbus '90!! Voldemort me l'ha spezzata in due camminandoci sopra..."
"Oh... è un valido motivo!" disse Harry ironico.
"Assolutamente!"
"Peccato che..."
"Gli spaccherò la faccia, a quel bastardo!!"
"No, guarda che..."
"Lo stenderò con le mie maledizioni!!"
"Non lo metto in dubbio che ne saresti capace, ma..."
"Legherò il suo cadavere al Nottetempo, così si sfracellerà contro i marciapiedi davanti agli occhi dei passanti!"
"VOLDEMORT E' MORTO!!"
Lo stranierò ammutolì.
"Come, scusa?" bisbigliò quasi.
"Voldemort".
"Sì".
"E'"
"Yes".
"Morto".
"Oui" completò l'uomo "Anzi, no!! Come ha osato morire prima della mia resurrezione!! E' collassato??"
"No" rispose Harry seccamente "l'ho ucciso io".
"Ooooh!" il tizio fischiò con ammirazione "però!"
"Quindi puoi farti portare da questo... corvo,  di nuovo nella tua tomba".
"Ma sono appena risorto! Volevo godermi un po' la vita... sai, da un diverso punto di vista!"
"Non so cosa dirti..."
"Potremmo andare a berci qualcosa!"
"Non voglio uscire: piove".
"Bè" disse James Potter, facendo l'occhiolino al figlio "non può piovere per sempre!!"
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: symbolique