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Autore: Kirby    28/09/2005    6 recensioni
Sulle note della bellissima canzone dei 78 Bit... La separazione tra Usagi e Mamoru... Ed i suoi sentimenti in una fredda notte invernale... Fatemi sapere. Ciao!!
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Premessa, Mamoru ed Usagi si sono lasciati, per via dei sogni, solo che stavolta Mamoru è riuscito nel suo intento di allontan

Premessa, Mamoru ed Usagi si sono lasciati, per via dei sogni, solo che stavolta Mamoru è riuscito nel suo intento di allontanare la ragazza da se.

Buona lettura…

 

Fotografia

 

Non so cosa dirti e sono qua

Mentre il freddo fuma il fiato

Stretto in un cappotto che di noi

Ha visto inverni più felici

Denti stretti labbra mordono

Il mio sospiro fermo ed un perché

Mentre ti allontani via da me

 

Ecco… Alla fine ce l’ho fatta… Vedo sul tuo dolcissimo viso la sconfitta…

Motoki e le tue amiche sono accanto alla vetrina, ed anche se fingono di non vederci, so che lo stanno facendo.

Sappiamo entrambi che la nostra storia è arrivata al capolinea…

Tu hai lo sguardo basso, io mi guardo intorno distrattamente…

Già… Perché se solo ti vedessi so che tutti i miei propositi svanirebbero come la neve che sta cadendo su Tokyo adesso…

Se solo penso a com’eravamo felici lo scorso anno…

Camminavamo abbracciati felici nel nostro amore, mentre ora…

“E’ finita… mi dispiace” ti dico… Non riesco però a guardarti, meno male che tu hai ancora gli occhi bassi e non lo puoi notare.

Ti vedo tremare… vorrei abbracciarti, ma non posso… Non devo…

Mi guardi, hai gli occhi lucidi, ti mordi un labbro, cercando di trattenere i singhiozzi che già squassano il tuo esile corpo.

Allunghi una mano per accarezzarmi dolcemente, quasi a voler negare la mia frase…

Io mi scosto… non so perché lo faccio.

Mi sorridi… il sorriso più triste che abbia mai visto…

Lo faccio per te Usagi… Mi dico, ma non mi consola…

Rivedo il nostro amore: così solido ed intramontabile… In questi giorni è appassito lentamente, fino a seccarsi… Già, è morto…

 

I miei passi sulle tue bugie

Parli, ascolto ma non sogno

Sguardi dolci che io non vorrei

Regalo di un ultimo incontro

Le mie mani che ti aspettano

Lacrime sospese ad un gesto che

Tu hai da parte ma non è per me

(Amore che muore)

Quante bugie hai dovuto dire a te stessa? E a tutti gli altri? E tutto per coprire me, per giustificarmi di fronte agli altri, ai tuoi amici, ai tuoi genitori…

“Dove ho sbagliato?” mi chiedi in un sussurro tra le lacrime.

Io non rispondo… Mi limito a sorriderti… Sorriderti come quando stavamo insieme…

Già sembra siano passati secoli… Invece solo un paio di settimane fa stavamo insieme…

“Forse era destino…” mi limito a dire dopo quella che sembra un’eternità…

La neve, che ancora scende copiosa, ha bagnato il tuo viso ed i tuoi capelli…

Quanto vorrei poterli accarezzare…

Ma non posso…

Vedo il mio stesso desiderio riflesso nei tuoi occhi…

Neppure tu hai il coraggio di farlo…

Mi volto e torno a casa, perso nei miei pensieri.

 

E per non vederti ancora mia

Strapperò quella fotografia

Perché fa male rivedere che

Io sono ancora lì vicino a te

E non mi importa che cosa accadrà

E se qualcuno mi domanderà

Io non so stare ancora senza te

E non riesco più a sorridere..

 

Sono arrivato… e non me ne sono neppure accorto… Il cielo è grigio e cupo… Proprio come il mio cuore.

Faccio i gradini lentamente… lentamente dovrò tornare alla mia grigia esistenza… Come se non ti avessi mai conosciuta… Non so se ce la farò…

Apro la porta ed entro in casa.

Mi guardo intorno: le pareti sono bianche, di mobili non ce n’è molti… E quei pochi sono in ferro battuto.

Non sembra una casa abitata… Già… Solo una nostra foto vicino ad un mobiletto… te la ricordi testolina buffa? Ce la siamo scattata la scorsa estate… Siamo abbracciati… Tu sei bellissima con il tuo vestito azzurro ed i meravigliosi capelli sciolti… Appoggi la testa sul mio braccio…

Sembri così piccola e fragile accanto a me…

Non ce la faccio! Non posso vederti ancora vicino a me, che sorridi felice.

Mi sento morire. Dio sei talmente bella e dolce ed io sono stato uno stupido.

Prendo in mano la cornice… un tuo regalo…

Delicatamente tolgo la fotografia che c’è dentro…

Non resisto… Non ce la faccio a guardarla… Sono sicuro che se mi limitassi a nasconderla… beh… troverei il modo di guardarla… Faccio l’unica cosa possibile da fare… La strappo… Poi esco nella fredda serata dicembrina.

 

E' una notte che non va più via

Si allungano le strade vuote

Io da solo cosa faccio qua

I tuoi sorrisi a un altro poco più in là

Gli occhi stretti nello stomaco

Lacrime sospese ad un gesto che

Tu hai da parte ma non è per me

(Amore che muore)

 

Cammino, non so neppure io dove sto andando… faccio un passo dopo l’altro.

Fisso la strada di fronte a me, senza vederla…

Delle coppiette passeggiano lungo il marciapiede, abbracciati: sembrano tutti così felici… Mi guardo intorno spaesato…

Ad un tratto una coppia mi colpisce… Lei bionda, lui ha i capelli neri e lunghi…

Ti prego fa che non siano loro!

Sono loro… anzi sei tu… ed accanto a te c’è lui, Seya, so che lui ti ama, già ti ha sempre amato ed adesso ha campo libero… Forse però è giusto così…

Forse tu sarai felice con lui… felice come con me non sei mai stata…

Non so cosa lui ti abbia detto, scoppi a ridere… lui ti abbraccia… tu lo lasci fare…

Cosa c’è Mamoru? Sei geloso? Non dovresti…

Sei stato tu ad allontanarla da te… lei ti amava…

Sento il mio cuore diventare duro, lentamente… come se si stesse cristallizzando… fa male, fa male da morire vederti insieme a lui…

Vedo la gente che mi passa accanto che mi guarda stupita: ho gli occhi lucidi e qualche lacrima è scesa silenziosa sulle mie guance…

Meglio andare a casa… Là soffrirò meno… là non ti vedrò accanto a Seya…

 

E per non vederti ancora mia

Strapperò quella fotografia

Perché fa male rivedere che

Io sono ancora lì vicino a te

E non mi importa che cosa accadrà

E se qualcuno mi domanderà

Io non so stare ancora senza te

E non riesco più a sorridere..

Sei come sangue al cuore

Sei come respirare

Sei vita che non si cancella via

E anche se adesso è dura

Ti penso ancora

E non potrai privarmi mai di te!

 

Eccomi al sicuro nella mia grigia dimora, qui ormai non c’è più traccia di te… di noi…

Mi avvicino al tavolo… Quale errore… Lì c’è ancora la nostra fotografia strappata…

Unisco i due pezzi… Tu mi stai guardando… Sembri accusarmi silenziosa…

Disapprovi quello che ho fatto? Io l’ho fatto per te! Io volevo stare con te ma…

Non è stato possibile… Forse come ti ho detto prima… Non era destino per noi…

Seya… a lui sarà permesso di starti accanto… a lui sarà permesso di proteggerti…

O forse più semplicemente a lui sarà permesso… d’amarti…

A me è stato negato questo privilegio…

Appoggio nuovamente la foto sul tavolo e mi stendo sul divano…

Chiudo gli occhi cercando di riordinare le idee, di ragionare su quanto è accaduto oggi…

Sto soffrendo come un cane… e non è trascorso neppure un giorno… Come farò domani… ed il giorno dopo e quello ancora…

Come riuscirò a vederti sorridere agli altri e non a me

Eri il mio sole, eri la prima cosa a cui pensavo appena sveglia e l’ultima prima di addormentarmi…

Il vuoto dentro al mio cuore è lacerante, ma non posso fare niente…

Posso solo ammirarti da lontano, sperando di riuscire a rubarti un sorriso, magari fingere che questo sia per me…

Come mi sono ridotto… Sto delirando… Non riesco a fare a meno di pensarti… di immaginarti accanto a me…

Mi alzo e mi avvicino al tavolo, prendo la foto e la strappo in mille frammenti…

Devo dimenticarti, altrimenti rischio d’impazzire…

Illuso… Povero illuso… sono qui, immobile.

Fisso il mucchietto che rappresenta la nostra foto…

Incredibile… Nonostante questa non esista più io non riesco a non pensarti…

Non ho cenato, ma non ho fame… Non ho più voglia di niente…

E’ come se il sole si fosse per sempre eclissato dalla mia vita…

Sono di nuovo solo…

Con l’unica differenza che prima non sapevo cosa fosse la luce, mentre ora… faccio quasi fatica a restarne senza… Senza te… Mia luce…

Ti amo Usagi…

 

E per non vederti ancora mia

Strapperò quella fotografia

Perché fa male rivedere che

Io sono ancora lì vicino a te

E non mi importa che cosa accadrà

E se qualcuno mi domanderà

Io non so stare ancora senza te

E non riesco più a sorridere..

E solo adesso che sei andata via

Strapperò quella fotografia

Perché fa male rivedere che

Io sono ancora lì vicino a te.

 

Ciao! Eccomi qua, stavolta con una songfiction. Cosa ne dite di farmi sapere? Diciamo che tengo particolarmente a questa storia, l’ho scritta qualche anno fa… Non l’ho voluta correggere ne modificare, ho aggiunto solo la premessa. Fatemi sapere. Grazie a chi legge.

Ciao Kirby alias Luana80

 

 

  
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