Step by
step ≈ perché…
1°_ Odio –
perché non solo il bene occupava il suo
cuore.
Ne era
certo. Se Remus avesse chiesto agli altri di descriverlo, nessuno avrebbe
risposto correttamente.
Del resto
se n’era accertato nel modo più semplice e sicuro: lo aveva chiesto ai suoi migliori amici.
E le
risposte?
“Sei
gentile, un po’ introverso, ma solare, sempre pronto a sorridere…”
A chi
volevano darla a bere?
“Tu non
potresti far del male ad una mosca!”
Certo… e
avevano pure il coraggio di crederci?
La verità
la conosceva solo lui, lui e nessun altro. Perché Remus era diverso da come lo credevano
loro. Remus odiava. Il mondo, la sua
vita, il mannaro che lo aveva azzannato.
Ma più di
tutti, Remus odiava se stesso.
2°_ Amore –
perché non si finisce mai di imparare.
Poche volte
aveva sentito in petto tanto calore. E ancora meno volte lo aveva accettato.
Anzi, una cosa simile non era mai accaduta.
“Le regole
sono fatte per essere infrante” gli aveva svelato tempo prima James, ma lui
doveva ammettere che non lo aveva mai fatto senza scrupoli.
Adesso,
però, quegl’occhi ripetevano la stessa cosa.
“Chi ha
detto che non puoi amare?”
Una domanda
semplice… eppure lui non aveva trovato
risposta. E Dora lo aveva guardato, un sorriso le abbelliva il viso.
Sapevano
entrambi chi avrebbe vinto.
“Lascia che
ti insegni ad amare…” aveva sussurrato baciandolo e lui aveva ceduto.
Stavolta sarebbe
stato lui l’alunno… l’alunno più felice del mondo.
3°_ Dita – perché
gli occhi non sono i soli a vedere.
Remus era sicuro
che chiunque, alla vista del suo petto nudo, sarebbe scappato via o magari, con
un grande sforzo, sarebbe semplicemente inorridito: tutte quelle cicatrici non
erano un bello spettacolo.
E invece
gli occhi di Dora scintillavano, mentre le sue dita scoprivano ogni lembo del
corpo del mannaro, soffermandosi sulle cicatrici, percorrendole ed infine memorizzandole
come solo le dita sapevano fare.
La
sensazione che le davano quei lembi di pelle lisci e chiari era qualcosa di
unico, che non aveva mai provato. Per questo ordinò alle dita di sfiorarli ancora.
Avrebbe
voluto, però, che le dita giungessero fino alle cicatrici più profonde, quelle
che inevitabilmente avevano ferito il cuore.
4°_ Favola
– perché c’è sempre un lieto fine.
«Sai Dora, una
volta credevo che averti con me fosse l’inizio di una favola» sussurrò Remus,
guardando il tramonto.
«E ti ho
deluso?» chiese, con lieve preoccupazione, Dora.
Lui si
voltò e sorrise, gentile. Un sorriso che toccava l’anima.
«Come puoi
pensarlo?» chiese «No. Non mi deluderai mai… Solo, temo che questa favola non
avrà un lieto fine. La guerra… ci porterà via…»
Allora
anche Dora sorrise.
«Ti sbagli.
La nostra favola ha già avuto un
lieto fine»
E Remus
capì a cosa si riferiva e strinse a sé la strega in un profondo abbraccio.
Poi si
voltarono a guardare una culla.
Dentro
c’era Teddy: il loro personale lieto
fine.
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Eccomi qui
con una nuova “storia”. In questi tempi, con la scadenza dei contest è un via
vai di attese, di risultati e pubblicazioni!!
Che dire??
Sono molto soddisfatta del mio settimo posto, in primo luogo perché era la
prima volta che sperimentavo la scrittura di una drubble (che fatica ragazzi!!)
e poi perché la cara Vogue – che ringrazio di cuore – ha davvero apprezzato il
mio scritto ^/////^
Ma bando
alle ciance: ecco il giudizio!!
7° Classificata
_Alchimista_@ “Step by step – perché...”
Grammatica: 9.5
Stile e lessico: 9
Aderenza al tema: 20
IC: 10 Originalità: 9
Giudizio personale: 4.5
Punti bonus: 1.5
Totale: 63.5/68.5
Partiamo dalla forma. La grammatica è buona, non ho trovato errori a livello
sintattico. Solo un errore di battitura nella quarta drabble
“delusa” riferito a Remus. Unica pecca sono le virgole, che in certi punti mi
paiono davvero eccessive, spezzando troppo il discorso, in particolar modo
nella seconda drabble. Cosa che fa scendere, anche se
di poco, il punteggio dello stile. Il lessico invece è buono, un po’ semplice,
ma del resto si adatta bene al tono generale delle drabble.
Ottimo l’inserimento dei prompt, è palese come
facciano ognuno da sfondo ad una drabble, non
rendendole assolutamente “artefatte”. Anzi, un inserimento decisamente fluido.
E assolutamente perfetto è anche l’IC dei personaggi, in quanto rispecchiano la
caratterizzazione originale, in particolar modo Remus. Non è una raccolta
originalissima, in quanto il problema della relazione fra Remus e Tonks è stato
più e più volte affrontato, ma sicuramente hai saputo dare un taglio
interessante ai punti presi in analisi. Resta comunque il fatto che tu abbia un
buon modo di scrivere, che sappia rendere piacevole anche la lettura di momenti
“già visti”, ma con parole e immagini indubbiamente nuovi. Insomma... bella
raccolta!
Beh, che
altro dire?? ^///^ sono ancora molto felice.
Ringrazio
in anticipo i lettori, chi recensirà, chi metterà fra preferite/da ricordare.
Un bacio a
tutti.
Alchimista ≈
♥