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Autore: zero2757    05/08/2010    1 recensioni
Si parla di amore per qualcosa di meraviglioso, si parla di un amore incondizionato da parte di un padre per la figlia. Si parla del sentimento corrisposto e dei momenti che mai sogneresti di vedere da parte di un padre. Si parla di sentimenti complicati, di complicità, di amore, di scontri, di lacrime versate e, soprattutto, della presenza che chiunque padre vorrebbe avere nella vita della figlia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Swan, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sì, sono tornata a rompervi le limpide sfere con una nuova fan fiction su questo fandom, ultimamente sto avendo delle vere e proprie folgorazioni nel fattore 'Twilight'; quindi ho deciso di pubblicare!
E' una storia triste che ha come argomento ciò che di più intimo ci può essere in un pensiero, non né erotico, né triste (anche se una puntina di malinconia non la toglie mai nessuno alle mie storie) è semplicemente uno scorrere di pensieri che, via via, col tempo, maturano. I pensieri di una ragazza verso suo padre e viceversa, le gioie ed i dolori che un padre ed una figlia dovrebbero affrontare assieme, senza ferirsi con parole inutili.
Ci sono incomprensioni, dolori e momenti di gioia pura. Qualcosa che solamente questo legame può dare. Bene, spero che questa storia non annoi perché è una fic che dedico a tutte le ragazze ed ai loro padri.
BUONA LETTURA!


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Angel

Perché l'Angelo più bello è quello che si ha sott'occhio.







Buonanotte principe gentile, e voli d’angeli t’accompagnino cantando al tuo riposo.

William Shakespeare



Teneva tra le braccia il miracolo divino di Dio, donatogli dalla moglie appena diciottenne. Gli occhi lucidi e orgogliosi mentre vedeva il viso di sua figlia sopita, il cuore scalpitava nello sterno ed una ninna nanna appena intonata e malamente cantata faceva da sottofondo. L'ambiente ospedaliero era scarno e ligio alle regole, Charlie posò la sua Isabella nella culla, appena portata dalla Nursery, dall'infermiera e, con le lacrime che gli bagnavano le guance, vide la donna portare la figlia dalla madre.



Un piagnisteo lo svegliò dal suo pisolino pomeridiano, alzandosi andò incontro alla figlia che giocava in giardino con il suo fidato pupazzo. Ma non appena aprì la porta, una bimba gli si fiondò addosso esclamando un 'papà!' lamentoso, lo sguardo sulla figlia che si era incollata alla sua gamba lo fece sorridere.
Dopo poco la bambina si protese verso di lui, sempre piangendo, e lui la prese incollo per poi dare un bacio alla parte lesa della figlia; fu così che la bimba finì di piangere le sue lacrime sul maglione grigio del padre, per poi addormentarsi. Charlie, cullandola, la portò in camera sua e si assopì assieme a lei.



Phoenix, il caldo era allucinante ma, Charlie, sopportava e guardava sua figlia che giocava con paletta e rastrello, non la vedeva da tantissimo tempo e vederla così cresciuta gli fece sentire una morsa allo stomaco. Non era lì quando aveva compiuto i suoi cinque, sei o sette anni. Non era lì quando si faceva male, non era lì ad assistere alla sua crescita continua e questo gli fece male.
«Papà, tutto bene?» chiese Isabella, Charlie, le prese le mani per poi abbracciarla, si sentiva tremendamente solo e vuoto senza sua figlia e... così, per la prima volta, Charlie pianse le sue lacrime sulla spalla di Isabella.



L'aveva di fianco, Isabella aveva, finalmente, deciso di vivere assieme a lui.
Nonostante apparisse calmo e lucido, il suo cuore pompava sangue all'intero apparato circolatorio; sia della piccola che della grande circolazione. Quando l'aveva abbracciata, all'aereoporto, le era sembrato di rivedere il piccolo frugoletto che, dieci anni fa, aveva tra le braccia mentre intonava la ninna nanna; non poteva scordarsi che, ogni volta che le cantava la sua canzone, Isabella si assopiva tra le sue braccia. *«Ho trovato una buona macchina per te, un affarone» non era mai stato bravo a far trasparire i suoi sentimenti e, adesso, mentre erano bloccati nel traffico di Seattle guardava la sua bambina che si era fatta donna.



Charlie non riusciva a capirla, lo guardava con i suoi occhi cioccolato ricolmi di lacrime. Non riusciva a far a meno dello sguardo che le rivolgeva, le dispiaceva il fatto di non potergli dire la verità, nonostante lui non le avesse mai mostrato i sentimenti, eccezion fatta per quell'estate, riusciva ad intravedere negli occhi del padre, così simili ai suoi, una sofferenza straziante. Ma non poteva certo dirgli che il suo ex era un vampiro e l'aveva lasciata perché non l'amava più, lo sguardo del padre si indurì leggeremente e Bella seppe subito cosa sarebbe uscito dalle sue labbra. Ma lei lo anticipò, **«Non me ne vado»



Non avrebbe mai voluto ferirlo tanto, non avrebbe mai voluto lasciarlo per perseguire il suo intento di salvare Edward. Non avrebbe voluto lasciare suo padre con un misero pezzo di carta, non avrebbe voluto.
Aveva perso un amico fondamentale, una parte di lui era morta assime ad Harry, assieme alla sua spensieratezza. E lei cosa faceva? Lo abbandonava nel momento del bisogno quando Lui per lei c'è sempre stato, si sente un mostro ma non può vivere senza l'altro uomo della sua vita. Non può e, con una preghiera ne cuore, sperò con tutta se stessa che Charlie capisse.



Sentiva Charlie imprecare contro Edward, lo sentiva distintamente e poté immaginare chiaramente una lieve incrinazione nel tono di voce. Mentalmente sorrise, in fondo suo padre l'aveva capita ma non voleva darlo a vedere e non voleva mostrarlo con davanti l'uomo che gli e l'aveva tolta. E così con un vago senso di felicità ascoltò i discorsi deliranti del padre contro il suo uomo. **«Charlie»



Vide la sua bambina parlare al telefono, mezza delirante per via del gesto sconsiderato di Jake. Un mezzo sorriso gli si era formato in volto, non disdegnava Jacob lui stesso sapeva cosa si provava ad non essere ricambiati. Gli sarebbe piaciuto averlo come suocero ma... la gelosia che provava per la figlia che vedeva smanaccare era tanto. Avrebbe voluto che rimanesse per sempre assieme a lui per vederla diventare donna, moglie, madre. Voleva la sua parte di vita assieme a lei, voleva conoscerla meglio. Voleva recuperare il tempo perduto; ***«Assisterai al tuo funerale» rispondendo all'affermazione di Jake nel voler rimanere.



L'aveva accompagnata all'altare e l'aveva vista pronunciare il fatidico 'Sì'. Aveva ballato assieme alla sua piccola, piccola stella e, adesso, la vedeva ballare assieme all'amore della sua vita. Non gli sembrava giusto che le fosse sottratta così presto ma, ogni volta che la vedeva sorridere, il suo cuore diventava più leggero ed i suoi occhi si riempivano di lacrime. Era giunto i momenti dei saluti, sta volta, per sempre; non sapeva perché se lo sentisse ma lo intuiva, anzi, ne era certo.
****«Papà?» chiese mentre lo cercava con gli occhi Isabella, quando finalmente gli fu di fronte, Isabella, lo abbracciò. «Ti vorrò bene per sempre, papà... non dimenticarlo» le lacrime oramai scendevano copiose suelle sue guance ruvide. Tutti gli invitati si spostarono all'esterno per vedere i due novelli sposi partire nella notte, Renèe lo prese per mano e, Charlie, ricambiò la stretta; mentre entrambi vedevano il loro Angelo partire e farsi una vita.



Nonostante l'ululato straziante di Jake, nonostante quel 'Ti Amo' sussurrato ad Edward, Isabella, non potè che pensare al padre ed ai momenti che li vedevano protagonisti. Un lieve sorriso prima della partenza definitiva, aveva sempre visto Charlie come il suo super eroe che con le unghie e con i denti la proteggeva, lo aveva sempre amato immensamente e, forse, era proprio per questo che al primo posto ci sarebbe stato sempre lui, il suo Angelo, il suo papà.





Fine



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Another Notes:

Ultime note, come di consueto, volevo dirvi che alcune frasi sono state riprese dai quattro libri della Maye;r ma che altri eventi sono stati puramente inventati da me.
Riprendendo ciò che ho scritto prima della storia, non penso che tutte le ragazze debbano avere un ragazzo super-figo-vampiro che le chieda di sposarle e di avere un padre che, stranamente, accetta la cosa dandola in sposa, no. Questa storia è un misto tra la trama originale e ciò che un padre dovrebbe fare, nel senso che dovrebbe essere presente e che non critichi, che ami profondamente la figlia.
Non so' proprio come spiegare, diciamo che è un cinquanta e cinquanta, sono momenti che nessuno ha mai visto momenti che Charlie espone (secondo me) quando vede sua figlia, il suo angelo crescere e diventare donna. Dolce e tenera è l'unione tra Bella e Charlie e... volevo dare la mia opinione, tutto qui.
La canzone che ha ispirato tutto questo è Angel di Alice Peacock.
Credo di aver detto tutto, Kiss!



FRASI RIPRESE DAI LIBRI!

*Twilight - A prima vista (pagina 15)
**New Moon - Risveglio (pagina 88); Volo (pagina 393)
***Eclipse - Scommessa (pagina 274)
****Breaking Down - Gesti (pagina 77)

   
 
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