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Autore: redeagle86    06/08/2010    1 recensioni
Non sono mai stato bravo ad avere delle iniziative che non fossero duelli. Ci vuole troppo coraggio a muoversi per primi (…) Ho dato tutto per te, Jesse. Ora mi rendo conto che a te, probabilmente, sarebbe bastato un: "Anch'io ti amo." Quinta classificata al contest "Di canzoni, amori e un finto campo di grano"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, Jaden/Judai Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: redeagle86

Autore: redeagle86
Titolo: Troppo tardi
Fandom: Yu-Gi-Oh! GX
Citazione scelta: 9 - Anna Julia
Personaggi/Pairing: Jaden/Jesse
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen ai
Beta-reading: No

Note dell'Autore:

Cosa dire? Ho immaginato un incontro fra Jesse e Jaden prima della battaglia con Yubel. Il nostro "eroe" valuta tutto quello che è accaduto e si accorge di aver perso tempo inutilmente, di aver commesso un errore dietro l'altro, lasciandosi sfuggire la possibilità di vivere veramente. E di amare.

Introduzione:

Non sono mai stato bravo ad avere delle iniziative che non fossero duelli. Ci vuole troppo coraggio a muoversi per primi (…)

Ho dato tutto per te, Jesse.

Ora mi rendo conto che a te, probabilmente, sarebbe bastato un:

"Anch'io ti amo."

 

Quinta classificata al contest "Di canzoni, amori e un finto campo di grano" indetto da DarkRose86

Giudizio

 

 

Troppo tardi

 

 

Eccomi qui, come ti avevo promesso.

Ci ho messo un po' a mantenere quel giuramento, ma alla fine ce l'ho fatta.

Siamo qui.

Soli, perché nulla è rimasto oltre a noi.

 

Immagino non pensassi che sarei arrivato a tanto.

Mi sono spinto nel cuore di un mondo crudele, trascinando con me degli innocenti la cui unica sfortuna era quella di essermi amici; li ho costretti ad affrontare pericoli di ogni tipo e a giocarsi la vita.

Li ho sacrificati ad uno ad uno, rimanendo immobile a fissarli svanire in una polvere dorata, persi chissà dove tra le dimensioni.

E poi…

E poi sono diventato il Sovrano Oscuro.

Già, il buon vecchio Jaden, sempre gentile con tutti, allegro e socievole, ha ceduto alla seduzione delle tenebre e ha svelato un lato oscuro spietato e inarrestabile.

Infine sono tornato sui miei passi ed ora mi chiedo perché è successo tutto questo, perché ho commesso un errore dietro l'altro, in una spirale che mi ha portato sull'orlo del baratro.

 

Per il potere?

Per l'egoistico desiderio di essere il migliore?

Probabilmente sì e per quanto cerchi di inventare scuse che possano giustificarmi, la verità è che la colpa è solo mia. Forse, ho semplicemente scelto un modo per non sentirmi colpevole.

In fondo, è sempre più facile scaricare su altri le accuse.

Su di te, ad esempio.

 

Tu, che mi fissi con quegli occhi innocenti che non sanno nascondere la fiducia che nutri verso di me.

Tu, che nemmeno per un istante sei stato sfiorato dall'idea di odiarmi per quanto ti è accaduto.

Perché anche questo è accaduto a causa mia.

Fin da bambino ho sempre scelto le vie più semplici per liberarmi dei problemi, le scorciatoie: non era forse più veloce gettare nello spazio una carta difficile, piuttosto che tentare di comprenderla?

Yubel ha ragione a detestarmi. Lei ha capito quanto sia pericoloso essere amico di uno come me.

 

Ma tu no, tu ostinatamente ti aggrappi all'amicizia, o almeno a quello che tu chiami così.

Io non ci credo più. Non è più un sentimento che mi appartiene.

Chi brucia i propri compagni sull'altare del successo, merita di restare solo. O di morire fra le peggiori pene.

Non farò qualcosa di stupido, non dirò una delle mie frasi ad effetto, né mi metterò in quella solita posa assurda per assicurarti che tornerò vincitore.

Non stavolta.

Probabilmente attenderai per sempre una persona che non esiste più, Jesse.

Tu sei salvo, ho rimediato ad uno dei miei tanti errori: tornerai nel mondo che ti appartiene, dimenticherai questo inferno e colui che vi regna. Io.

 

Non puoi capire, lo so, ma mentre mi allontano da te io rinuncio al ruolo di cattivo e rimetto ai miei polsi le catene dell'eroe. Eroe di cosa, poi? Non sono un eroe, ma solamente un ragazzo qualsiasi a cui è toccato dire di sì quando tutti avevano rifiutato; nessuno vuole essere l'eroe, lo hai mai notato?

La parte del malvagio era la mia ennesima scorciatoia: come Sovrano Oscuro ero libero. Libero dalle aspettative di tutti, dai ricordi dei miei fallimenti, dai sensi di colpa, dalle responsabilità. Dietro quella corazza di tenebra, forse, ero felice.

Ma ti avevo fatto una promessa, ricordi?

E allora non mi è rimasto altro da fare, se non gettare in un angolo la mia libertà e tornare a vestire questi panni troppo stretti: l'eroe, dopotutto, non deve avere vita facile, no?

Sconfiggerò Yubel, le dimensioni non si fonderanno e tutti vivranno felici e contenti.

L'happy ending ad ogni costo.

 

Ma è quello che voglio?

 

Non in questo preciso momento.

Le tue labbra rinchiudono un'unica parola, un "Vincerai" che non trova voce.

Ed io vorrei averle sfiorate almeno una volta quelle labbra.

Purtroppo sono stato troppo ingenuo, troppo stupido per capire cosa fosse realmente quel sentimento che urlava dentro di me: ho dovuto perderti, distruggere tutto e risalire dal fango per comprendere di amarti. Ho sprecato così tanto tempo inutilmente ed ora è troppo tardi per rimediare e cercare di recuperare.

Scambiamoci un muto addio, Jesse, perché in un modo o nell'altro oggi sarà la fine.

Mi giro, senza farti un cenno, senza salutarti.

 

-Jaden!

 

Non sono mai stato bravo ad avere delle iniziative che non fossero duelli. Ci vuole troppo coraggio a muoversi per primi e quindi è meglio lasciare ad altri questo compito.

Qualcosa che somiglia ad un sorriso mi incurva le labbra mentre mi volto; quasi mi sorprendo nel trovarti così vicino al mio viso e non riesco neppure a reagire quando mi baci con una naturalezza disarmante.

Ho sacrificato le persone a me più care per un amico da salvare.

Sono stato l'incubo di questo mondo.

Eppure sono ancora il solito stupido immaturo che lascia sfumare gli attimi più importanti, perché incapace di dire –o di fare- le cose giuste nel momento giusto.

Perché ora che saprei cosa risponderti, tu sei già un po' più lontano e non ha più senso parlare.

 

"Addio, Jesse."

 

È solo un pensiero. Pronunciarlo mi costringerebbe a spiegare, a fermarmi.

Io voglio arrivare alla fine, qualsiasi essa sia.

Ma, anche se rimangono nella mia mente, quelle poche lettere hanno un suono così definitivo che riempiono il mio cuore di pace e sollievo.

Ho dato tutto per te, Jesse.

Ora mi rendo conto che a te, probabilmente, sarebbe bastato un:

"Anch'io ti amo."

Scusami se non ho saputo dirtelo quando ancora potevo.

Scusami se sono uno stupido.

Perdona questo idiota che ti abbandona per sempre ed ha troppa paura per rivelartelo.

Come ha sempre avuto paura di vivere davvero.

 

Ed ora mi preparo all'ultima battaglia, sperando che da questo possa nascere qualcosa di buono.

Lo spero per te, perché tu continuerai a vivere.

È la mia sola consolazione.

L'unica ragione che mi spinge a scendere in campo per un'ultima volta.

 

-A noi due, Yubel.

 

FINE

  
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