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Autore: Zaphirya    07/08/2010    0 recensioni
Impiega un eternità a cadere. I suoi occhi d'inchiostro nero sono spalancati per l'incredulità e per lo stupore mentre guarda la terra correre verso di lui e all'improvviso lui è a faccia in giù nella sabbia. Qualcosa di caldo che gli cola giù per il mento sta macchiando la sabbia di rosso cremisi - Nnoitra si accorge troppo tardi che è il suo sangue la pittura della sabbia incolore.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ho passato tutta la notte a tradurla perche volevo davvero che anche voi leggeste questa meraviglia.

Silent Prayer at the Fingertips    - versione originale

Non scherzo quando dichiaro che questa è la più bella fanfiction su questo paring che io abbia mai letto. Nelle ultime 30 righe di traduzione non sapevo più se mettere mano alla tastiera o ai fazzoletti. Molto Molto bella. Senza indugi eccovela.


Neliel Tu Oderschvank non conoscerà mai il tipo di agonia che Nnoitra avverte ogni volta che lei getta i suoi profondi occhi verdi su di lui, pieni di quella che risulta essere pietà. In momenti come questi, la rabbia violenta e incontrollabile gli riempe l'anima fino all'orlo ed è come se la sua spada si muovesse da sola - tutto quello che vorrebbe è tagliare tutto, aprirla in due, farla sanguinare a morte solo per togliere quel pietoso sguardo dalla faccia.

Nnoitra Jiruga non è un uomo che ha bisogno di pietà, men che meno della sua.

-

Si sveglia ogni giorno - se lo si può chiamare giorno in questo mondo dimenticato da Dio nelle tenebre eterne - vedendo la sua vecchia falce di luna argentata appesa nella notte d'ebano senza soluzione di continuità. La luna è costante in questo regno dannato, sempre una mezza luna calante, mai piena, mai nuova - costante come la violenza e la corsa per la sopravvivenza che pervade la vita degli hollows che vivono in Heuco Mundo.

Oh come si diverte in questa vita e come la odia. E in questo mondo d'inferno Nnoitra si inginocchia sulla sabbia infinita,sulle dune infinite e prega a squarciagola, sbraitando e urlando mantra dopo mantra: Voglio essere forte, lasciami essere forte, uccidere tutti là fuori, sarò in alto, devo essere il migliore. E' un tipo di mondo dove uccidi o vieni ucciso; Nnoitra lo sa sin dall'inizio della sua esistenza.

E cosi, con Santa Teresa (oh, basta la semplice vista di una tale pia donna in preghiera usata dall'espada , che è l'incarnazione della sete di sangue puro in se per se, a far venire i brividi sulla schiena) in mano, Nnoitra si sforza di tirare avanti con quel sorriso sardonico sempre presente sulla sua faccia. Santa Teresa è un peso famigliare nelle sue mani, la sua vastità riequilibria il suo fisico scheletrico, le sue grandi lame nere a forma di mezzaluna posizionate una dietro l'altra sanno come prendere le vite - molte,molte vite. Santa Teresa è sempre nelle sue mani, cosi come la luna è sempre nella morsa delle tenebre.

Il suo corpo alto e allampanato getta un'ombra sui dorsi delle dune di sabbia. Deboli, e servili hollows emergono pateticamente tra le colline, come per cercare protezione dalla forza sconosciuta che agita l'aria, sconvolgendo i piccoli granelli di sabbia che sembra arrivare ovunque - Nei suoi vestiti, nei suoi, e nella sua bocca. Nnoitra tiene gli occhi stretti in semplici fessure. Bene, pensa, e tempo di colazione per Santa Teresa.

Egli tira la lama e Santa Teresa si scaglia in alto, un bellissimo stridio di metallo attraversa l'aria morta, ritmata da schicchiolii disgustosamente forti di ossa rotte e maschere cadute sotto il suo tocco mortale e accentuato dalle assordanti urla degli hollows che incontrano la loro fine improvvisa. Lui ride maniacalmente alla vista degli hollows che cercano di arrampicarsi gli uni sugli altri per raggiungere la salvezza  cercando di scavarsi una via tra i mucchi di hollows morenti, non consapevoli che la fonte del pericolo incombe sopra le loro teste piuttosto che in mezzo a quella calca. Nnoitra richiama Santa Teresa lasciando scivolare il dito sull' enorme lama, la sua lingua di serpente schiocca fuori per prendere il sangue sul suo dito. Santa Teresa canticchia allegramente e termina il suo pasto con una preghiera di ringraziamento per tanta abbondanza di cibo e Nnoitra ride mentre assaggia letteralmente il potere sulla punta delle dita.

Domani, lo stesso rituale si svolgerà, per Nnoitra che sa che l''unico modo per purificare i peccati sulla lama di Santa Teresa è di cancellarlo generosamente con il sangue cremisi degli inferiori.

-

Neliel guarda, il visto sfigurato e contorto da puro e visibile disgusto. Nnoitra è una maschera d'indifferenza ma segretamente pensa che semplicemente lei non condivide il suo punto di vista. Si chiede seriamente come Neliel possa aver fatto a sopravvivere in questo mondo dove l'istinto primordiale è il re, non la coscienza.

"Non ti è stato ordinato di sterminare l'intera colonia" , dice con calma, osservando la carneficina che li circonda.

"Si?" Nnoitra scatta indietro. Non è in vena di filosofeggiare oggi. "Se non li avessi uccisi mi avrebbero ammazzato loro. E cosi non ti piace il mio modo di fare le cose. E allora? Mi ucciderai?"

Nnoitra ribolle quando vede ancora una volta la compassione comparire nel buoi profondo dei suoi occhi verdi. "Non vorrei perdere tempo con te, ne macchiare la mia lama per ottenere solo una vittoria inutile da te. Ne ho gia vinte molte, la prossima battaglia non sarà diversa. Ucciderti sarebbe inutile"

Lui ringhia ad alta voce "Uno di questi giorni, me la pagherai"

Lei si stringe nelle spalle. "Fino a quel giorno, pagherai tu come fai sempre" risponde lei enigmaticamente.

-

Neliel uccide solo quando deve - vale a dire, ogni volta che il suo orgoglio o la sua stessa vita sono in pericolo.

Lei salì in cima - dopo tutto, c'è una sola maniera - attraverso sangue e sudore. Uccidere è una questione di interesse, in questo sperduto luogo desolato, in questo Heuco Mundo, dove non c'è mai il sole e dove il giorno non arriva mai. E' una notte senza età, che riflette la lotta senza tempo tra hollows e Arrancar per rimanere vivi.

Una volta Neliel era una bestia, la cosa che più o meno disprezza di Nnoitra. Metteva i suoi artigli su tutti gli altri, volendo solo una cosa: raggiungere la luna, raggiungere il cielo, raggiungere le stelle che nessuno può vedere.

La sua scalata è stata sin troppo facile. Non c'è nessun uomo Arrancar o Hollow in grado di batterla, di metterla al suo posto? Oppure è destinata a essere colei che vince, che batte, la cattiva? Lei è una masochista, si; Se ne è accorta da un pezzo. Quando si vince tutto il tempo, si desidera perdere una volta ogni tanto, giusto per vedere com'è.
Perdere. Una cosa che le è estranea. Se fosse battuta fino alla sottomissione, per una volta nella sua vita, forse apprezzerebbe la lotta per la sopravvivenza un pò di più. Se fosse portata una volta a sentire il terrore forse questo metterebbe fine al questo sentimento pericoloso apatico che sta crescendo dentro di lei.

Lei pensa a Nnoitra e alla sua costante lotta. Forse sono ancora una bestia. E' il nostro destino senza fine poichè vi è poca o nessuna differenza tra un hollow e un arrancar, siamo una cosa sola. Il nostro istinto ci dice di uccidere ancora, le nostre mani hanno ancora nostalgia per calore del sangue.

Un giorno a Neliel piacere sapere che gusto ha il proprio sangue.

-

Spesso Nnoitra giura di fare di Neliel un sacrificio per la sua amata Santa Teresa, la prossima vittima a cadere sotto la grande lama di luna crescente. C'è un agitazione,un'irrequietezza che lo consuma e non fa che alimentare la sua rabbia e la sua irritazione fin quando Nnoitra non è assolutamente convinto che Neliel deve essere il suo prossimo obiettivo, anche se fosse l'ultima cosa che fa, non importa come. Guida la sua mente in un tale fervore psicotico che ogni volta che vede Neliel crede di vederle addosso un simbolo che la segna come la sua prossima vittima.Non gli importa che questo è un pensiero irrazionale, dopottutto lui non rispetta le regole, perche dovrebbe?
Nnoitra cerca di dominare tutti e nessuno,ma c'è una persona sulla sua via di ricerca cruenta e vile: quella ostinata di Neliel. Lei non fallisce mai nello sventare i suoi piani di dominazione e superiorità. Mentre lei è viva, lui non riuscirà mai ad essere migliore. Nemmeno lui può nascondere che Neliel è meglio di lui.
Lei glielo ha inculcato bene in testa e lui non può negarlo.
Il mondo pero li vede per quello che loro sono.
Lei la donna dominante che non vuole dominare e lui l'uomo sottomesso che non vuole essere sottomesso.

-

Si può dialogare solo attraverso il canto delle lame,cosi sembra.

"Insisti a seguirmi ovunque io vado come se pensassi che  non sono in grado di gestire i compiti che Aizen-sama mi assegna", accusa.

"No"  risponde semplicemente. "È perché ti conosco. Uno di questi giorni la tua rabbia avrà la meglio su di te e finirai male da solo ".

Nnoitra si lascia sfuggire un risata di scherno, suonando quasi allegro. "Tu? Mi conosci? " Lui si stringe i fianchi, piegandosi in due come se questa fosse la cosa più divertente che abbia mai sentito in vita sua. "Si certo! Tu sei l'ultima persona a sapere qualcosa di me, Neliel! "

"Questo è ciò che pensi, ed è il tuo difetto non credermi quando dico qualcosa. Dimmi, Nnoitra, ci sono altre donne con cui fai così spietatamente il bullo o sono io l'unica? "

 Lui conosce la risposta, ma non vuole pensarci ."Mi metti le parole in bocca ora, Neliel?"

"Niente affatto, Nnoitra," lei risponde con la compostezza che a Nnoitra manca sempre. In realtà, non importa quanto bene o duramente lei gli risponde , perché inevitabilmente fa qualcosa che lo provocano alla violenza.

Con tutte le sue forze, oscilla Santa Teresa in un arco completo, cercando di portarla verso il basso sulla testa di Neliel come ha immaginato fare tante volte nei suoi sogni di notte (vale a dire, ogni risveglio e ogni momento sveglio, perché è sempre notte) ma la lama non incontra l'osso denso del cranio.
E' incontrata invece dal fragore della lama Neliel mentre cremisi scintille illuminano la schiuma del mare sui capelli verdi, che sembra navigare in venti inesistenti dell'atmosfera senz'aria di Hueco Mundo.
Nnoitra ne è ipnotizzato.Con gli occhi inconsciamente segue il flusso dei capelli come nastri di seta fino a che Neliel gli dà un colpo di avvertimento verso il fianco, lui grugnisce, più seccato di se stesso che di lei, si ritira di un passo e carica se stesso per un altro attacco.


"Sei sempre più incurante , Nnoitra," Neliel osserva con calma. "Qual è il problema? Non vuoi batterti con me - perché sono una donna? "

Lui stringe i denti. "Sta zitta, donna!" Afferra Santa Teresa con entrambe le mani e la carica di nuovo, la sabbia fine (non la sabbia delle spiagge, ma piuttosto le finissime particelle di cenere ,di polvere, di osso decaduto nel corso dei millenni ), gli finisce negli occhi, lui li strizza in fretta , lui non ha tempo per cose così banali quando l'unico obiettivo dovrebbe essere quello di sconfiggere Neliel una volta per tutte. Lei para facilmente il suo affondo e lo scaraventa via. Santa Teresa gli scivola di mano - come è possibile? si chiede, se la stringeva forte che lei gli sia scivolata cosi facilmente? - e Nnoitra è sdraiato, gemendo, sulle dune di sabbia. Egli non può vedere altro che nero, perché sta guardando il cielo di ossidiana senza inizio e senza fine.

Quando sente Neliel raccogliere Santa Teresa lui sibila udibilmente, incredulo per questa violazione della decenza. Ha rotto una regola non detta tra gli Arrancar - non toccare la spada di un altro a meno che non ci sia in corso un combattimento attivo. La osserva mentre prova il peso di Santa Teresa in mano, mentre lei si abitua alla lama a mezzaluna cosi pesante che rischia di affondare a testa in giù nella sabbia.

Dà una sciabolata sperimentale, affascinata e disgustata dal modo in cui il lama fende facilmente l'aria in un ampio arco, tagliando hollows con fischi acuti. "Vuoi...", Inizia  Neliel lentamente mentre si avvicina al punto in cui si trova Nnoitra, "Vuoi sapere cosa penso?"

"Non mi frega niente quello che pensi, sei una donna», ringhia.
"Penso che non te ne freghi niente di quello che qualsiasi altra persona pensa, ma" - qui il suo piede si ferma un paio di centimetri di distanza dalla sua testa - "Credo che ti importi eccome di quello che penso io." Quando lui non dice niente, continua. "Tu pensi di essere l'unico qui con un complesso di superiorità? Ti sbagli. Non è cosi. Fai finta di odiarmi perché sono una donna - ma dubito che sia l'unico motivo. "

Cammina lentamente, Santa Teresa ancora in mano. "Ero come te, Nnoitra. Una bestia. Un hollow. Ed è per questo ho pietà di te. "

La sua reazione è facile da prevedere: Nnoitra si tira su e colpisce alla sua schiena scoperta;
Neliel si trasforma,e usa il manico di Santa Teresa tendolo lungo davanti a sé con entrambe le mani per bloccare il suo colpo.
Lo spinge con tanta forza che lo fa balzare a diversi metri di distanza, atterrandolo di nuovo sulla schiena.
"Perché, tu.. -" sputa Nnoitra, sputando fuori sabbia fine e grigia.
Santa Teresa tocca terra conficcando la prima lama molti centimentri sotto le sabbie lontano da dove la sua mano riesce a tendersi. Neliel gli dà un ultimo significativo sguardo prima di allontanarsi lentamente.

«Non c'è nessuno in questo mondo che mi può battere?" Si chiede.

E 'una sfida che lancia davanti a Nnoitra cosicchè sia il suo orgoglio la posta in gioco. Frustrato, ulula nella notte e comincia a congiurare,non si è mai tirato indietro in uno scontro.

-

Con un solo colpo, Nnoitra le apre il cranio (spaccato, diversamente dal cielo non avrebbe mai potuto raggiungerla con le sue lame a mezzaluna ed arrivare a diverla a metà con il suo rancore) e lui non potrà mai dimenticare l'espressione di shock frammisto a qualcosa di simile alla delusione nella sua faccia: non ho mai pensato che potessi abbassarti a questo livello, Nnoitra.
Neliel non ha detto una parola - non può - Nnoitra ringhia ancora egualmente forte come se potesse sentirlo. Non ci sono codici di condotta o regole di combattimento accettate tra colleghi- una cosa come l'onore non esiste in questo inferno.
L'inganno è consentito in materia di lotta del più forte, quindi perché non dovrebbe usarlo per i suoi scopi?

"Dovresti sapere ormai che non gioco pulito", sputa, ma le parole sono dette più per il suo beneficio che per quello di lei.

Si era aspettato una maggiore soddisfazione da tutto questo rispetto a come si sente adesso.
Non vi è alcun sentimento in un carico come quello tirato dosso, non c'è voglia di ridere in trionfo.
Santa Teresa si sente strana in mano, improvvisamente si sente troppo ingombrante e troppo grande da maneggiare per lui.

Senza alcun preavviso, il reiatsu di Neliel esplode e al suo posto rimane una versione più piccola di se stessa, una bambina sola con un pezzo di osso rotto biancastro sulla testa.
Nnoitra non sa se ridere o urlare. Il suo nemico di sempre è inerte davanti a lui, completamente vulnerabile, pronto per essere preso. Un fendente di Santa Teresa e Neliel si cancellerebbe dal resto della sua vita.

A portata di mano. Questa volta non c'è dubbio - Nnoitra avrebbe vinto.

Invece, si allontana e promette di ucciderla un'altra volta.

-

Quella notte, Santa Teresa canta le lodi della delicatezza del sangue di Neliel.
Nella mente di Nnoitra, Santa Teresa chiede di più.
Se in precedenza, era stata solo la missione del suo master quella di distruggere Neliel, ora, è anche l'obiettivo della zanpakutou.

Santa Teresa, nelle sue sabbie, lo sgrida, ammonisce Nnoitra per non aver sferrarato il colpo finale per ucciderla. Gli chiede di spiegarsi, ma Nnoitra non ha alcuna risposta da dare.

"La prossima volta, lo farò," dice.

Forse non ci sarà una prossima volta? lei le domande.

"Oh, ci sarà." Egli è certo.

Egli è anche sicuro che la prossima volta sarà la prima volta che Nnoitra potrà negare a Santa Teresa i suoi desideri.

-

Neliel si sveglia con i granelli di sabbia in bocca, non sapendo dov' è ,o chi è, o perché ha un mal di testa che le rende difficile pensare o ricordare.

Per diverse settimane , si chiede perché quando guarda la luna questa non è mai completa né nuova, sempre calante come se avesse una certa affinità con lei. Dura solo un po 'di tempo prima che anche questo, svanisca dalla memoria e le ultime tracce di Nnoitra siano andate perse.

-

Impiega un eternità a cadere

I suoi occhi d'inchiostro nero sono spalancati per l'incredulità e per lo stupore mentre guarda la terra correre verso di lui e all'improvviso lui è a faccia in giù nella sabbia. Qualcosa di caldo che gli cola giù per il mento sta macchiando la sabbia di rosso cremisi - Nnoitra si accorge troppo tardi che è il suo sangue la pittura della sabbia incolore.

Capisce infine quando il buio - l'ichiostro stesso delle notti di Hueco Mundo - comincia ad invadere i bordi della sua visuale e quando il suo respiro diventa irregolare e sonoro ad ogni inspirazione. E la sua ora.
Dopo tutti questi anni di uccidere per sopravvivere, di morti al solo scopo di arrivare in cima, di morti al solo scopo di essere il contestati, Nnoitra stava raggiungendo la sua fine rapidamente e improvvisamente.
In questa vita in cui la corsa agli armamenti è la chiave di tutto, Nnoitra sapeva che prima o poi sarebbe morto, ma non ha mai pensato prima a come voleva morire. Certamente non era così. La sua morte, la sua ultima ora di gloria, non avrebbe dovuto essere nelle mani di uno Shinigami sconosciuto.
Se doveva morire, voleva che fosse in una battaglia dove difendeva il suo titolo di miglior Arrancar - non in una battaglia che non ha alcun significato per lui ...

I suoi ultimi pensieri sono per Neliel. Le ultime cose che vede sono ciocche di capelli del colore della schiuma del mare verde e turchesi occhi sereni che si stanno lentamente aprendo, segnati da uno sguardo improvviso di lucidità.

Nnoitra ...

Il suo nome vive e muore sulle labbra e lui si lascia sfuggire un gorgoglio strozzato dal profondo della gola, ma il suono strano non è dovuto al soffocamento per il sangue che rapido gli riempie la bocca ( e anche se lo fosse veramente, lui lo ignora semplicemente, lui sta morendo, il modo con cui la sua morte lo raggiunge poco importa a questo punto) .
La disperazione lo consuma tutto mentre si rende conto di quale stupido sia stato per tutta la vita.

Nnoitra ha lottato, lottato e ucciso dall'inizio dei tempi e ora non ricorda niente di tutto ciò, tranne quando ha incrociato le spade con Neliel l'ultima volta prima di stasera. A causa sua , è retrocessa in nulla più di un guscio di sé stessa, non conservando alcun ricordo : una bambina.

E il più crudele scherzo che la vita fa a Nnoitra è che il momento in cui Neliel ricorda improvvisamente che lui è per lei, è il momento in cui Nnoitra sta esalando il suo ultimo respiro.

Senza sapere bene quello che sta facendo, si fa leva sul pollice della mano contro la sabbia grossolana, raggiungendola, per quanto può, ma ovviamente non è mai abbastanza.
Il sangue cola giù la punta delle dita, lasciando delicate gocce scarlatte sui sottili strati di polvere Hueco Mundo e, infine, Nnoitra non può raggiungerla ulterioriormente - la sua mano cade attraverso l'aria vuota e friziona una manciata di sporchi bianchi granelli di sabbia. I piccoli granuli scivolano tra le dita e la mano si fa sempre più floscia, il suo respiro rallenta ...

Neliel non tiene lo sguardo lontano da lui - è solo la sua immaginazione, la sua mente gli gioca brutti scherzi proprio nei suoi ultimi istanti? - Si scorge di qualcosa di diverso da pietà nei suoi occhi: dolore e rimpianto.

Neliel sente ogni pensiero dei suoi ultimi, ma non è in grado di fare nulla, troppo debole per muoversi, troppo addolorata per agire.

Santa Teresa lasciami vivere per vederla tornare ad essere la donna che io so che è, e se devo uccidere un migliaio di anime per mille notti e vivere questa vita miserabile mille volte io lo farò, perché solo ora mi rendo conto che ciò che ho hanno cercato per tutta la vita è stata qui tutto il tempo e che solo io ero la fonte della mia disperazione, perché non l'ho mai,neanche una volta, lasciata avvicinare anche se lei era l'unica che mi abbia capito o che si sia mai presa cura di me e ora che mi pento dei miei peccati, se solo io posso vivere un po 'di più ...

E la preghiera muore con l'ultimo respiro.


E' un progetto di Fanmix(tracklist) sul paring Nnoitra e Neliel.
  
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