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Autore: _Sister_    07/08/2010    3 recensioni
“Ciao! Mi chiamo Kristen e frequento la ____________. Spero davvero che diventeremo buone amiche!” Mordicchio la penna. Che altro posso scrivere?Dovrei scrivere questa stupida lettera ad un tizio che abita nell’altra parte del mondo parlando di me. E se fosse un maniaco? Un piromane che appena legge il mio indirizzo corre a bruciarmi la casa?! E se.. e se non ne avessi voglia? Sbuffo piano per non farmi sentire dalla prof.- Questa è la mia nuova storia. spero veramente che vi piaccia!
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“Ciao!
Mi chiamo Kristen e frequento la ____________.
Spero davvero che diventeremo buone amiche!”

Mordicchio la penna. Che altro posso scrivere?Dovrei scrivere questa stupida lettera ad un tizio che abita nell’altra parte del mondo parlando di me. E se fosse un maniaco? Un piromane che appena legge il mio indirizzo corre a bruciarmi la casa?! E se.. e se non ne avessi voglia? Sbuffo piano per non farmi sentire dalla prof.

Ho passato metà del tempo a scribacchiare queste due righe. Nell’altra metà ho guardato i capelli di Lucy mentre ondeggiavano a tempo con la penna. Ad ogni cambio di riga i suoi capelli ondeggiavano di qua e di là. Swish!

La mia concentrazione vola per la stanza insieme ad una pigra mosca.

-Bene ragazzi. Il tempo è scaduto!- miss Gallygan si alza battendo sonoramente le mani –per favore ,Helen, passa a ritirare i fogli-

Helen Futt ha sempre adorato essere la preferita delle prof. Le piace essere acclamata e chiamata con il nome di battesimo. È l’orgoglio di tutti i suoi professori. Non è mai stata beccata a copiare nei compiti in classe, né impreparata alle interrogazioni. Mai una volta che non giustifichi un’assenza o che l’abbiano trovata a fumare nei bagni (questo non l’ho mai fatto neanche io).

Nonostante questo non è tanto male come persona, anche se la classe la odia comunque. Lei continua a chiedersi il perché, senza riuscire a darsi una risposta. Una volta l’ha chiesto anche a me. Potevo risponderle “perché lo scorso trimestre hai detto al prof di storia che tre quarti della classe (specificando nome e cognome) stavano copiando!” ma mi sembrava veramente afflitta e ho semplicemente fatto spallucce. Ho abbassato lo sguardo e ho ricominciato a mangiare il mio panino al tonno.

E comunque non c’era bisogno di spifferare tutto al prof. Non è stupido. Solo il suo quoziente intellettivo non supera il numero delle sue scarpe. Adesso che ci penso ha i piedi piuttosto piccoli.

-Kristen! Insomma, mi vuoi ascoltare?- Lucy si è girata verso di me. I lucenti capelli biondi continuano ad ondeggiare –l’hai finita la lettera?-

-No.. neanche cominciata- faccio una smorfia e le mostro il foglio praticamente bianco. Helen La Lecchina Più odiata Dell’Universo si avvicina sempre più al mio banco, come si avvicina l’insufficienza che manderà su tutte le furie mia madre. Helen perde tempo cercando di strappare i compiti a gente che come me non ha fatto nulla tutta l’ora (e poi si chiede perché i suoi compagni la odiano..).

-Meno male! Allora non ho perso tempo!- Lucy mi sorride raggiante, porgendomi un foglio scritto a mano in modo ordinato.

Uscite dalla classe non finisco di ringraziarla. Non ho la minima di idea di cosa ci abbia scritto ma non è importante. Niente insufficienza!

-Sapevo che non avresti fatto niente un bel niente e allora.. sai, le amiche servono anche a questo!-

-Ti devo un favore, Lucy!-

-È proprio quello che volevo sentirti dire!- si mette a ridere –perché ti devo chiedere una cosa..- mi guarda indecisa.

Dopo un po’ di ripensamenti decide di sputare il rospo. I suoi odiano il suo ragazzo e lei vorrebbe che le coprissi le spalle venerdì. Farà finta di venire da me e invece andrà in qualche posto appartato a sbaciucchiarsi con il suo ragazzo. Tutto quello che dovrò fare sarà chiudermi in casa e rispondere al telefono.

-Se mia madre dovesse chiamare dille che sono in bagno- Lucy sembrava molto eccitata all’idea di mettere in pratica il suo piano – o inventati una scusa qualsiasi. Tu sei brava in queste cose!-

Sento nascere dentro di me qualcosa. Lo stomaco di contorce e la testa mi scoppia. Deve essere rancore. O rabbia. Poco dopo, a casa, scoprii che non era né l’uno né l’altro. Solo il panino pieno di maionese scaduta che avevo mangiato a pranzo. Adesso si che mi sento davvero felice.

  
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