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Autore: Tali    08/08/2010    10 recensioni
Nata con l'intenzione di strapparvi un sorrisino anche piccolo piccolo, ho scritto questa... cosa (u.u) pensando a quale potrebbe essere la prima magia di ognuno dei nostri amati personaggi e anche se per il momento ho scritto solo di Rose, magari in futuro potrei scrivere proprio una raccolta... leggete e fatemi sapere! Bacioni, Bea :)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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My First Magic



My First Magic

 

< RONALD BILIUS WEASLEY, SEI UN UOMO MORTO! >

Con un sussulto, Ron si svegliò e si rimise a sedere in fretta sul divano.

< Non sono stato io! > disse automaticamente rivolto verso la cucina, la voce impastata di sonno.

Spalancando la porta come una furia, nel salotto entrò una donna dai lunghi capelli castani, che reggeva con la mano destra la bacchetta e con la sinistra quello che sembrava decisamente un grosso palloncino peloso.

< Io… cosa… Hermione, tesoro, che diamine…? > la voce di Ron si spense, e lui soffocò a stento un gemito.

Aveva appena notato che il grosso palloncino peloso aveva i baffi e un’espressione piuttosto imbronciata, e altri non era che Otto, il loro gatto.

< QUANTE VOLTE DEVO DIRTI DI NON GONFIARLO, EH? >

Sebbene Hermione non fosse altissima, e in quel momento indossava un grosso, sformato pigiama azzurro e morbide, pelose pantofole a forma di coniglietto, aveva un’aria piuttosto inquietante.

< Hermione, ti giuro che stavolta non stato io… > ribatté gemendo Ron, e intanto che la moglie gli si avvicinava sempre di più, tentava di arrampicarsi su per lo schienale del divano dove si era appisolato.

< E’ LA DECIMA VOLTA IN UNA SETTIMANA CHE LO TROVO A GALLEGGIARE SUL SOFFITTO!  >

Trotterellando, Hugo entrò nel salotto e osservò per un attimo suo padre appollaiato sullo schienale del divano pericolosamente in bilico e sua mamma che lo guardava minacciosa tenendo il gatto per la coda; dopodiché si strinse nelle spalle e uscì saltellando in giardino.

Nei suoi cinque anni di vita aveva assistito a molte scene del genere e oramai non ci faceva più caso.

< SOLO PERCHE’ TI ANNOI, O PERCHE’ OTTO VUOLE  GIOCARE E TU NO, NON E’ DETTO CHE TU DEBBA TORTURARLO! >

< Io… Hermione, amore, te lo giuro… okay, lo ammetto, in effetti le altre nove volte sono stato io, ma oggi no! Stavo, qui sul divano, leggendo il giornale, e mi sono appisola… >

< Ma si può sapere cosa diamine sta succedendo qui? Cos’è tutto questo baccano? >

Rose entrò scandalizzata in salotto, stringendo in mano un libro.

< Non si può neanche leggere in pace in questa casa? >

Hermione e Ron cominciarono a balbettare sconnessamente, con tutta la dignità possibile che si può avere se una bambina di sette anni ti sgrida perché fai troppo chiasso.

< Io… il gatto… tuo padre! > farfugliò Hermione, indicando istericamente prima Otto, poi Ron, che per precauzione non era ancora sceso dallo schienale del divano.

Rose osservò accigliata l’assurdo palloncino peloso di sua madre e poi disse tranquilla < Ah, quello? Bhè, sono stata io. Cioè, almeno credo. M’infastidiva mentre leggevo e io mi sono arrabbiata, e poi…boh! Si è gonfiato. Papà lo fa sempre, no, quando Otto lo scoccia? Mica mi punirete? > aggiunse in fretta, guardando i genitori.

Ma con suo grande stupore Ron ed Hermione si lanciarono un’occhiata sbalordita e, prima che lei potesse fermarli, si erano lanciati contemporaneamente ad abbracciare la figlia.

Rose, che si era aspettata una ramanzina, osservava i genitori con i grandi occhi azzurri spalancati dalla sorpresa, mentre loro ripetevano commossi < La tua prima magia, la tua prima magia! >

Hermione aveva lasciato andare senza troppi complimenti Otto, che ora osservava la scena dal soffitto, decisamente imbronciato.

E laggiù, stritolata tra i genitori, Rose evitò accuratamente – e molto furbamente – di dire loro che non era una coincidenza se ogni volta che la mamma cucinava il polpettone, da Rose tanto odiato, questo o si bruciava oppure veniva troppo salato o troppo insipido; e non era una coincidenza se quando non riusciva a prendere qualcosa da una mensola questa le cadeva in testa.

No, decisamente gonfiare il povero, succube, rassegnato Otto non era stata la prima magia di Rose Weasley, ma se la mamma e il papà ne erano tanto felici – così tanto da non sgridarla, forse no, non era il caso di illuminarli in proposito.

 

Buona domenica pomeriggio, gente! Allora, sta mattina mi è venuta in mente una cosa: ma chissà qual è stata la prima magia dei nostri amati personaggi?

Subito mi è venuta in mente Rose, visto che adoro scrivere di lei, ed è venuta fuori questa cosa,

e anche se per il momento non ho altre idee, magari in futuro potrei farne una raccolta… non so, per il momento sono impegnata con la mia Long-fic “Selene in greco significa luna” (andateci a dare un’occhiata, se vi va! :D) quindi non vorrei imbarcarmi in un’altra cosa a capitoli… magari più in là :D e voi che ne pensate? Vi piace l’idea? Lasciate un commentino, anche piccino picciò!

Baci,

Tali.

   
 
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