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Autore: ThePainOfLove    08/08/2010    0 recensioni
Alessia è una giovane ragazza il quale desiderio è quello di andare al Concerto dei Tokio Hotel..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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quando.... Tutto iniziò un giorno mentre parlavo con una mia amica, Chiara...

I: Non sai quanto sto aspettando il prossimo concerto a Roma..
C: Dai ormai ci siamo..
I: Cosa intendi con 'ormai ci siamo'??
C: Come non lo sai, domani si aprono le vendite dei biglietti ed il 14 aprile c'è il concerto a Roma!!
I: No, non lo sapevo. Grazie della soffiata!!
C: Di niente!

Tornai a casa tutta felice, senza aver pensato che avrei dovuto convincere i miei genitori a mandarmi , perché nonostante avesi 17 anni, quasi 18, senza il loro consenso non potevo andare da nessuna parte e questo mi scocciava molto, perché avrei avuto avere la libertà delle mie amiche.
Entrata in casa avvertii subito un aria di calma da parte dei miei, così colsi l'attimo e andai dritta al punto.

I: Mamma, papà  possiamo parlare un attimo?
M: Naturalmente che è successo, non mi dire che ti sei fidanzata??
I: No, non è niente di simile ma per me è molto importante, più importante di un ragazzo!
P: Devo preoccuparmi??
I: Dipende da come la prendi: Ecco il 14 i Tokio Hotel faranno un concerto a Roma ed insomma domani si aprono le vendite dei biglietti on-line e...
M: Tutto qui!!

Tutto qui le parole di mia madre mi avevano scioccata, come poteva rispondere con un 'Tutto qui' se fino al giorno prima mi avrebbe detto 'Quei biglietti te li sogni signorina!!!' . Non mi soffermai molto sul dettaglio e gli risposi..

I: Vuoi dire che...mi mandi al concerto??
M: Certo a patto che ti accompagni io e che venga anche al madre di Chiara!!
I: Tutto quello che vuoi...basta che mi porti!!

Mi diressi in camera mia, una volta entrata mi buttai sul letto e cominciai a fissare il poster a grandezza naturale  che si trovava a i suoi piedi, fantasticando su come sarebbe stato quando li avrei visti sul serio, quando finalmente sarei stata a pochi metri da loro e avrei cantato con Bill quelle canzoni che avevo ascoltato fino alla nausea, ma che non mi stancavano mai e mi trasmettevano emozioni impossibili da descrivere a parole, solo provando le stesse emozioni un altra persona avrebbe potuto capire la carica e la gioia che mi davano.
Dopo poco mi addormentai e credo che fu l'unica notte in cui dormii senza mai svegliarmi dopo tanto tempo. La mattina mi svegliai riposata come non mai, feci un bagno e poi mi recai a scuola a piedi perché l'autobus non era passato, ma al contrario delle altre volte quella mattina non mi ero neanche arrabbiata.
Arrivai a scuola proprio nel momento in cui la campanella suonò, saluti i miei amici o meglio i miei veri amici che erano ben pochi, sei o forse cinque perché ultimamente uno di loro non si era dimostrato poi così tanto amico, ed entrai in classe.
Le prime cinque ore passarono veloci, ma non la sesta nella quale ebbi l'interrogazione di storia, alla quale non si sa per quale volere divino, senza aver studiato e tirando a caso presi otto. Dopo quell'interrogazione che sembrava non voler mai finire, suonò la campanella, uscimmo tutti, come sempre ci mettemmo a parlare e tornai a casa verso le 15:30 un ora più tardi del previsto, convinta che non ci fosse stato nessuno ad aspettarmi a casa.ù
Quando arrivai mi trovai davanti ad un Antonella (mia madre) super infuriata che però non mi disse niente, almeno finché non accesi il computer per comprare i biglietti...

M: Cosa credi di fare signorina??
I: Comprare i biglietti per il concerto forse??
M: Be sai che ti dico, ho cambiato idea tu non andrai mai e poi mai ad un concerto dei Tokio Hotel!!!

In quel momento mi infuriai così tanto con mia madre che per sfogarmi sbattei la porta della mia camera, quasi rompendola e mi misi a piangere fissando i poster; solo che questa volta pensavo che fosse il mio destino era quello, quello di vederli o in foto o dietro uno schermo, quello di non vederli mai come li avrei voluti vedere....più ci pensavo e più mi rendevo conto che la mia vita senza la loro presenza fisica non aveva più poi così senso...Così scrissi una lettera ...

Mi chiedo se potrà mai accadermi una cosa del genere??
Potrò mai sentire il vostro profumo?? Senza farmelo raccontare dagli altri e poi incidermelo nel cuore??
Potrò mai dire di avervi incontrato e di averlo fatto con tutte le mie forze senza l'aiuto di nessuno??
Potrò mai avere quel secondo quel briciolo di tempo necessario per un sorriso, che non mi trasmette altro che ossigeno per continuare a far sorridere me??
Potrò mai stringervi tra le mie braccia??
Potrete mai cambiarmi la vita e rimanere accanto a me??
Dovrei sperarci e farmi mangiare corpo ed anima ma questo desiderio?? Ma se poi ci spero e mai accadrà ??
Mi sarei solo ingannata dal crederci, dallo sperare l'irraggiungibile. E poi potrò mai vedervi allontanare mentre sorridete, quel sorriso che non mi regala più sorriso ma lacrime. Lacrime per l'avervi avuto, per aver fatto parte della mia vita per un secondo. lacrime per vedervi andar via e non aver avuto il tempo di trasmettervi il mio dolce ed ingenuo sentimento per voi...
Ecco in questa lettera scrivo i miei sentimenti, spero che almeno con questa capirai quanto significano per me i Tokio Hotel!
Alessia

Scritta la lettera mi misi nel letto e mi preparai psicologicamente per la giornata che mi sarebbe aspettata....




  
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