Mi guardo intorno, e ti vedo.
Il flebile bagliore delle stelle pennella i tuoi contorni di una scintillante nebulosa.
Sfumature assai nebbiose, tutto ciò che vedo.
Un accenno di quelle linee, di quei profili che sono tuoi.
Sei i contorni di tutto il mio mondo, stanotte.
E se ci fosse la luna t’ammirerei ancora meglio, eppur so che la congedi in mio aiuto.
Allora, natura, Madre natura, m’immergo in te questa notte, proprio come quell’ombra la cui forma è abbozzata dalle stelle, e lascia spazio all’immaginazione.
Abbi di me cura, e sarai tu la madre che non ho mai avuto.
Perchè l’orfanotrofio migliore, Sirius, lo sai, è il mondo.
***
NdA: Non so
come mi sia venuta, e
non so se Sirius abbia mai avuto un rapporto del genere con la natura,
se gli
sia mai importato qualcosa, ma immagino di sì, visto che ci
ha convissuto in
maniera simbiotica per un certo periodo di tempo, dopo la fuga. E' la
prima
cosa che incontra fuori da Azkaban, la natura, i contorni del mondo. Mi
piaceva
l'idea che vi si abbandonasse completamente.