LA
VOCE DEL SANGUE
Episodio 3
Episodio 3
Kristy
li aveva spiazzati.
I due bellissimi giovani, uno dai capelli corvini lunghi fino a metà schiena e dagli occhi violetti, l’altro biondo, con i capelli leggermente più corti di quelli del compagno, e con occhi di uno stupefacente blu marino, si guardarono l’un l’altro a bocca aperta. A giudicare dall’abbigliamento, dovevano appartenere a qualche esercito.
Entrambi indossavano infatti morbidi pantaloni grigio perla inguainati in stivali di cuoio al ginocchio, con una casacca scura aderente seminascosta da mantelli neri fissati sul petto da una grossa spilla lavorata. I fianchi erano stretti da una cintura argentata e portavano in spalla archi dorati con tanto di faretre al seguito.
“Ma – “ balbettò il soldato dagli occhi violetti. “Quell’essere umano… era un pericoloso ricercato e doveva essere abbattuto al più presto, bella signorina.”
La rabbia di Kristy divampò e le punte dei suoi capelli si sollevarono minacciose, come se, improvvisamente, si fossero infuocate.
“Quell’essere umano,” sibilò la ragazza, facendo di arretrare di un passo i due giovani soldati, “era un potenziale informatore da portare al cospetto della mia Signora Virginia! Non avevate alcun diritto di interferire così nelle indagini!”
“Virginia?” ripetè il biondo, attonito. “La Gran Signora della Congrega?”
Anche il moro sbarrò gli occhi.
“Vuoi dire che questa ragazza fa parte della Congrega?” chiese al compagno. “Io pensavo fosse una semplice itinerante.”
“Ecco perché nessuno ci aveva informati del fatto che non fossimo i soli a seguire le tracce di quell’essere umano,” gli rispose il biondo.
“Semplice strega itinerante a chi?” sbottò Kristy, facendoli sobbalzare. “Mi spiegate come facciamo a portare avanti la nostra indagine, adesso? Ci toccherà ricominciare tutto daccapo e perdere altro tempo prezioso, dannazione a voi e alla vostra stoltezza!”
“Frena frena!” la interruppe il moro. “Stai forse dicendo che lo stavate pedinando, ma non avevate idea di cosa avesse da dirvi?”
“Già!”
I due soldati ai accigliarono.
“Sarebbe ora che la Congrega smettesse di agire sempre da sola,” osservò il biondo.
“Già, la vostra organizzazione fa acqua da tutte le parti,” rincarò il moro.
I due soldati fecero appena in tempo ad abbassarsi per evitare le scintille infuocate che Kristy lanciò loro addosso.
“Silenzio!” gridò la strega.
“Fai come ti pare, ma intanto noi sappiamo cosa stanno architettando,” disse il soldato moro, rialzandosi.
“Prego?”
“Hai capito bene. Noi siamo venuti qui, stasera, proprio per abbattere quell’essere umano e impedirgli così di portare preziose informazioni al suo… capo.”
“E quali sarebbero?” domandò Kristy.
Il soldato esplose in una risata argentina. “Non pretenderai mica che ci mettiamo a conversare così amabilmente di argomenti top-secret?”
“Avete appena ammazzato l’unica pista di cui eravamo a conoscenza,” commentò Kristy in tono acido.
“Così erano gli ordini.” Il biondo alzò le mani in segno di resa. “Se vuoi seguirci fino al cospetto di Lachlan, il nostro re, saremo lieti di aiutarti nelle indagini che stai svolgendo per conto della Congrega.”
“Prima devo fare rapporto alla mia Signora,” replicò Kristy spiccia, piazzandosi le mani sui fianchi. “Non posso di certo prendermi la libertà di seguire i primi due sconosciuti che incontro sul mio cammino. A proposito, chi siete?”
“Oh, cielo, perdona la nostra terribile scortesia.” Il moro si inchinò profondamente, facendo toccare i lembi del mantello a terra. “Il mio nome è Lorcan e lui è mio fratello d’arme, Gareth. Siamo soldati dell’esercito di Otherland e combattiamo in nome del nostro glorioso sovrano Lachlan.”
“Kristy, strega operativa della Congrega.” Kristy evitò di dare altre spiegazioni. “Riferirò alla mia Signora del vostro intervento e lei valuterà il da farsi.”
Gareth il biondo annuì e accennò col capo al cadavere.
“Cos’hai intenzione di fare con lui?”
Senza una parola, Kristy batté le mani.
Le frecce si accorciarono e si trasformarono in proiettili neri e accartocciati, mentre il corpo dell’uomo si sollevò e si stese scompostamente a terra sulla traiettoria perfetta dei colpi. Le crepe nel terreno si richiusero con uno scricchiolio sinistro e l’asfalto tornò come prima, liscio e integro.
“Ecco fatto,” commentò Kristy. “E ora, se non vi dispiace, devo tornare in sede a fare rapporto.”
Gareth e Lorcan annuirono. “Quando e se vorrai farci visita – “
“So dove trovarvi,” concluse Kristy sprezzante.
Diede loro le spalle e si arrampicò di nuovo sui balconi, sparendo in fretta alla vista.
“Che donna,” sospirò Lorcan, seguendo Kristy con occhi sognanti.
“Taci, Lorcan,” ripetè stancamente Gareth.
I due bellissimi giovani, uno dai capelli corvini lunghi fino a metà schiena e dagli occhi violetti, l’altro biondo, con i capelli leggermente più corti di quelli del compagno, e con occhi di uno stupefacente blu marino, si guardarono l’un l’altro a bocca aperta. A giudicare dall’abbigliamento, dovevano appartenere a qualche esercito.
Entrambi indossavano infatti morbidi pantaloni grigio perla inguainati in stivali di cuoio al ginocchio, con una casacca scura aderente seminascosta da mantelli neri fissati sul petto da una grossa spilla lavorata. I fianchi erano stretti da una cintura argentata e portavano in spalla archi dorati con tanto di faretre al seguito.
“Ma – “ balbettò il soldato dagli occhi violetti. “Quell’essere umano… era un pericoloso ricercato e doveva essere abbattuto al più presto, bella signorina.”
La rabbia di Kristy divampò e le punte dei suoi capelli si sollevarono minacciose, come se, improvvisamente, si fossero infuocate.
“Quell’essere umano,” sibilò la ragazza, facendo di arretrare di un passo i due giovani soldati, “era un potenziale informatore da portare al cospetto della mia Signora Virginia! Non avevate alcun diritto di interferire così nelle indagini!”
“Virginia?” ripetè il biondo, attonito. “La Gran Signora della Congrega?”
Anche il moro sbarrò gli occhi.
“Vuoi dire che questa ragazza fa parte della Congrega?” chiese al compagno. “Io pensavo fosse una semplice itinerante.”
“Ecco perché nessuno ci aveva informati del fatto che non fossimo i soli a seguire le tracce di quell’essere umano,” gli rispose il biondo.
“Semplice strega itinerante a chi?” sbottò Kristy, facendoli sobbalzare. “Mi spiegate come facciamo a portare avanti la nostra indagine, adesso? Ci toccherà ricominciare tutto daccapo e perdere altro tempo prezioso, dannazione a voi e alla vostra stoltezza!”
“Frena frena!” la interruppe il moro. “Stai forse dicendo che lo stavate pedinando, ma non avevate idea di cosa avesse da dirvi?”
“Già!”
I due soldati ai accigliarono.
“Sarebbe ora che la Congrega smettesse di agire sempre da sola,” osservò il biondo.
“Già, la vostra organizzazione fa acqua da tutte le parti,” rincarò il moro.
I due soldati fecero appena in tempo ad abbassarsi per evitare le scintille infuocate che Kristy lanciò loro addosso.
“Silenzio!” gridò la strega.
“Fai come ti pare, ma intanto noi sappiamo cosa stanno architettando,” disse il soldato moro, rialzandosi.
“Prego?”
“Hai capito bene. Noi siamo venuti qui, stasera, proprio per abbattere quell’essere umano e impedirgli così di portare preziose informazioni al suo… capo.”
“E quali sarebbero?” domandò Kristy.
Il soldato esplose in una risata argentina. “Non pretenderai mica che ci mettiamo a conversare così amabilmente di argomenti top-secret?”
“Avete appena ammazzato l’unica pista di cui eravamo a conoscenza,” commentò Kristy in tono acido.
“Così erano gli ordini.” Il biondo alzò le mani in segno di resa. “Se vuoi seguirci fino al cospetto di Lachlan, il nostro re, saremo lieti di aiutarti nelle indagini che stai svolgendo per conto della Congrega.”
“Prima devo fare rapporto alla mia Signora,” replicò Kristy spiccia, piazzandosi le mani sui fianchi. “Non posso di certo prendermi la libertà di seguire i primi due sconosciuti che incontro sul mio cammino. A proposito, chi siete?”
“Oh, cielo, perdona la nostra terribile scortesia.” Il moro si inchinò profondamente, facendo toccare i lembi del mantello a terra. “Il mio nome è Lorcan e lui è mio fratello d’arme, Gareth. Siamo soldati dell’esercito di Otherland e combattiamo in nome del nostro glorioso sovrano Lachlan.”
“Kristy, strega operativa della Congrega.” Kristy evitò di dare altre spiegazioni. “Riferirò alla mia Signora del vostro intervento e lei valuterà il da farsi.”
Gareth il biondo annuì e accennò col capo al cadavere.
“Cos’hai intenzione di fare con lui?”
Senza una parola, Kristy batté le mani.
Le frecce si accorciarono e si trasformarono in proiettili neri e accartocciati, mentre il corpo dell’uomo si sollevò e si stese scompostamente a terra sulla traiettoria perfetta dei colpi. Le crepe nel terreno si richiusero con uno scricchiolio sinistro e l’asfalto tornò come prima, liscio e integro.
“Ecco fatto,” commentò Kristy. “E ora, se non vi dispiace, devo tornare in sede a fare rapporto.”
Gareth e Lorcan annuirono. “Quando e se vorrai farci visita – “
“So dove trovarvi,” concluse Kristy sprezzante.
Diede loro le spalle e si arrampicò di nuovo sui balconi, sparendo in fretta alla vista.
“Che donna,” sospirò Lorcan, seguendo Kristy con occhi sognanti.
“Taci, Lorcan,” ripetè stancamente Gareth.
SPAZIO
DELL’AUTRICE
@ _Strange_ ---> Innanzitutto, grazie per i tuoi complimenti e per avermi aggiunta alle seguite ^_^ Poi, per quanto riguarda il titolo, non so nulla di film omonimi, ma posso dirti che quello per la mia storia l’ho “rubato” dal quadro di Magritte “La voce del sangue”. Il dipinto non ha nulla a che fare con la storia, però mi piaceva il nome. L’uomo con il mantello e Gareth e Lorcan… mah, staremo a vedere! ;-)
@ Gaea ---> Grazie anche a te per la recensione ^_^ Ahahahhahahahahaha, cupidi!!! Ah, guarda, per quanto riguarda le descrizioni, le odio profondamente e mi limito ad inserirle solo quando sono veramente necessarie e ho qualcosa da dire. Altrimenti viene fuori un disastro -.-‘
Alla prossima,
@ _Strange_ ---> Innanzitutto, grazie per i tuoi complimenti e per avermi aggiunta alle seguite ^_^ Poi, per quanto riguarda il titolo, non so nulla di film omonimi, ma posso dirti che quello per la mia storia l’ho “rubato” dal quadro di Magritte “La voce del sangue”. Il dipinto non ha nulla a che fare con la storia, però mi piaceva il nome. L’uomo con il mantello e Gareth e Lorcan… mah, staremo a vedere! ;-)
@ Gaea ---> Grazie anche a te per la recensione ^_^ Ahahahhahahahahaha, cupidi!!! Ah, guarda, per quanto riguarda le descrizioni, le odio profondamente e mi limito ad inserirle solo quando sono veramente necessarie e ho qualcosa da dire. Altrimenti viene fuori un disastro -.-‘
Alla prossima,
Lucy Farinelli.