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Autore: Shakta    10/08/2010    3 recensioni
questa è dedicata alla mia culla che sempre risponde ai miei egocentrismi con lacrime e sorrisi. sperando di ridonarle un minimo di quello che ricevo.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ricordi

Ricordi il giallo rimbalzare sul campo rosso
nelle mattine di primavera ebbre di miele d'acacia?
Gli affanni e i sorrisi,
mentre sorgevano dentro di noi
soli in cieli sconosciuti.
Ricordi il tempo in cui sere ambrate
coloravano le nostre vite immaginate?
Io le ricordo vividamente,
le centinaia di vite
create per gioco, ma vissute per esigenza.
Le ricordo una a una,
nella nostra ascesa al divino:
e poi ricordo culle di dolcezza,
orci di leggerezza,
piogge di fantasia
e infine gocce di comprensione.
E vangate di coraggio,
per non perdere la paura.
Ricordi il tempo in cui non c'era la notte
e sorgevano le albe su boccioli di timidezza?
Ricordi ancora prima,
quando i gigli violacei erano ancora
verdi spighe?
Eppure gli inverni sono talvolta più vivi
delle primavere stesse.


Ricorda sempre mia Shangri-La,
ricorda sempre il passato, il presente e il futuro,
anche quando il tempo si fermerà
e il senso del ricordo stesso
diverrà solo impalpabile vapore.


  
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