And
finally.. Our Wedding
Ti guardi allo specchio e i primi fili grigi affiorano
tra i tuoi capelli; sei un affascinante uomo di mezza età. Fanculo!
Non avresti mai pensato di dover riferire questa parola a te stesso, eri
convinto di morire molto prima, ancora giovane, ancora bello, nella gloria,
l'hai sempre detto; non per niente prendevi James Dean come esempio. Poi nella
vita di chiunque, anche dei bastardi che credono solo nelle scopate, arriva
l'amore. Oddio.. "Amore", sono passati secoli da quando hai fatto i
conti con questa parola, ma ancora indica un sentimento che non ti si cuce
addosso. L'amore ti fa fare pace con te stesso, ti fa accettare il passare del
tempo, perché ribalta le tue priorità: non importa apparire bello, giovane,
sexy, non devi più competere con i ragazzini, sempre diversi, sempre nuovi,
sempre più giovani, del Babylon. Alla fine conta la
persona che ami, e che ti ama, e che continuerà ad amarti con le rughe e i
capelli bianchi, anche quando avrai bisogno del viagra per resistere tutta la
notte; fanculo, cazzo! Sei patetico. Colui che per te
significa amore apre la porta, entra nella stanza in cui tu stai provando
l'abito, lui ha già indossato il suo: Hugo Boss, non avete voluto rinunciare a
questo dolce ricordo. Lo guardi in tutta la sua bellezza, nel suo fisico
asciutto e longilineo che adesso anche lui fatica a mantenere, non più come
quando aveva 20 anni; ti sorride, e in questo momento i cinquant'anni d'età ti
scivolano addosso.
- Sposarsi a cinquant'anni.. Com'è? - ti chiede
ridendo, prendendoti in giro come solo a lui è permesso.
- E' il momento giusto. Ormai non vedo più come un
sacrificio non fottermi ogni ragazzo sulla piazza o rimanere a casa qualche
notte - forse lui legge un po' di amarezza nelle tue parole, ogni tanto ti
dimentichi che sono vent'anni che ti è a fianco.
- Brian, tu sarai sempre bello, sempre sexy - lo sai
che lo pensa davvero, leggi la devozione nelle sue iridi blu, l'amore che non
ha mai smesso di donarti.
Sei un uomo fortunato.
- Anche a settant'anni con i problemi alla prostata e
la faccia rugosa?
- Sai che differenza, io ne avrò quasi sessanta.
Vi guardate negli occhi e scoppiate a ridere, patetici,
per un motivo che solo poi potete sapere. Perché nessuno avrebbe mai creduto
che voi sareste stati ancora qui, dopo tutti i litigi, i periodi di
separazione, dopo New York. Dopo aver toccato il fondo e poi raggiunto la
vetta, tremendamente Brian e Justin, come solo voi potete essere, l'unico modo
in cui riuscite ad essere.
Lo guardi sorridendo, gli occhi carichi di amore, il
retro della mano poggiato sulla sua guancia, un pollice che fa su e giù con
affetto.
Ti torna alla mente la discussione avuta prima che lui
partisse, quella discussione originata da una sola parola "coccole";
adesso amate entrambi farvi le coccole. Il vostro stile di vita era
incredibile, divertente, entusiasmante, eccitante; con la libertà data dalla
vostra politica "scopa chi vuoi, quando vuoi e dove vuoi, solo.. una sola
volta". Ma sarebbe giunto il momento di rinunciarvi, è il naturale corso
delle cose, prima o poi tocca a tutti finire sposati. Ti senti fiero di te,
fiero di voi, per aver aspettato così tanto prima di diventare anche voi dei
traditori, i froci di Stepford. E ti chiedi dove
sareste stati se lui non fosse partito, diciotto anni fa.
- Secondo te a quest'ora.. - comincia Justin,
probabilmente leggendo la domanda che ti stai ponendo solo dal tuo sguardo.
Non lo lasci continuare, non ce n'è bisogno.
- Non qui, non adesso, non insieme. Probabilmente
frustrati e che ci odiamo, o separati già da molto tempo.
- Rinunciare a ciò che si è non è amore, è sacrificio -
Justin ripete quelle parole dette a sua madre, dopo che vi eravate lasciati.
- Vedo che qualcosa te l'ho insegnata, che ricordi
ancora - gli sorridi come una carezza.
Potreste diventare due lesbiche patetiche, continuando
questo discorso, ma ormai ti importa sempre meno. Dannazione, Brian Kinney, stai diventando schifosamente vecchio. Probabilmente la richiesta di salvezza urlata dal vecchio te è uscita dalla stanza,
e Michael entra dalla porta un attimo prima che tu possa compiere l'ultimo
passo, e finire definitivamente nel burrone. Justin vi lascia soli a parlare, a
ricordare tempi che ormai non rimpiangi più.
- Andiamo? - ti sorride il tuo testimone.
Tu le baci sulle labbra a modo vostro e lo segui fuori
dalla porta, in una sala gremita di gente.
Io lo so che anche questa è estremamente fluff, e io di solito sono
per l'angst, death, lacrime
e depressione a mai finire. Ma non ci riesco a far soffrire Brian e Justin, non
dopo quelle cinque stagioni da follia in certi momenti. Dunque prendete le
storie come vengono, e senza pretese, anche se molti le troveranno banali,
scontate. Ma io sono così: mielosa al limite del banale o una sadica bastarda,
accontentatevi della fase fluff per quanto duri xD