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Autore: Dark Magic    12/08/2010    6 recensioni
Flashfic sui pensieri di Edward, dopo la chiamata di Rosalie, interpretata dal mio punto di vista.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: New Moon
- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti'
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ultima destinazione

Ultima destinazione

«È morta, Edward. È finita».
Dolore. Tanto dolore.
Sono morto cento anni fa per la prima volta.
Questa è la seconda.
Si può morire due volte?
Un uomo non può. Un vampiro, sì.
Parole che riecheggiano nella mia mente, che tentano di abbattere il muro che ho costruito: quello che protegge il ricordo di Bella.
Vita. Lei ha rappresentato la mia rinascita.
Ho vissuto davvero solo gli ultimi mesi della mia non-vita.
Ho fatto di lei il fulcro della mia esistenza.
È stato il motore del mio cuore, colei che l’ha reso vivo e pulsante, nonostante non potesse battere.
Lacrime. Quelle perle salate che non usciranno mai dai miei occhi.
Adesso sono occhi vuoti, spenti. Senza vita come lei.
20 giugno 1901.
Giorno della mia nascita. Gioia dei miei genitori.
Sono stato l’esempio evidente del loro amore. Un esempio concreto.
Forse il mio non c’è più.
Mia madre. Unica donna che ho mai amato, quando sono stato umano.
Simili sentimenti provati nella mia non-vita, sono indirizzati a Esme e Alice.
Negli ultimi mesi l’amore che ho invidiato alla mia famiglia è scoppiato dentro di me e porta un unico nome: Bella.
13 settembre.
Giorno più importante della mia esistenza.
Giorno della nascita della mia metà.
Giorno in cui ho desiderato intensamente il suo sangue.
Giorno in cui ho fornito prova del mio amore, sconfiggendo il mio mostro interiore. Mostro, che lei ha saputo amare.
Giorno in cui ho preso la decisione più difficile della mia esistenza: fuga.
Inizio del periodo più buio della mia vita.
Chiudo la chiamata con le dita tremanti.
Impossibile per un vampiro avere paura. Eppure è quello che sento. Compongo il suo numero e resto in attesa.
Questa telefonata segnerà la mia rinascita o la mia condanna.
Mi preparo, forse per sempre, a recitare l’ultima scena. L’ultimo inganno che da sempre ha caratterizzato la mia esistenza.
«Casa Swan» risponde una voce bassa e roca che non riconosco. Eppure è casa sua. Ma non m’importa di lui: voglio che Lei risponda oppure Charlie, così che io possa tornare a vivere, per quanto difficile lontano da lei.
«Cerco Charlie Swan, sono Carlisle Cullen, è in casa?» domando con voce meccanica. Solo lei può ridarmi le emozioni sopite da troppo tempo.
«Non è in casa» dice con voce minacciosa.
Forse i suoi modi mi avrebbero dato fastidio se non avessi pensieri più urgenti.
«E dove si trova al momento?» chiedo, sperando in una risposta breve e concisa.
«È al funerale» dice.
Chiudo la chiamata. Il telefono mi cade dalle mani.
Quante possibilità ci sono che il funerale non sia di Bella, dopo la chiamata di Rosalie?
Nessuna.
Ultima destinazione.
Volterra.
Sto venendo da te, amore mio.

   
 
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