Axis Powers Hetalia, '~L'incubo della notte~ [Franada Version]' di AyuChan Uchiha su EFP Fanfiction

~L'incubo della notte~ [Franada vers.]

Dedico principalmente questa fanfic ad Alessia -alias Axel-. Te l'ho giŕ detto che sei un'amica fantastica, vero? Beh, sei un'amica fantastica. ♥

~L'incubo della notte~

ŤMatthew? Matthew, dove sei?ť Il francese cercava la piccola colonia. Sebbene fosse quasi inivisibile oppure scambiabile per il gemello Alfred -che purtroppo era sotto la custodia di Igirisu, e non la sua!-, lui l'aveva sempre notato. Era impossibile dimenticarsi di un bambino cosě carino! E poi era semplice: dovunque ci fosse Kumajirou, c'era Matthew. Ma... in giro non vedeva né il piccolo né l'orsetto. Dove s'era cacciato? Uscě di casa, guardandosi intorno. Alla fine notň una testa bionda vicino ai cespugli, che sembrava rapito da un racconto del bambino di fronte a lui. Sorrise, non avvicinandosi. Stava facendo amicizia, perché disturbarlo? Riconobbe il bambino come Lovino Vargas, il piccolo sotto la custodia del suo amico Spagna. Ehi aspetta, cosa ci faceva lě? E come mai parlava a Matthew? ...E come mai Matthew aveva iniziato a stringere convulsamente il suo orsacchiotto -"Poveretto, starŕ soffocando!"- e a piangere?! Smise di sorridere, ed iniziň a fare qualche passo verso di loro. Non ne ebbe bisogno affatto, perň, poiché la piccola colonia scoppiň a piangere e corse indietro, da Francis. Abbracciň il Francese, tenendo con una manina Kumajirou.
ŤM-Matthew...? Cos'č successo?ť Gli chiese titubante.
ŤL-Lovi... M-mi ha raccontato una s-storia di paura!ť Singhiozzň. Una storia di paura, sě, che aveva fatto anche fin troppo effetto. Francis carezzň la testolina del piccolo, sorridendo dolcemente.
ŤOh, non preoccuparti, petit! Era solo una storia...ť Cercň di rassicurarlo. Non voleva vederlo continuare a piangere, non era un bello spettacolo, non era mai bello vedere un bambino piangere. Il piccolo lo guardň con gli occhi lucidi.
ŤD-davvero...?ť Chiese, non credendoci. Era una brutta, brutta storia! Non gli piaceva affatto, no. E Lovino aveva detto che era tutto vero!
ŤMais oui, Matthew!ť Rispose prontamente. Il piccolo allora cercň di smettere di piangere, asciugandosi le lacrime.
ŤAdesso... Sorridi, su!ť Gli richiese, sorridendogli. Il piccolo si stropicciň gli occhi, poi ricambiň il sorriso. Francis lo prese per mano e si avviň verso casa.
ŤAllons! Č quasi ora di cena, e devo preparare qualcosa da mangiare.ť Gli disse. Entrato in casa, gli lasciň la mano.
ŤTu va' a giocare in camera tua, vuoi?ť Il piccolo annuě, per poi dirigersi verso la camera, trascinando dietro di sé Kumajirou. Il Francese lo guardň andare via sorridendo. Si diresse verso la cucina, dove iniziň a preparare la cena per entrambi.

Matthew entrň in camera. Si avvicinň ad una catasta di fogli completamente bianchi e ne prese uno. Lo poggiň per terra, assieme all'orsetto, per poi avvicinarsi ad un cassetto. Cercň i pastelli dappertutto. Riuscě a trovarne qualcuno. Dov'erano gli altri? Li avrŕ lasciati in giro suo fratello l'ultima volta che era venuto a trovarlo? Beh, sta di fatto che li trovo tutti sparsi per la stanza. Sospirň, ma non lasciň andare via il sorriso. Li raggruppň vicino al foglio, poi si sdraiň, dondolando in aria le gambe. Pensň a cosa disegnare. Ebbe il lampo di genio, riportň le gambe al terreno e prese in mano un pastello, iniziando a disegnare. Avrebbe fatto un bel disegno per Francis!

Dopo la cena, Matthew aveva aiutato Francis a sparecchiare -che bravo bambino che era!- ed era corso di nuovo in camera sua, per motivi ignoti al Francese. Sarŕ tornato a giocare!, pensň. Uscě in giardino, e prese a camminare lentamente, mentre il sole tramontava tingendo il cielo d'arancione-rosso. Fissň le nuvole che dalla parte rivolta al sole erano rosse, mentre dall'altra parte erano del solito grigio-biancastro. Ripensň a quando aveva trovato il piccolo Matthew, che nessuno aveva mai notato. Ripensň a quando aveva voluto suo fratello, che perň era andato dal bruco dorato... Or ora si sentiva quasi in colpa ad aver voluto Alfred al posto di Matthew. Sospirň, e si sorprese quando si ritrovo fuori al buio, con la luna pallida che illuminava il cielo assieme alle stelle, sue eterne figlie. Si era perso nel passato e non s'era neanche accorto di essere andato leggermente distante dalla casa. Chiuse per un momento gli occhi, poi li riaprě e fece marcia indietro, tornando in casa. Per Matthew stava arrivando l'ora della nanna!

Il piccolo sentě dei passi fuori dalla porta. Appena Francis aprě la porta, il piccolo smise di disegnare e coprě il disegno con il proprio corpo.
ŤMatthew, č ora di... Cosa stai facendo sdraiato sul pavimento?ť Gli chiese. Il piccolo arrossě leggermente.
ŤN-niente! Vado subito a letto...ť Si alzň, cercando di nascondere alla bell'e meglio il disegno dietro la schiena, per non farlo notare da Francis. Si avvicinň, schioccandogli un bacio sulla guancia.
ŤBonne nuit!ť Esclamň, sorridendo.
ŤBonne nuit, petit.ť Ricambiň l'altro, per poi spegnere la luce ed accostare la porta. Matthew sbirciň dalla fessura e, appena Francis se ne andň in camera, riaccese la luce. Riprese in mano i pastelli, per poi completare il disegno. Sorrise soddisfatto, poggiando il disegno a terra, e mettendo al proprio posto i colori. Riprese in una mano il disegno, spense la luce e con la mano libera prese Kumajirou. Si mise a letto, con Kumajirou di fianco e il disegno in mano. Sentě le palpebre farsi pesanti, cosě le chiuse e sprofondň nel sonno, sorridendo.
Ma poco prima di addormentarsi appieno, ricordň il racconto di quel pomeriggio, e ne sognň qualche pezzo.
Era in una strada ciottolata, al buio. Gli alberi ai fianchi del viottolo erano completamente senza foglie, con il tronco quasi nero. Erano terrificanti, non gli piaceva vedere gli alberi d'Inverno soprattutto per quello. Fece per stringere l'orsacchiotto fra le braccia, piů per abitudine che per altro, ma si accorse di non averlo. Nonostante la paura, decise comunque di seguire la stradina. Notň un enorme castello dai colori scuri, accerchiato da delle mura dello stesso colore. Il maestoso cancello in ferro era aperto, cosě entro dopo qualche esitazione. Il cancello dietro il piccolo si chiuse, in un concerto di cigolii terrificanti. Gli occhi iniziarono a farsi lucidi, ma si fece coraggio e si stropicciň gli occhi con le manine, per poi proseguire nel cammino. Si fermň davanti al grandissimo portone in legno, con i pomelli in ottone. Ne prese uno e lo girň, per poi aprire la porta. Entrň titubante, e si guardň intorno. Appena fece qualche passo, il portone si chiuse dietro di lui facendo un rumore assurdo. Ora la paura era tanta, anche perché iniziň a sentire delle risatine. Si guardň intorno, e vide oggetti muoversi in aria. I fantasmi, i fantasmi! Lovino aveva detto che erano invisibili e quindi non poteva vederli, quindi erano loro!! Scoppiň a piangere, e cercň di riaprire la porta dietro di lui. Sentě qualche fantasma passargli vicino. Lo sentě, sě, sentě vari soffi freddi sul collo, creati da quelle creature orribili. Girň piů volte il pomello, freneticamente, e solo dopo decisamente troppi tentativi riuscě ad aprire la porta. All'inizio fece qualche passo verso l'esterno, correndo ovviamente, ma si bloccň al sentire un rumore strano provenire da lontano. Rumore... d'acqua? E la vide. Sembrava l'acqua che infuriava dopo aver rotto una diga. L'acqua cristallina che rapidamente si dirigeva verso di lui. Azzurra come quella che sgorgava dai suoi occhi. L'acqua... che gli ricordava qualcosa... qualcuno. Chi? ...Francis. I suoi occhi celesti come l'acqua, come il cielo sereno... Pianse ancora di piů. Dov'era? Non era lě a proteggerlo?? Dov'era?! Le lacrime ormai scendevano copiose. Chiuse gli occhi, e prima di essere travolto dall'acqua urlň "FRANCIS!".
All'impatto ghiacciato con l'acqua, aprě gli occhi. Un incubo, solo un incubo. Si voltň verso la finestra, il cuore in gola, quando sentě dei battiti. Forse era solo un ramo di un albero, ma ebbe paura. Per quello le lacrime iniziarono di nuovo a scendere ed il piccolo uscě dal letto, Kumajirou in una mano e il disegno nell'altra.

Aveva il sonno leggero, lui. Per questo, nonostante si fosse adddornentato poco prima, si svegliň quando sentě il piccolo bussare piů volte alla porta. Sospirň, accendendo la luce e sedendosi sul letto.
ŤEntra! - gli disse - Cosa c'č Matthew?ť Gli domandň, appena la testolina bionda spuntň dalla porta, con gli occhi lucidi. Matthew cercň di dire qualcosa, ma la voce spezzata dai singhiozzi non glielo permetteva.
ŤHai avuto un incubo?ť Il piccolo annuě. Francis gli fece segno di avvicinarsi, cosě Matthew entrň, chiudendo dietro di sé la porta. Corse verso Francis, abbracciandolo in lacrime.
ŤSu, su. Era solo un sogno.ť Accarezzň i capelli del bambino, cercando di calmarlo.
ŤStasera puoi dormire con me, ti va?ť Gli propose. Matthew alzň gli occhi sul suo viso, le lacrime che avevano smesso di cadere.
ŤD-davvero...? ť Chiese, speranzoso.
ŤMais oui, petit!ť Gli rispose, sorridendo. Lui si tranquillizzň e si asciugň le lacrime. Francis spense la luce e si sdraiň, facendo spazio a Matthew. Lui salě sul letto e si raggomitolň, fino a farsi piccolo piccolo, stringendo Kumajirou. Francis lo avvicinň a sé con un braccio, per poi augurargli buona notte. Il piccolo s'addromentň, fra le braccia del Francese.

Notň qualcosa, nella manina della colonia. Un foglio...? Lo sfilň lentamente dalla sua mano, per poi uscire dalla stanza, per poter accendere la luce e guardarlo -pur sempre facendo attenzione a non svegliare quell'angioletto-. Era un disegno di lui e Matthew -con l'immancabile Kumajirou-. Nel disegno, il piccolo Matthew stava dando un bacio sulla guancia a Francis. E c'era scritto, in rosso, 'Je te veux bien, papa!'. Sorrise, stringendo il disegno al petto, chiudendo gli occhi.

"Moi aussi, petit."

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AA: Angolo Autrice

Salve~! :D
'kay, non so cosa c'entra Lovi. Ma non sapevo chi altro mettere. Tonio no perché se Franz č adulto, anche Tonio.
Gil lo stesso. Feli non fa cose del genere. Al non volevo inserirlo qua. Lud non fa cosa del genere. Chi mettere?
E -puf!- m'č venuto in mente Lovi.
Quindi! Dopo la versione UsUk (o meglio, UkUs), ecco la Franada~! Spero vi piaccia! ♥

E visto che ci sono, rispondo ai commenti a ~L'incubo della notte~, la version UkUs ovviamente.

L_Lawliet_poppy:
Ciao! :D Mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta ^^ Sě, č dannatamente carino! E sono felice che ti sia piaciuto anche il disegno ^^ Spero ti piacerŕ anche questa -sempre se la leggerai-! Arigatou Gozaimasu!

Haruhi1Miku:
Nyah, sono felice che ti piaccia! >w< Anche perché scrivi benissimo secondo me, quindi per me č quasi un'onore sapere che ti piacciono lo mie storie >w< Sul serio, sono felicissima che ti piaccia! Spero ti piaccia anche questa -sempre se la leggerai-! Arigatou Gozaimasu!

LaDy M:
Sono felice che ti piaccia, come ho detto anche alle altre >w< Sě, lo ritiene il suo fratellone, quindi... ^^ Ah, sono felice ti sia piaciuto! Per il fatto del "Ti amo" e dell' "Anchio", ti ho giŕ spiegato ^^ E no che non chiamo la neuro! xD Beh, spero che ti piaccia anche questa -sempre se la leggerai-! Arigatou Gozaimasu!

Blu Paprika:
Sono felice che ti piaccia >w< Sě, č decisamente adorabile! Ma... ma povero x° Solo un po'... stupido? xD Perň sa essere serio e -rare volte e incredibilmente- intelligente >___< xD Beh, che dirti adesso? Spero ti piaccia anche questa -sempre se la leggerai-! Arigatou Gozaimasu!

Good, now I'm leaving~ Bye, alla prossima fanfic!

AyuChan Uchiha