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Autore: Fabi_    13/08/2010    7 recensioni
E se Carlisle avesse visto Esme cadere dal dirupo e l’avesse lasciata morire? La sua vita sarebbe cambiata? Non anticipo altro, vi lascio al mio breve punto di vista.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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Nick (su EFP): Fabi_
Titolo: Condanna
Rating: giallo
Pairing: Carlisle/Esme
Genere: Triste, Generale, Sentimentale
Personaggio scelto: Carlisle Cullen
Altri personaggi: Edward Cullen, Esme
Avvertimenti: what if? Flashfic
Note dell’autore: e se Carlisle avesse visto Esme cadere dal dirupo e l’avesse lasciata morire? La sua vita sarebbe cambiata? Non anticipo altro, vi lascio al mio breve punto di vista.

Condanna 

Prima di tutto vorrei ringraziare le giudici del contest: Dackota e Faffina! Che mi hanno dato la possibilità di scrivere questa flashfic.

E anche per il terzo posto al contest.

Alla fine della storia riporto il commento delle giudici.

Ringrazio chiunque perderà qualche minuto a leggere, e magari a commentare.

 

 

 

Condanna

 

In lei c’era ancora un barlume di vita. Potevo aiutarla.

L’avevo vista cadere dallo scoglio ed ero rimasto lì, impietrito.

Lanciai un urlo e scattai verso di lei, questa rabbia, questo dolore, venivano da dentro, era forse la mia anima che urlava?

Arrivai da lei in un battito di ciglia. Quando la vidi, capii che avevo solo due possibilità.
La prima: tenerla con me, donarle un’esistenza immortale, innaturale. La seconda: lasciarla andare, permetterle di morire.

Aprì gli occhi per un istante, forse già totalmente incosciente: “Wi…l…”, il nome di quel bambino che aveva perso, pronunciato con gioia.

Poi, brutale, il ricordo delle frasi del mio ‘figlio’ immortale.

Perché mi hai trasformato? Non l’avrei voluto.

Hai fatto di me un mostro.

Mi costringi a vivere contro natura.

Non era questo il mio destino.

 

Potevo obbligarla a esistere senza vita?

Voleva morire, potevo io scegliere per lei?

Avevo il diritto di privarla, forse per sempre, della possibilità di rivedere suo figlio?

Mi sorrise, ripeté il suo nome, l’accarezzai guardandola sofferente: “Ti ho amata da subito, ti ho aspettata da sempre,” egoista.

Pronunciò il mio nome, questa volta.

Mi vedevi, Esme? Mise a fuoco il mio volto, per quanto le fosse possibile: “Mi dis…pi…ace.” Aveva scelto.

La baciai dolcemente, rimasi con lei.

Non c’era nulla da fare. Non l’avrei mai più vista ridere. Non avrei più sentito la melodia della sua voce, toccato la sua pelle calda.

 

Ancora adesso mi chiedo se la mia vita sarebbe stata differente se quella volta avessi scelto diversamente, mi capita sempre più spesso di riportare la mia memoria a quel giorno.

Una compagna, mi manca.

Tutto perché so che questo non è il mio posto: non sono a casa.

Io non dormo, ma ogni volta che chiudo gli occhi, rivedo lei. Non è scelta, ma necessità. È l’unica cosa che mi tiene attaccato alla speranza che, forse, possiamo cambiare.

Un rumore secco alla porta mi scuote via i pensieri: “Carlisle, dobbiamo andare.”

“Certo Edward,” dico indossando il mantello che è la nostra uniforme. Prima di uscire guardo negli occhi mio figlio, che scuote la testa leggendo nei miei pensieri: “Carlisle, sembri davvero convinto, tutti questi anni con i Volturi non ti hanno fatto ancora cambiare?”

“No, non succederà.”

Edward mi concede uno dei suoi rari sorrisi: “Sì”, dice rispondendo ai miei pensieri: “Starei con te, lascerei questo posto.”

Lo sapevo, è pur sempre mio figlio, per quanto la scelta di andare via sia difficile, lui è fuori posto quasi quando me. Abbiamo deciso.

Entriamo nella sala del trono, dove Aro invoca immediatamente i nostri nomi in saluto. I suoi preferiti, noi e Jane.

“Aro,dobbiamo parlare.”

 

Così nel 1980, dopo sessant’anni in una prigione di velluto, siamo fuori. Ce l’hanno permesso perché sanno che il modo migliore di mantenere gli amici è convincerli che possono scegliere, così si sentiranno ancora più fedeli di fronte alla sincera complicità che c’è tra la guardia e gli anziani.

Aro è convinto che torneremo. Non succederà, recupererò la mia anima per lei.

 

Ecco il giudizio:
Trama 5 
Originalità 5 
Struttura: grammatica e stile 9 (4 gramm e 5 stile) 
Caratterizzazione dei personaggi 10 
Sfruttamento del tema 5 
Giudizio personale di Dackota 4 
Giudizio personale di Faffina 5 
TOTALE 43/45 

Un racconto per certi versi strano, in cui i sentimenti provati dai personaggi non si capiscono infondo finché non si arriva alla fine della storia. 
Ritroviamo un Carlisle affranto a causa di una scelta che cambierà la sua esistenza. Un personaggio che non solo lotta per rinnegare la propria natura ma, riesce a rinunciare all’unica ancora di salvezza dalla dannazione della sua anima trasmettendo un incredibile senso di vuoto eterno. 
Buona la grammatica, a parte per un paio di errorini di punteggiatura e un tempo verbale sbagliato. 
I personaggi sono stati caratterizzati alla perfezione, Carlisle è perfetto. 
Così com’è ottimo lo sfruttamento del tema proposto della strada alternativa. 

Giudizio di Dackota 
Il tuo racconto mi ha colpita piacevolmente. Inizialmente, mi ha lasciato un po’ perplessa per il semplice motivo che non mi aspettavo un simili exploit di sentimenti da parte di Carlisle. 
Ho provato tanta pena per lui, nel momento in cui rinuncia alla sua piccola parte di felicità donandola ad Esme nel momento in cui le permette di riabbracciare suo figlio. 
Sono contenta che tu abbia scelto questo personaggio, così poco sfruttato nel fandom. 
Credo che Esme e Carlisle abbiano un gran potenziale e siano molto interessanti. 
La storia è ben scritta e i sentimenti sono espressi alla perfezione così come quella punta di amarezza che caratterizza il pg di Carlisle e la conseguente speranza nel momento in cui abbandona il corpo di guardia dei Volturi. 
Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro. 

Giudizio di Faffina 
La tua storia mi ha colpita e commossa già dal primissimo impatto, ho amato ogni singola parola, sia lo stile, sia la storia che c'è dietro. 
Mi ha commosso la bontà di Carlisle, nel lasciare andare la donna che ama, e che ha scelto di morire. Sapeva che stava andando incontro ad un'eternità di solitudine e probabilmente rimpianti, ma per usare le tue bellissime parole "Voleva morire, potevo io scegliere per lei? Avevo il diritto di privarla, forse per sempre, della possibilità di rivedere suo figlio?" E così mette da parte ciò che vorrebbe per sé stesso e la lascia andare. E' più facile salvare la vita di chi ami, piuttosto che rispettare la sua volontà e stare a guardare mentre ti lascia per sempre. Ma Carlisle ce l'ha fatta. Probabilmente se Esme avesse saputo quanto l'amava Carlisle, non si sarebbe uccisa. Ho sempre apprezzato questo personaggio, un po' trascurato ma dalle grandi potenzialità. Bellissima la tua frase “Ti ho amata da subito, ti ho aspettata da sempre”, mi ha fatto venire la pelle d'oca. E' sempre una sorpresa trovare storie come la tua! Ancora complimenti! 


   
 
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