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Autore: Tsukino Chan    11/10/2005    8 recensioni
FF su Lina e Gourry...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avvertenza: FanFic estremamente romantica, pericolo carie…

Da due anni a questa parte, alla vigilia del mio compleanno, trovo sempre il tempo per scrivere una FF.

Ormai è diventato una specie di rito, un modo per festeggiare con tutti, per esprimere quello che mi passa per la testa…

E così anche quest’anno ho rispettato la tradizione…

Ok, sto divagando (mi ricorda una certa sposina con il suo diario ^^).

Avvertenza: Io l’ho scritta dopo essermi ascoltata per due ora di fila “Can you feel the love tonightdi Elton John

Lascio a voi le conclusioni

 

 

 

Il fuoco dell’accampamento rischiarava i volti dei due viandanti.

Sopra di loro una coltre di stelle rifletteva nella volta celeste la loro luce, troppo distante per essere compresa ma non tanto per essere apprezzata.

Lina guardava rapita il cielo, lo sguardo perso in quella distesa di astri.

I lunghi capelli di fiamma le scivolavano lungo la schiena, a tratti mossi dalla fresca brezza estiva, che portava ristoro dopo la calura della giornata.

I suoi occhi erano vacui, ricordava una notte di tanti anni prima, una fuga, l’emozione di essere libera, guidata da quelle stesse stelle.

- A cosa pensi, Lina?-

Una voce accanto a se la distolse dai suoi pensieri, riportandola nel presente.

-Niente Gourry, niente… ricordavo.-

La maga aveva accompagnato la sua vacua risposta  scuotendo la mano, per sottolineare che non fosse importante.

 

Gourry la guardò per un attimo, rimanendo in silenzio.

Sapeva  non essere una buona idea indagare sul passato della compagna, e lui non aveva nessuna intenzione di ricevere un pugno made Inverse.

Quindi portò la sua attenzione al cielo.

Anche a lui quelle lucette davano dei ricordi, seppure confusi.

-Li si vedono meglio…- sussurrò quasi involontariamente.

-Dove?-

 

Lina aveva spostato il suo sguardo verso lo spadaccino, incuriosita da quella frase.

Continuando a guardare il cielo, si grattò la zazzera bionda, accompagnando il gesto con un sorriso.

- Esattamente non lo so… - gocciolone di Lina-  Però mi sono ricordato che dove sono cresciuto quegli affarini luminosi erano più intensi…-

- Stelle, quelle si chiamano stelle.- sospirò la ragazza indicando sopra di se.

-Eh, Eh… stelle, hai ragione Lina…-

 

Il silenzio calò nuovamente nell’accampamento, mentre i due osservavano il cielo.

Lina ripensava all’accenno al luogo di provenienza dello spadaccino.

Nonostante viaggiassero insieme da tempo, lui non ne aveva  mai parlato.

All’inizio credeva fosse dovuto alla sua scarsa memoria, però prima…

Sentiva crescere dentro di se la curiosità per il passato del suo compagno, e lei era nota per dar sempre ascolto alla sua curiosità.

-Senti Gourry, perché non parli mai del tuo passato?- si pentì di aver fatto quella domanda subito dopo averla pronunciata.

Lo spadaccino si volse verso di lei, nei suoi occhi si poteva leggere una sorta di stupore assieme ad un’indefinibile tristezza.

Lina rimase incantata da quello sguardo, ed un secondo dopo era arrossita.

-Ecco… vedi… se, se non vuoi parlarne..Ehm.. non fa niente, davvero… non, non devi- balbettò, cercando disperatamente di lasciar cadere la cosa.

Evidentemente era in difficoltà, e non sapeva come uscirne.

 

Gourry sorrise, pur non capendo appieno il comportamento della ragazza.

Poi riportando lo sguardo al cielo disse- Non ho molto da raccontare… Molti dei miei ricordi sono confusi, tanti non ci sono più… Perché me lo hai chiesto?-

Lina arrossì ancora più vistosamente.

-Così, tanto per fare…- sbottò, cercando di tornare al suo colore naturale.

Lui però non l’aveva sentita, improvvisamente un ricordo gli era tornato, nitido come non mai.

Poteva raccontarle quello, si disse tra se e se soddisfatto.

-Mi sono ricordato di una cosa.  È accaduta pochi giorni prima che io partissi da casa.

Papà mi aveva chiamato in cucina, o almeno credo, non ne sono sicuro, e mi ha fatto uno strano discorso. Gourry, ormai è tempo che tu parta per la tua strada, per conoscere il mondo e per diventare un abile spadaccino. Io ti ho insegnato abbastanza, anche se non tutto, quindi preferirei che rimanessi ancora un po’ a farmi compagnia, ma tua madre ha detto che è stanca di cucinare per due “lupi famelici” o cose simili, quindi  ha minacciato di cacciarci di casa entrambi.

In effetti  papà è una buona forchetta ma  anche mia madre non scherza.-  Mentre parlava i suoi occhi si erano  come illuminati, ed il suo volto sembrava quello di un bambino che racconta al genitore le sue prodezze.

Lina lo ascoltava rapita, osservando la sua espressione felice, i suoi occhi brillare,le sue labbra muoversi.

-Sinceramente spero che tu possa apprendere anche da solo le potenzialità dell’eredità di famiglia, e che riesca a tenere alto il nome dei Gabriev.

Poi mentre uscivo mi ha detto che ogni uomo può essere un bravo spadaccino, ma diventano degli ottimi spadaccini solo coloro che hanno qualcosa da proteggere.

Adesso io credo di aver trovato la mia cosa da proteggere.- concluse, rivolgendo alla maga un sorriso dolce, pieno di calore.

 

Lina fu tolta dalla sua contemplazione dall’ultima frase del ragazzo, e rimase completamente spiazzata dal suo sorriso.

Nonostante volesse chiedergli cosa proteggesse, non riuscì a formulare le parole e la domanda le morì in bocca.

I suoi occhi indugiavano ancora sul volto sorridente di Gourry, incapaci di distogliersi .

La mancanza di quello stesso sorriso aveva portato una quindicenne sull’orlo della distruzione del pianeta, ed in quel momento le  aveva tolto la capacità di  parlare.

-Non voglio perderti…- una frase detta in tono flebile, uscita  dal flusso di pensieri che le vorticava in testa.

Gourry  la fissò sorpreso e Lina per l’ennesima volta arrossì.

-Lina che hai? Sei tutta rossa. Hai la febbre?-

La ragazza sospirò, non riusciva a credere che il compagno non avesse capito.

In fondo stava parlando di Gourry, con lui era normale.

-No no, sto bene, ho solo un po’ di caldo.-

- Ah, ok… Sai mi ero preoccupato!-

 

Di nuovo calò il silenzio tra i due.

Il rivolo d’aria adesso era diventato un venticello, che scompigliava i capelli ai due, e portava con se il canto lontano delle cicale.

Entrambi ascoltavano rapiti quel suono, che portava una sensazione di serenità indescrivibile.

Ad un tratto il ragazzo si alzò e andò a raccogliere dei rami secchi non troppo distanti.

Lina osservava i suoi movimenti fluidi,ed  i suoi capelli dorati mossi dal vento, lo facevano sembrare un cavaliere delle favole.

Tornato dalla raccolta, Gourry aggiunse alcuni rami al fuoco che andava indebolendosi.

Le braci scoppiettarono al contatto con la legna, che dopo alcuni attimi si ritrovò avviluppata dalle fiamme.

I colori caldi di queste si riflettevano sulle iridi castane della ragazza, che osservava il compagno in piedi vicino al fuoco.

Rispetto a lei, Gourry era sempre stato molto alto, ma quando lo guardava da seduta perdeva le misure, sentendosi una bambina al cospetto di un gigante.

 

Con la coda dell’occhio vide una scia sopra la testa del biondino, che procedeva dall’alto verso il basso.

-Go, una stella cadente!- esclamò indicando di fronte a lei.

Gourry si voltò di scatto verso il punto indicato, ed iniziò a scrutare il cielo.

-Io non vedo niente- affermò portandosi una mano sopra gli occhi, per cercare meglio.

-Certo, una stella cadente non rimane mica ad aspettare che tu la veda.- osservò alzando le spalle Lina

-Bhè se l’hai vista allora esprimi un desiderio- disse il ragazzo continuando a scrutare il cielo

Lina annuì, incrociò le mano e chiuse gli occhi.

Nel frattempo Gourry avendo rinunciato alla ricerca, si era voltato verso la ragazza, trovandola con gli occhi chiusi, come intenta a pregare.

-Per me ha la febbre- sospirò sottovoce, non sentito da Lina.

 

Infatti la maga era completamente presa da cercare un desiderio, che non si accorse che lo spadaccino era tornato al suo posto, accanto a lei, e che la stava osservando preoccupato.

 Sentì il peso della mano del ragazzo sulla sua, ed un attimo dopo il calore delle sue labbra sulla sua fronte.

Aprì improvvisamente gli occhi , trovandosi davanti quelli azzurri dello spadaccino.

-G-Gourry…. C-che ti salta in mente?- lo aggredì alquanto imbarazzata.

Lui alzò le spalle e rispose con un semplice – Controllavo se avevi la febbre.-

-Ma non ho la febbre come te lo devo dire!!- esclamò un’ormai irritata Lina.

-Come facevo a saperlo? E poi è tutta la sera che hai il viso rosso, mi sono preoccupato.-

Al preoccupato lo spadaccino ricevette un pugno sulla testa, che lo fece affondare di parecchi centimetri sotto terra.

-Visto! Sto bene!-  esclamò esasperata la ragazza, che tornò a sedersi con un’aria arrabbiata sul viso.

 

Silenzio.

C’era solo silenzio in quel momento, niente cicale, niente vento.

Solo un silenzio surreale.

Lina si sentì improvvisamente sola.

Poi come se avesse intuito il suo stato d’animo, si ritrovò stretta tra le braccia di Gourry, che le circondavano il grembo.

-Scusa.- iniziò lo spadaccino, sperando di non essere interrotto dalla ragazza.- Non volevo farti arrabbiare. Ma ero davvero preoccupato…-

Lina sorrise sprofondando nell’abbraccio. –Gourry-

-Preoccupato per te e…. e per lui. State bene?- Nella sua voce si sentiva un affetto oltre ogni misura.

Un affetto che Lina sapeva riservato solamente a lei e alla creatura che aveva in grembo.

Suo figlio.

Il figlio di Gourry.

Come risposta il ragazzo ricevette un bacio.

Dolce, bisognoso di affetto, materno.

 

 

 

 

Questo non è il mio solito stile, è una bozza, una specie di prova che probabilmente subirà alcune variazioni nel tempo, fino ad essere realmente completa.

È proprio per questo motivo che vi chiedo di commentare, per farmi sapere che ne pensate,e se ne avete voglia, per darmi suggerimenti! ^^

 

Don’t Worry, Be Happy!!!

Tsukino Chan

 

 

 

 

 

 

 

  
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