13/08/2010
0 recensioni“L’amore non è eterno” glielo aveva detto sua madre parecchie centinaia di anni prima, ma ancora oggi se lo ricordava con nitida chiarezza.
La cosa buffa di questo suo ricordo era che ricordava quelle parole ma non il volto della donna-la sua progenitrice- che gliele aveva proferite. Era davvero assurdo!
Eppure era vero.
Di lei ricordava solo blandamente il suono della sua voce e i suoi capelli corvini, che le ricordavano tanto i propri. Per il resto però era semplicemente una sagoma scura e dai contorni sbiaditi.
Non che la cosa avesse poi tanta importanza, a dire il vero.
Se doveva essere sincera non aveva neppure importanze e senso il fatto che un simile discorso le tornasse in mente in quel momento.
Stava vivendo una situazione assurda e questo era il primo pensiero -tra parentesi idiota- che le passava per il cervello? Davvero a volte non capiva che le prendesse.
Ma ormai che il discorso era iniziato forse era uno spreco lasciarlo lì. Non che avesse voglia di rimuginare su una cosa tanto inutile quale era quel pensiero e l’amore in generale, solo che, ora che ci rifletteva con più cura, non aveva mai prestato molta attenzione a quelle parole.
Le aveva ascoltate e assorbite, ma non ne aveva appreso il significato.
Non che ci fosse poi molto altro da sapere o su cui riflettere.
Eppure aveva come l’impressione che il discorso fosse stato lasciato in sospeso.
E forse era così. Perché ora sentiva che c’era qualcos’altro da dire, e che sua madre non aveva detto. Qualcosa che aveva omesso e che le aveva taciuto forse per darle il tempo di comprendere da sola cosa ci fosse dopo.
E forse ora poteva intuire anche cosa fosse.
L’amore non è eterno, no, non lo è mai nella sua assurda esistenza. Perché è un legame e ogni legame può essere spezzato con incredibile semplicità.
Ne era certa. Certa fino in fondo.
Lo credeva con ogni sua singola cellula, nella maniera più assoluta e totale.
Eppure l’amore può durare. Durare persino centinaia di anni.
E anche di questo, ora in questo preciso e assurdo istante ne era certa.
Ora che si sentiva trascinare giù, dalla forza di gravita ma non solo. C’era anche un sorriso felino colmo di sarcastica soddisfazione e divertimento che la stava facendo precipitare inesorabilmente giù da quel piedistallo che si era costruita e su cui si era eretta con immane fatica.
Oh, sì!
Soi Fong ne era assurdamente certa.
L’amore può durare persino cent’anni. Cent’anni di solitudine.
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Ecco a voi il risultato della mia insonnia.
Dopo ore spese a rigirarmi nel letto senza aver sonno mi sono trovata a fare una marea di riflessioni più o meno coerenti, più o meno sensate.
Così quasi per caso mi è venuto in mente lo spunto “l’amore non è eterno” che non ho potuto non mettere incentrando il lavoro Soi fong! ^^
L’ambientazione è ovviamente quando Rukia viene salvata dal patibolo e Yoruichi salva Kiyone afferrando Soi fon e trascinandola giù dalla collina del patibolo.
Ok, credo che non ci sia altro da dire!
Bye.
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