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Autore: Morea    13/08/2010    22 recensioni
L'abito non fa il monaco. Il nome non fa la persona. Bella non è un Cigno, e lo sa. Isabella Swan vista dagli occhi di una non-fan di Twilight.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Delirio serale.
Premetto che ho conosciuto un pizzico di Twilight attraverso le fanfiction (di Mirya ed Anthy, soprattutto), e che, incuriosita da esse, mi sono avvicinata ai libri della Meyer, che, tradotto, significa che ho iniziato a leggere ieri sera Twilight, fermandomi al quinto capitolo sia per il sonno che per lo stile troppo didascalico e poco evocativo dell'autrice. (Lungi da me l'essere una criticona ed una snob, purtroppo è stato così e basta, per il momento :D )
Attraverso le parole delle vostre fanfictions mi sono fatta una certa idea di alcuni personaggi, in particolare di Bella, protagonista in praticamente tutte le storie che ho letto... e questo, è quello che ho pensato di lei.
Ci saranno inesattezze, stupidaggini e castronerie, ma perdonate una non-fan di Twilight che conoscerà sì e no un decimo degli eventi e dei personaggi che si avvicendano nella Saga, che non ha visto i film o letto i libri, ma si è fidata ciecamente delle parole delle autrici di Efp :)
Vi auguro buona lettura, sperando che non vorrete linciarmi dopo aver dedicato 5 minuti del vostro tempo a quest'immensa Cavolata :D
Giulia







Isabella Marie Swan.

Quando mi sento chiamare con il mio nome completo, ogni santa volta rivolgo i miei pensieri a quei geni dei miei genitori.
Isabella, nome da regina, e nemmeno di una regina qualsiasi. Isabella di Castiglia, senza la quale Cristoforo Colombo non avrebbe mai levato gli ormeggi, e sarebbe morto di vecchiaia vagando tra un reame e l'altro in cerca di qualche spicciolo per le sue tre stupidissime Caravelle.
Marie, così poetico, con quell'accento francese, così allusivo, se riferito all'Immacolatissima, Beatissima, Sempreverginissima Madre di Dio. E sull'immacolatissima e sempreverginissima io e lei ci potremmo anche somigliare, in effetti... dato che sono talmente pura ed eterea agli occhi di Edward che ogni benedetto giorno ho il terrore di vedermi rinchiusa da lui in una campana di vetro, brillante ed indistruttibile, dove nessuno - neppure lui, ovviamente - potrebbe arrecare un minimo danno alla mia persona ed alla mia fottutissima anima.
E poi arriva il bello.
Swan.
Il cigno.
L'animale più candido, elegante, aggraziato, il pennuto più nobile, altezzoso, vanitoso che esista sulla faccia della Terra. Credo che un cigno comune passi la vita a specchiarsi nel laghetto che frequenta, così felice di avere un collo così lungo e sinuoso, o uno sguardo così dolce e penetrante da persuadere tutti i suoi infiniti fans a scattargli foto o a gettargli appetitose molliche di pane. Non ci sono cigni a Forks. Mi domando perchè diavolo ci deve essere una Swan come me.
L'unico aggettivo che ci accomuna può essere quel 'candido' che ho citato per primo, solo che io sono pallida come un cadavere, lui è bianco come la luce più nitida.
Poi, andando per ordine, ho parlato di 'eleganza' e 'grazia'. E' già tanto che mio padre mi abbia spiegato il significato di queste parole, chissà quando nella mia tenera età. Sì, perchè è uno Swan anche lui, e mi trattengo dal ridere a crepapelle per il semplice fatto che Charlie è pur sempre uno dei miei due parenti più stretti, e di sicuro è quello più vicino a me - perlomeno in questo momento.
Vanitosa, io? Presto a malapena attenzione all'indossare i miei capi nel verso giusto, non poche volte ho scambiato i ruoli alle scarpe, con successive e sacrosante urla di dolore nello scoprire la verità più crudele: se qualcuno, secoli fa, ha stabilito che ci fosse una differenza tra rispettare tra la 'destra' e la 'sinistra', aveva insindacabilmente ragione.
Un cigno non inciampa, un cigno non cade, un cigno non scivola. Una Swan sì. E lo fa anche nei modi più assurdi, più bizzarri, più incredibili. La stabilità di Bella inizia dove finisce la stabilità degli altri. Ovvero non inizia mai. Perchè a Forks sanno come comportarsi nei confronti di lastroni di ghiaccio, o del terreno scivoloso e impervio, o delle radici sporgenti nella foresta. A Phoenix nessuno si è preso la briga di insegnarmelo. Non che l'avrei capito e saputo mettere in pratica, ma magari sarei stata più... preparata, ecco.
Certo, non ero preparata neppure alla remota possibilità di imbattermi - infatuarmi, innamorarmi - in Sua Altezza Perfetta Edward Anthony Masen Cullen. Ho scelto un vampiro come compagno di vita, ho scelto qualcuno incapace di inciampare, di scivolare, di distrarsi, di sbagliare. Oh, Edward sbaglia in certe situazioni, eccome, ma semplicemente, non sbaglia nell'incedere sicuro e con lo sguardo fisso di fronte a sè, non sbaglia nell'abbinare capi d'abbigliamento - anche se credo che Alice supervisioni le sue scelte riguardo al vestiario addirittura prima che Edward possa combinare guai -, non sbaglia nell'apparire sempre tranquillo, pacato, elegante, aggraziato, candido di fronte agli altri.
Edward Swan. Ecco, un nome giusto.
Non Isabella Marie Swan. Stupido, fottutissimo nome da snob.

Wikipedia parla così del comportamento dei miei simili.

[ Non sporca, non arreca alcun fastidio, non emette suoni se non un lieve sibilo che s'ode appena (tanto che in passato si riteneva che fosse muto). Se nel laghetto vi sono pesci, non li molesta. Difficile è invece, la sua convivenza con i consimili (come le anatre) perché ha un carattere litigioso e dispotico. ]
Non sporca.
Neanch'io sporco, ci mancherebbe altro. Uno pari.
Non arreca alcun fastidio.
Neanch'io arreco alcun fastidio. Due p- No. Io non arreco alcun fastidio quando si tratta di impormi sugli altri, perchè semplicemente non mi va di mettermi in mostra, e soprattutto, mi sento un pesce fuor d'acqua in qualsiasi situazione. Io arreco fastidi a quintali, solo perchè il mio sangue è l'equivalente di un hamburger a tre strati di carne, con ripieno di insalata, ketchup, formaggio e patatine, per l'esemplare tipo di vampiro. Io arreco fastidi senza neppure andare a cercarmeli. Due a uno per il Cigno.
Non emette suoni se non un lieve sibilo che s'ode appena.
Un punto ciascuno: tre a due per il Cigno. Non parlo mai per prima, aspetto che siano gli altri ad interpellarmi, per non dare fastidio.
Difficile è la sua convivenza con i consimili.
Quattro a tre per il Cigno. Ho dovuto cercarmi una famiglia di vampiri, per creare rapporti interpersonali che andassero oltre un cenno del capo o della mano, o un 'Ciao' sibilato a denti stretti. Per il resto, Jessica, Angela, Mike e gli altri mi sono semplicemente capitati. Mi è capitato di incontrarli, di pranzarci insieme, o di uscirci qualche volta... ma non sono realmente miei amici. Non li posso davvero considerare tali, dopo aver incontrato Alice.
Ha un carattere litigioso e dispotico.
Signore e signori, Isabella Swan pareggia! Il Cigno è più arrogante, altezzoso, e snob di me. Che questo sia dovuto semplicemente al fatto che il Cigno in certi casi si esponga... beh, è un altro discorso. Il Cigno se le va a cercare. La Swan no.


Mi devo accontentare di pareggiare anche con uno stupido pennuto.
Cielo, Bella. Sei proprio un brutto anatroccolo.

Isabella Marie Ugly Duckling. Suona già meglio.
Isabella Marie Ugly Duckling ed Edward Swan sono lieti di annunciarvi il loro matrimonio...
Buffo... ma ormai manca poco.
Dopo il matrimonio sarò una vera Swan anch'io.
Perchè a Edward non l'ho mai detto, ma...
...Voglio diventare una Vampira per smetterla di inciampare.



  
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