La testa girava, non riusciva a capire
cosa stesse
succedendo.
Il silenzio inghiottiva ogni cosa.
Urla che non uscivano, fiato smorzato, lamenti morti in
gola.
Buio, la consapevolezza di non essere soli.
E l’odore nauseante di sangue, di morto, di imminente
putrefazione.
Il respiro accelerava, come la paura.
Dolore, sapere che tu non hai potuto fare niente.
Lacrime che non uscivano, senza un perché.
Smarrimento, voglia di andare via, voglia di non sapere.
Tenue luce di una luna piena.
E due occhi rossi, che lo fissavano.
E lui ne lesse dentro il terrore.
«Stai tranquillo Sasuke, era soltanto un incubo».