DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono in nessuna maniera e la storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Si sfiora i capelli. Ride. Abbassa lo sguardo per qualche secondo ma subito torna ad incantare i ragazzi che gli stanno intorno con quello sguardo magnetico e quel sorriso splendente ed ipnotico che lo caratterizzano.
Amo guardarlo mentre interagisce con i suoi fan: è raggiante, sicuro di sé, fiero. Emana un'aura del tutto personale e così particolare che non saprei nemmeno descriverla a parole.
Sono passati 30 anni e, incredibilmente, è rimasto lo stesso bambino curioso ed allegro di allora. Certo, adesso è biondo, si rade ogni mattina ed ha tanti di quei soldi che potrebbe comprarmi 5 o 6 case più qualche bella isoletta sperduta in mezzo ai Caraibi, eppure non si è mai montato la testa, non si dà arie né reclama qualche tipo di superiorità sugli altri.

Quello che si vede sul palco non è il vero Jared, è solo una piccola parte di lui, è l'esibizionismo che entra in scena prepotente per passione e soldi. Il vero Jared è questo che ho ora davanti agli occhi, semplicità e solarità fuse insieme nel corpo di un uomo che resterà per sempre adolescente. Sì, questa è la sua essenza: maturità di uomo e genuinità di ragazzo racchiuse in uno spirito creativo in perpetuo movimento. Lo vedo dalla scintilla che illumina i suoi occhi mentre parla con queste ragazze di cinema e pittura o mentre ascolta i ragazzi che raccontano le esperienze con le proprie band e dispensa loro consigli. Mai banale, mai scortese, anche quando è stanco, come stasera, trova sempre tempo per coloro che lo spingono a dare sempre di più. Una volta gli chiesi perchè ci tenesse così tanto a questo rapporto e le sue parole mi colpirono profondamente. Disse: "Gli Echelon, come anche Shan, Tomo, te e le altre persone che amo, sono la mia linfa vitale, la ragione per cui continuo ad andare avanti e a dare il meglio di me. Sono come il sangue che mi scorre nelle vene, mi tengono in vita. Senza di loro, senza di voi, sarei freddo, arido..morto."
Cavolo, al solo ricordo ho già gli occhi lucidi. Spero non mi veda, odio fare la parte della bambina davanti a lui!

Finalmente sta salutando gli ultimi ragazzi. E' davvero esausto ma un sorriso non lo nega a nessuno. Ed è proprio così che si gira a guardarmi: sorridente. Si avvicina lento, mi passa un braccio intorno al collo e mi bacia la fronte. Da bambino non era così affettuoso perciò ogni volta che mi accarezza o mi bacia o dice di volermi bene, mi prendo tutto il tempo necessario a gustarmi il momento.
Dopo aver permesso al mio cuore di tornare ad un battito regolare, sono pronta ad andare, anche perchè gli altri ci stanno aspettando al ristorante. Lo guardo piena di gioia e di orgoglio per l'uomo che è diventato e SO che lo percepisce. Gli scocco un bacio sulla guancia e riemergendo da tutti i pensieri e i ricordi dico semplicemente: "Andiamo?"
"Sì, mamma."



Questa è la prima volta in assoluto che scrivo una FF..spero davvero che sia di vostro gradimento! Se voleste lasciare una piccola recensione, sia positiva che negativa, mi farebbe estremamente piacere! :) Buona lettura!