14/08/2010
2 recensioniscritta da snappleducated, tradotta da youffie
“Kanda,” Lenalee si chinò di lato, “Perché sei vestito?”
Kanda non degnò la domanda di una reazione.
“Già,” Lavi li guardò sospettoso, “Verrai maledetto.”
Kanda resistette.
“Oh, no,” si preoccupò Lenalee, tirandosi le punte dei capelli corti e mordicchiandosi il labbro inferiore, guardando Kanda come se fosse una piccola creaturina delicata che aveva giurato di proteggere.
Kanda si accigliò.
Kanda rimuginò.
Kanda soppesò i pro e i contro di prendere parte alla conversazione.
“È un caso disperato,” Lavi scosse il capo, “Sarà condannato per il resto della sua vita di adulto. Non un uomo—né una donna,” si corresse alla vista dell'occhiataccia astiosa di Kanda, “S'incapricceranno mai di lui.”
Kanda non badò più di tanto a quell'insinuazione.
“Oh, basta,” borbottò lei, ondeggiando un po' sul tavolo. Era una di quelli che prendevano le sbronze lagnose. “Lo sai che lui—tu—tu potresti turbarlo.” Si coccolò tristemente la sua bottiglia di sakè.
“Prego?” ruggì Kanda.
“È il tuo diciottesimo compleanno, e non ti sei mai spogliato,” singhiozzò Lavi, “Io lo saprei. Io ti ho osservato. Con molta attenzione.”
Kanda ebbe uno spasmo involontario. Per consolarlo, Lenalee gli posò una mano sulla spalla, che in qualche modo finì per essere più che altro il suo inguine. “'Va tutto bbene, Kanda,” disse con completa, innocente sincerità, “Se. Se non riesci—se non riusciamo a trovare qualcuno entro i trent'anni, a me starebbe bene se…“ Il resto le morì sulle labbra, e poi si addormentò tutta contenta sulla spalla di Lavi. Kanda digerì il tutto con qualcosa che cercava di essere pacatezza.
“Ma cosa le hai detto?” sbraitò, e Lavi sorrise, pigro.
“È troppo facile.”