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Autore: Fabi_    15/08/2010    7 recensioni
Nel sentire il rumore freddo e cristallino del bicchiere che cade a terra, mi domando come sia possibile che me lo sia lasciata sfuggire di mano.
Il ricordo di una scena simile mi passa davanti agli occhi, il giorno del mio fidanzamento, ormai così lontano.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia ha partecipato al Mercante in fiera contest, indetto da jadina94, classificandosi terza.

Ringrazio la giudice che con la sua idea mi ha 'costretto' a scrivere su questa coppia su cui non avrei mai e poi mai perso del tempo, forse invece ne valeva la pena.

Ringrazio da ora chiunque volesse leggere e eventualmente commentare la storia. Riporto il giudizio alla fine del racconto.

lucn



Nickname: Fabi_Fabi (Fabi_ su efp)
Titolo:
Cold Hearts
Personaggi e pairing:
Narcissa/Lucius
Carta scelta:
strega
Genere:
Generale ( non è romantico, né abbastanza introspettivo, secondo me)
Rating: giallo
Avvertimenti
:  one shot
Trama: Narcissa rivive il giorno in cui scoprì che avrebbe sposato Lucius Malfoy, ripensando ai motivi che la spinsero ad accettare.
Note dell’autore:
Voglio utilizzare questo spazio per spiegare perché credo che questa Narcissa sia IC: secondo me lei ha vissuto il suo matrimonio come una forzatura impostale dalla famiglia. Ha accettato la cosa da brava nobile purosangue, e in seguito ha retto per suo figlio, ma sono convinta che lei apprezzasse molto di più la scelta romantica di Andromeda, pur non avendo il coraggio di lanciare una sfida di questa portata alla sua famiglia, rinunciando così alle comodità, al denaro e alla posizione, alla quale lei è legata: è una donna fragile, che ha donato la sua vita al figlio, disposta a tutto per lui. I pensieri sono in corsivo. 

 

 

Cold Hearts 

 

Nel sentire il rumore freddo e cristallino del bicchiere che cade a terra, mi domando come sia possibile che me lo sia lasciata sfuggire di mano.

Il ricordo di una scena simile mi passa davanti agli occhi, il giorno del mio fidanzamento, ormai così lontano.

 

Ero ancora sconvolta da quello che avevo scoperto: sposa di Lucius Malfoy. Non capivo perché mia madre me lo avesse tenuto nascosto fino a quel momento. Dopo aver bevuto l’ultimo sorso, lanciai il bicchiere con forza contro il muro. Non era da me. 

“Una sorpresa per te Cissy”, che bella sorpresa!

Di fronte a lei avevo dovuto mantenere il mio diplomatico contegno Black, ma io avevo sempre sognato qualcosa di diverso.

Un amore vero, scelto dall’attrazione e dalla passione. Sapevo dall’inizio che era solo la stupida idea di una ragazzina sognatrice, ma non pensavo che la mia vita sarebbe cambiata così in fretta.

Avrei voluto avere il coraggio di Andromeda, ma non ero tanto stupida.

Lucius: un bell’uomo sicuramente, ricco, potente. Un ottimo partito, molto meglio di Lestrange, povera Bellatrix. Certo, andare a cena al Malfoy Manor non mi rendeva particolarmente felice. Anzi. Se anche consideravo il giovane mago minimamente degno di nota, credevo che la sua famiglia non valesse un gran che, maghi importanti, ma più viscidi che mai.

“Signorina Narcissa, la prego, mi segua in camera, i suoi abiti sono pronti”, guardai l’elfo con disprezzo, dovevo pur sfogarmi.

“Pulisci qui”, dissi indicandogli i cocci sul pavimento. Mi diressi verso la mia stanza, al cui esterno trovai mia madre in mia trepidante attesa: “Cissy, devi sistemarti bene per stasera, dobbiamo andare a casa del tuo futuro marito, devi essere perfetta!”

“Madre, credevo che fossero loro a dover dimostrare qualcosa a noi, non il contrario, o i Black hanno forse perso la loro importanza nel mondo magico?” Mia madre mi osservava pensierosa, evidentemente i beni di famiglia erano in calo, per questo i nostri matrimoni erano così importanti, ma puntare sull’orgoglio purosangue della mia famiglia era la mossa giusta.

Essere Purosangue, mi ero chiesta molte volte cosa comportasse, da piccola, poi anche a scuola, avevo notato i fattori positivi: rispetto, ricchezza, potere, amicizie più che facilitate.

Ora capivo che avrei dovuto fare un sacrificio. Ma quanto grande era per me? Valeva la pena di rischiare tutto per l’amore? Non ne ero convinta, ancora oggi mi domando dove sarei finita se fossi fuggita dalla vita facile dei Purosangue.

Entrai nella stanza e mi trovai di fronte ad un abito lungo, verde smeraldo, con uno scollo profondo a lasciare scoperta la schiena, decorato sul davanti con fili argentati. I colori di Serpeverde, chissà perché non mi sorpresi affatto.

“Ma ghiaccerò con questo vestitino! Perché non posso mettere qualcosa di più…”

“Lo conosci anche tu il motivo, siamo donne di classe, questo comporta dei sacrifici”, la risposta di mia madre non ammetteva repliche.

Augurandomi che casa Malfoy non fosse un ghiacciolo come la nostra, mi misi sotto i ferri degli elfi domestici, i quali mi acconciarono diligentemente i capelli sotto la supervisione di mia madre, che non pareva mai soddisfatta del risultato e continuava ad insultarli. Io rimasi in silenzio, immaginando cosa mai avrei potuto dire di interessante.

Pensando a come fosse diventato lui. Magari parlargli mi avrebbe convinto che tutto sommato non mi era andata male.

Dopo un’ora e mezza di urla, uscii dalla mia stanza. Ero quasi perfetta. Quasi perché mia madre era certa che la mia carnagione fosse un po’ troppo abbronzata per l’inverno, fortunatamente riuscii ad evitare di farmi sbiancare con un incantesimo.

Uscendo mi ammirai allo specchio: un’affascinate strega, stretta in un abito da sogno, chi mai avrebbe potuto immaginare che in quel momento io mi sentivo persa e sola come mai prima di allora.

 

Ci Materializzammo appena fuori dal cancello, il Malfoy Manor era immenso, non riuscii ad evitare di spalancare la bocca di fronte a tanta magnificenza.

Il freddo della notte mi pungeva sul viso, mi faceva tremare le gambe, anche se non ero convinta che fosse tutta colpa della temperatura. Mia madre mi precedette, per tutto il tragitto non fece che ricordarmi le buone maniere Black, forse si era dimenticata che io ero la sua amata figlia coscienziosa, immagine di assoluta perfezione.

Mentre salivo la scalinata, mi sentivo come un oggetto in bella mostra, il sorriso finto, avido di mia madre mi sembrava quasi fuori luogo.

Una volta dentro, un elfo mi prese il mantello.

Accidenti, qui fa freddo davvero! 

Avevo molta voglia di sciogliermi i capelli, ma sapevo che mia madre mi avrebbe ucciso.

“La famiglia Malfoy vi attende nel salone”, disse l’elfo domestico facendoci strada.

Lucius mi osservava da lontano. La timidezza che ricordavo in lui aveva lasciato il posto ad una sicurezza e ad una sfrontatezza degni di un vero uomo, non potevo non ammettere il suo fascino, per una ragazza come me, lui non poteva che essere interessante.

Dopo avermi osservata, mi voltò le spalle per avviarsi verso un’altra stanza, io restai lì come una stupida, ad attendere che qualcuno mi prendesse per accompagnarmi alla sala da pranzo. Che figuraccia…

Durante la cena, mia madre non faceva che elencare i possedimenti dei Black, i nostri parenti più famosi, quello che ci distingueva come ‘i migliori’, tutto andò bene fino a che non arrivò a spiegare quanto io fossi perfetta per Lucius. I Malfoy a quel punto iniziarono a gongolare, io ad imbarazzarmi, e lui, a guardarmi con una strana luce negli occhi, la luce della conquista. Cosa vide in me?

Poi toccò a loro dimostrarsi degni di noi, in pratica fu una cena davvero poco signorile.

Io mi limitai a complimentarmi per la scelta del menu, a sorridere e a controllare che i miei boccoli sapientemente raccolti, ricadessero bene sul mio collo, in fin dei conti io non ero una preda, ma una degna cacciatrice, questo lui lo doveva sapere.

 

Finita la cena ci fu concesso un breve momento di svago, ed io mi fiondai di fianco al camino a cercare un po’ di tepore, mentre mia madre si perdeva in chiacchiere con i Malfoy Senior.

“Narcissa, non sei cambiata in questi due anni”, Lucius si sedette al mio fianco, guardandomi attentamente.

“Lucius, tu invece sì. Sei cresciuto”, ci sorridemmo a vicenda.

“Allora, felice della scelta?”

“Si sapeva da un po’ che sarebbe successo, o io o Andromeda, ma lei non è più disponibile, quindi…”

“Direi che mi è andata abbastanza bene. Non credi? A scuola andavamo piuttosto d’accordo”, Lucius prese un bicchiere di rum di ribes rosso: “Ne vuoi un po’, cara?”

“No, grazie, comunque sono d’accordo”, guardavo il liquido nel bicchiere, mentre lui versava qualcos’altro.

Mi porse l’altro bicchiere: “Allora, Narcissa, un brindisi a noi. Una coppia di nobili maghi Purosangue, freddi come il ghiaccio e belli come la luna, al nostro contratto”, contratto? Il matrimonio era per lui un contratto?

Per un istante mi fermai a pensare a quello che desideravo, immaginai il matrimonio, lo sfarzo, la sua presenza forte di fianco a me. Eravamo una bella coppia, lo riconobbi.

Lui aveva detto ‘freddi come il ghiaccio’, presi il bicchiere: “Allora, alla nostra vita insieme, al nostro contratto”.

Bevemmo insieme, era vero, quindi all’unione di due nobili Purosangue completamente convinti che il nome fosse la cosa più importante, il biglietto da visita che consentiva un accesso comodo alla società, sicuri che la convenienza e la famiglia fossero le basi per una vita felice e redditizia.

Un brindisi ad unire due cuori freddi, che una volta legati insieme, solo un forte calore avrebbe potuto separare, sciogliendoli.

Ma noi, non ci saremmo mai esposti al calore.

 

Ripensando a me oggi, so che allora feci la scelta giusta, dal matrimonio ebbi molto, Lucius fu un marito perfetto, sempre fedele, se non a me, almeno al suo ruolo, noi abbiamo vissuto all’altezza delle famiglie magiche più importanti d’Europa.

I cuori freddi, devono stare insieme.

Penso alla buia prigione di Azkaban dove lui vive.

Lucius, mio compagno.

Mi mancherai.

 

 

Terza classificata a pari merito:
Fabi_Fabi
Cold hearts


Grammatica: 9.5/10

Praticamente impeccabile, tranne in qualche punto dove sarebbe stato meglio costruire diversamente la frase.

Forma: 8.5/10
Troppe virgole e pochi punti o altri segni di punteggiatura. Non sarebbe stato male anche aggiungere qualche congiunzione, eliminando un paio di virgole.

Attinenza al “contenuto” della carta: 10/10
Tutto presente e inserito perfettamente ^^

Gradimento personale: 10/10
Come ho già detto a vert, amo la coppia e, sebbene prendendo in considerazione momenti ed emozioni diverse, l’avete descritta entrambe superbamente. Bravissima ^^

Totale: 38/40 

   
 
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