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Autore: FallingInLove    15/08/2010    1 recensioni
La vigilia di Natale, per Nicole, è un momento importante.. vediamo come la vive, seguendola dal suo punto di vista, alle prese con un gatto, l'allergia di sua sorella Betty ai gatti, il suo cuginetto "alcolizzato" e Mamma Hulka.. (questa one-shot, si colloca tra il 23esimo e 24esimo capitolo di è troppo piccolo il mondo per noi)
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pain is Love'
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Vigilia di Natale in famiglia


Ancora non mi sembra vero.

Guardo mia madre e mio padre che ridono, per qualcosa di buffo che sta raccontando lui sui suoi colleghi; Betty invece è imbronciata, vorrebbe aprire subito i regali, neanche fosse lei la minore fra noi due!

I miei zii sembrano ancora più contenti di me, mentre mangiano lo spezzatino preparato da mia madre e seguono divertiti la conversazione.

Mio cugino Francesco, invece, che ha più o meno l'età di Betty, si sta divertendo a stuzzicare il fratellino, Samuele.

Questo è un sogno: avere tutta la famiglia riunita per il giorno della viglia di Natale! Il MIO sogno!

Per molti sarà normale, magari anche noioso.. ma vi posso assicurare che io sto vivendo uno dei momenti più belli della mia vita.

Il 24 dicembre, sin da bambina, è il giorno dell'anno che più di tutti attendo, per scartare i regali allo scoccare della mezzanotte; e forse questa sera, sto ritrovando proprio quella felicità che conoscevo un tempo, e che temevo di aver perso per sempre; quella semplice e genuina sensazione di allegria che viene dallo star tutti riuniti sotto lo stesso tetto con un albero tutto decorato affianco.

So che niente è piovuto dal cielo, che qualcuno si è impegnato perché questo accadesse..

Ma Raul e Betty mi hanno detto poco e niente sulla conversazione avuta con mio padre fuori dalla mia stanza d'ospedale: che rabbia!

La testa non mi fa più male, ma devo tenere la benda ancora per altri due giorni.

-Passiamo al dolce? -domanda Betty e il suo buffo cappello con le orecchie da renna ondeggia.

-Guarda che anche se finiamo tutti i pandori e panettoni di casa, i regali non si aprono fino a mezzanotte -avvisa mio padre con un sorriso.

Sorride molto più spesso in questi ultimi giorni.

Mia sorella alza gli occhi al cielo -Questa tradizione la seguivamo quando Nicole aveva dieci anni, ma adesso che va per la ventina, direi che potremmo anche smetterla, no?

-19, prego -preciso io -E comunque a me piace questa tradizione: è bellissima l'attesa

-Sono d'accordo -si unisce mia madre alzandosi -Porto i dolci, ma nessuno tocchi i regali!

Non appena lei gira l'angolo della sala, il gatto dei miei zii piomba sul tavolo.

-AAAAAAAAAAAAAH! -strilla Betty -Sono allergica ai gatti! -e si gira di lato, starnutendo dritto, dritto in faccia a Francesco.

-CHE SCHIFO! -urla questo alzandosi di scatto e facendo finire la sedia per terra.

-Buono, micio! -esclama mio zio mentre cerca di recuperare il gatto dalla tavola, che nel frattempo rovescia una bottiglia di vino dritta addosso a Samuele che la annusa incuriosito nel marasma generale; poi, una volta apprezzatone l'aroma, prende la bottiglia e si mette a bere a canna.

-NO, SAMUELE! -tuona mia zia cercando di strappargliela di mano, ma il bambino non molla

Io rido come una pazza, mentre mio padre sta inutilmente tentando di aiutare mio zio a recuperare il gatto, che sembra il più spaventato di tutti, povera bestiola.

-Che succede qui? -chiede mia madre tornando dalla cucina con i dolci; poi, vedendo il micio sul tavolo -AAAAAAAAAH! Togliete quella bestia di lìììì! -urla cominciando a saltellare sul posto e sparando in aria panettoni e pandori come fossero razzi.

Betty continua a starnutire, rincorrendo Francesco per tutta la stanza: ci ha preso gusto a starnutigli addosso.

-Caro, TUO figlio non ha nemmeno cinque anni ed è già un ALCOLIZZATO! -strilla mia zia verso il marito, che però è ancora alle prese con il gatto.

A quel punto, seppure mi sto divertendo da morire, decido di aiutare mia zia e, insieme, riusciamo a levare la bottiglia dalle mani di Sam.

Il micio, trova finalmente una via di fuga, e se ne torna nell'altra stanza con la coda fra le gambe, dove lo avevamo appunto confinato a causa dell'allergia di mia sorella.

-Uff! -soffia mio zio lasciandosi cadere sulla sedia

-Ick! -singhiozza Samuele prima di scoppiare a ridere; mia zia lo guarda con apprensione.

Mentre aiutiamo mia madre a raccogliere i dolci sparsi per tutta la stanza, ritorna la normalità, e ci sediamo di nuovo tutti attorno al tavolo e concordiamo sul fatto che quel gatto abbia bisogno di sedativi pesanti.

Io a dire il vero, sono più del parere che ne abbiamo bisogno noi tutti, date le nostre reazioni, ma decido di tacere per non rischiare di beccarmi un panettone rotante in testa.

-Se starnutisci di nuovo, giuro che ti ammazzo -minaccia Francesco, ma mia sorella non se ne cura

-Prima o poi mi vendicherò -mi promette invece con sguardo minaccioso

-Di che? -le chiedo

-Del fatto che non mi fai aprire i regali prima di mezzanotte! -ringhia

Ancora!

-Oh, ma aspettiamo Babbo Natale, no? -replico con viso angelico; poi assumo un'espressione più seria e abbasso la voce -Fino a che non mi dici cosa avete detto tu e Raul a papà continuerò a farti questo scherzetto tutti gli anni

-Ma non è giusto! -protesta lei -La fortuna di essere la più piccola di casa: la vigilia di Natale ascoltano tutti te!

-Non cambiare discorso

Lei allora sbuffa, lanciando uno sguardo a nostro padre, che sta conversando con il fratello e la cognata -Niente. Lo abbiamo fatto ragionare, soprattutto Raul. Io gli ho solo dato una mano con il colpo di grazia.

-Ma cosa vi siete detti di preciso? -insisto: voglio i dettagli di quel miracoloso cambiamento.

-Nicole.. -la vedo mordersi il labbro mentre cerca le parole -Raul ti ha veramente capita più di chiunque altro, anche più dei nostri genitori. E' bastato che gli spiegasse questo, e gli desse un'idea di quanto lui ti mancasse, perché nostro padre capisse di dover ricominciare a comportarsi come tale con te.. e con me.

Che il mio amore mi avesse capita più dei miei non era da mettere in dubbio, anche perché ci voleva poco -Ma come glielo ha fatto capire?

Betty alza gli occhi al cielo -Sei troppo impicciona! Accontentati e non fare domande

-Ma perché?

-Un giorno magari ti dirà tutto papà. Di che avete parlato oggi mentre decoravate la stanza?

Sorrido al ricordo -Mi ha chiesto un po' di Raul.. gli piace, sai? Dice che è un ragazzo determinato e perfetto per me

-Non ne dubito.. -e un sorrisetto le si stampa in faccia

-Continuava a preoccuparsi per la mia testa e non mi voleva far montare sulla scala per mettere il puntale all'albero, ma alla fine l'ho convinto. Mi ha detto che.. addobbare la sala con me è bello, e che è bello essere in vacanza con la famiglia.

Mi ero quasi commossa sentendo uscire quelle parole dalla sua bocca.

Betty sorride e mi prende la mano -E' papà

-Sì -sospiro, mentre un velo di malinconia mi copre gli occhi -Vorrei che queste vacanze non finissero mai. Che tu restassi qui con noi e che lui non tornasse a immergersi nel lavoro -arriccio le labbra, consapevole di starmi comportando come una bambina stupida; il chiacchiericcio allegro della tavola contrasta con il mio umore.

Sento mia sorella aumentare la stretta sulla mia mano -Nicole, guarda che non cambierà nulla, una volta finite le vacanze. Io sarò lontana, ma per te ci sarò sempre, non ti perderò ancora.. e papà, adesso che si è riavvicinato e che tu lo hai lasciato riavvicinare, non farà più gli stessi errori -mi sorride -Certo, farà sempre quei suoi discorsi noiosi e incomprensibili sull'economia della città, ma che ci vuoi fare? E' parte di lui

Anch'io rido -Già. Sai.. credo che Raul sia riuscito persino a fargli cambiare idea sulla suddivisione delle città: credo che adesso la sua avversione per i downtowniani sia diminuita parecchio.

Appena finita la frase, guardo verso la finestra che dà sul balcone, per poi sbiancare e cominciare a urlare: -UN LADRO IN TERRAZZO!

Tutti si alzano e mio padre tira fuori, da chissà dove una mazza da baseball -Fatti avanti, se hai coraggio! -gli intima, facendo finta di sferrare un colpo e mancando di poco la testa di mia madre.

-AIUTOOO! -urla Francesco nascondendosi dietro la schiena di Betty

-Questo, è l'uomo moderno! -commenta scettica mia sorella.

-Calmi! -urla mia zia, ma nessuno la sente, dato che stiamo tutti urlando, non tanto per il ladro, ma perché mio padre sta continuando a sferrare colpi a vuoto colpendo ogni nostra testa a turno.

Allora mia zia decide di salire sul tavolo aggrappandosi all'albero e non so come faccia a non ammazzarsi sul suo tacco 12.

-Mamma, non è il momento della lapdance! -la riprende Francesco

-Screanzato di un figlio! -gli urla lei di rimando -Vi sto dicendo di CALMARVI! E' mio marito, quello, non un ladro!

Solo in quel momento ci fermiamo, e ci accorgiamo che il “ladro”, è vestito di rosso, con una lunga barba bianca e ha un sacco sulle spalle; i tacchi di mia zia fanno splat mentre spiaccica qualche cioccolatino.

Mia madre approfitta di quel momento di quiete, per strappare dalle mani di mio padre quella mazza e spezzarsela su un ginocchio (Mamma Hulka alla riscossa!).

-Oh, grazie al Cielo! -commenta mio zio, riuscendo finalmente a entrare -Pensavo che mi avreste buttato di sotto.

-L'idea c'era..

Non lo avevamo visto sgattaiolare via e travestirsi da Babbo Natale; mio zio adora i travestimenti!

Così, poggia il sacco con i regali sotto l'albero, mentre noi ancora ridiamo, e si siede di nuovo.

-Quanto manca alla mezzanotte? -chiede lamentosamente mia sorella

-Mezz'ora -risponde mio padre mentre si accinge a scartare un panettone

-Allora eri in anticipo, zio!

Ricomincio a prestare attenzione alla conversazione, mentre divoro una generosa fetta di pandoro; a un tratto, sento vibrare il cellulare nella tasca.

Lo tengo sotto il tavolo, mentre leggo il messaggio: è Raul

Sera, amore mio. Come va la testa? La serata procede bene?

Amore mio.. mi fa sempre un certo effetto quando mi chiama così, sia a voce che per messaggio. Ha iniziato a farlo soprattutto dopo l'incidente.. e anche mentre facevo quel sogno strano.

Sto bene, non preoccuparti, e qui va tutto benissimo. E' bellissima l'atmosfera che c'è, sembriamo tutti impazziti! ..Da te come va?

Gli vorrei sottolineare otto volte quel “non preoccuparti”, ma tanto lui continuerebbe a farlo lo stesso. C'è da dire però, che l'assurda convinzione che fosse colpa sua gli è passata, o almeno non mi dà a vedere che pensa ancora che sia così..

Sono contento, te lo meriti. Anche qui tutto bene.. Claudia sta stressando tutti perché vuole aprire i regali prima della mezzanotte

Rido sotto i baffi. Evidentemente a casa sua non assecondano la più piccola di casa, in quanto a trasgressioni sulle tradizioni.

Lo sapevo: lei e Betty hanno la stessa età celebrale! xD

-E' Raul? -mi chiede mia sorella.

-Sì -rispondo e lei mi fa l'occhiolino.

Pare che non dovranno aspettare più. Buon Natale, Nicole

Nel momento stesso in cui leggo quell'augurio, mia sorella si alza in piedi di scatto -E' mezzanotte! Datemi forbici, trapano e martello!

-Pensi che ti abbiano regalato il pentagono in versione ridotta? -chiede mio padre sorseggiando del vino e io rido.

-Forza, Nicole -mi dice mamma -Fai compagnia a tua sorella

Ma non sono l'unica: ci ritroviamo tutti accovacciati sotto l'albero, chi a cercare di capire cosa ci sia nei pacchetti e chi a scartarli come una furia (ovvero Betty).

La Furia però, ci rimane di sasso quando apre il suo primo regalo e tutti si sporgono a vedere

-Da parte di chi sarebbe, questo regalo? -chiede mio padre indignato mentre io e Francesco ci tratteniamo a stento dallo scoppiare a ridere

-Da.. un deficiente che verrà carbonizzato molto presto -risponde lei, con un paio di manette con i pon-pon rosa in mano.

Ricominciamo tutti a scartare i regali ma io, prima di aprire anche solo uno, devo fare una cosa.

Buon Natale anche a te, Raul. Ti amo.

E che la notte magica continui..

*******

L'ho scritto sul serio! xD La vigilia di Natale in famiglia.. spero di essere riuscita a strapparvi almeno un sorriso, con una versione un po' più comica dei vostri amati Raul e Nicole.. fosse Natale questo sarebbe il mio regalo per voi, ma dato che è il 15 agosto.. buon ferragosto a tutte voi!!
Questo è anche un modo per dirvi grazie di star seguendo "è troppo piccolo il mondo per noi"... non è un granché come one-shot, ma spero vi siate divertite almeno un po'! =D Ci vediamo domani con il prossimo capitolo della storia.. grazie a tutte!!! =)
  
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