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Autore: As a butterfly    16/08/2010    1 recensioni
Marie è una ragazza di 16 anni, i suoi genitori sono morti durante un tragico incidente. Marie è stata affidata a sua zia, Lisa, anche se per lei è come se sua nipote non esistesse. In Marie si nasconde un gran segreto, segreto che non ha mai rivelato a nessuno, nemmeno ai suoi genitori. Ora Marie frequenta una nuova scuola in cui ha fatto amicizia con una sola ragazza di nome Amy, una ragazza Dark. Da quel giorno la vita di Marie cambierà totalmente, nuove porte si apriranno e nuovi ostacoli dovrà superare, e forse nuovi amori nasceranno...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornata a casa la prima cosa che feci era quella di andare in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare. Sapevo che mia zia non sarebbe venuta prima delle 5, avevo tutto il pomeriggio libero, questa immensa casa era tutta per me. Come al solito, ogni mattina prima di uscire mi lasciava un bigliettino sul frigorifero, con scritto se farà tardi, se torna in tempo, oppure se torna verso la sera. Oggi ero fortunata, sarebbe tornata verso mezzanotte, aveva un mucchio di lavoro da fare. Mia zia è la dirigente di un'agenzia di quotidiani, quindi è naturale che sia sempre occupata, ed è anche naturale che non dedichi mai molto tempo a me. Ma a me faceva piacere, insomma non amavo le conversazioni nipote-zia, era coma una convesarzione con madre-figlia. Ma era stata anche una mia scelta. Avevo deciso io di non parlare dei miei fatti personali con mia zia, avevo deciso io di non intrommettersi nella mia vita. Lei me lo aveva proposto molte volte, mi aveva sempre chiesto che quando avevo bisogno di lei, quando avevo bisogno di sfogarmi lei c'era sempre, anche se sempre per lei è una parola grossa. Ma ho deciso io, io ho deciso di non creare questo tipo di rapporto con lei, mi avrebbe solo ricordato il rapporto che avevo con mia madre, il rapporto che ogni madre desidera avere con la propria figlia, il rapporto che io amavo tanto, il rapporto che ormai non esiste più e non volevo che qualcuno la sostituisse. Qualche volta c'era mio padre che la sostituiva, ma era al quanto imbarazzante parlare di ragazzi con lui, insomma mio padre era un uomo molto protettivo nei miei confronti, non voleva vedermi triste, soffrire, non voleva che qualcuno m spezzasse il cuore, che qualcuno mi deludesse, e io per questo lo apprezzavo molto.
Dopo aver mangiato il mio solito piatto, ovvero uova e pancetta, mi diressi verso la mia camera, anzi questa camera prima era una stanza per gli ospiti, ma quando mia zia ha saputo del mio arrivo ha dovuto trasferire la stanza degli ospisti in un'atra stanza. Adesso quella stanza era tutta per me, ma prima o poi avrei cambiato un paio di cose: le pareti sono colore rosa, il letto era vicino al muro ed era ovale, amavo quei letti chiedevo sempre a mio padre di comparmene uno. Il letto era piano di cuscini, più che cuscini sembravano peluche. La finestra era immensa, e poi dal mio balcone si vedeva un panorama che mia zia definisce stupendo, ma solo quando cala il sole per me è stupendo. Nella stanza vi era anche un divanetto di pelle, di color panna, accanto al divanetto vi era la scrivania dove passavo le mie ore davanti al pc prima di andare da Amy a fare i compiti o viceversa. Ah la cosa bella è che ho un bagno solo per me. Si non è grandioso? Finalmente non devo aspettare ore e ore fuori dal bagno. Potevo prenderla con comoda, potevo anche viverci la dentro. Ok forse è meglio tralasciare questo ultimo pensiero. Dopo aver buttato lo zaino sopra il divano, mi stesi sul letto, dovevo aspettare molto alle cinque e non sapevo che fare. Forse avrei dovuto studiare e poi a casa di Amy avrei fatto finta di studiare veramente, visto che probabilmente quando andrò da lei il fratellino comincerà a darci fastidio, ma c'è una parte di me che dice che non dovevo farli, dovevo rilassarmi, accendere la tv e riposarmi. Così diedi retta a quella vocina, presi il telecomando, accesi la tv e cosa trovo? Il notiziario... Fantastico era meglio ascoltare l'altra vocina. Ma nel sentire il notiziario una cosa attirò la mia attenzione. "Giovane ragazza trovata morta nei pressi del bosco, trovati due buchi sul collo e avrei ferite in tutto il corpo, non perde sangue." Sentita la notizia sobbalzai e mi sedetti sul letto. Ero sconvolta, credevo che quelle creature agissero solo di notte e non di giorno, insomma oggi c'è il sole come hanno potuto uscire allo scoperto? Anzi come ho potuto non accorgermi della loro presenza? Per colpa mia è morta una ragazza, le è stato tolto tutto il sangue che le circolava nel corpo, l'hanno disintregata. Adesso l'unica cosa che volevo era che la sera calasse in fretta per poter uccidere colui che ha ammazzato quella povera ragazza, mi sarei vendicata. Spensi la tv e mi stesi di nuovo il letto. Stasera mi toccava cacciare nel bosco della città, dovevo allontanare gli umani, dovevo salvarli, dovevo creare una barriera abbastanza resistente per non farli entrare e non fare uscire quelle creature. Anche si giorno riescono a cacciare di notte sono ancora molto più spietati, cologono l'occasione per poter attaccare la città. Ma oggi le cose sarebbero cambiate, le avrei cambiate io. Ma adesso la cosa più importante da fare adesso era ingannare il tempo, non sapevo cosa fare, erano solo le tre e mezza, non sapevo cosa fare in un'ora e mezza, dovevo trovare un passa tempo. Stare al pc? No oggi non mi andava; leggere un libro? Lì ho finiti tutti dovevo comprarmene altri; Dormire? Non ho sonno; Allora veditela da sola io mi licenzio! Ok ero impazzita insomma stavo licenziando il mio stesso cervello? Più litigavo con me stessa, più il tempo passava, era passata praticamente un ora, potevo iniziare a prepararmi per andare a casa di Amy. La prima cosa che feci era preparare lo zaino, misi solo i libri che mi servivano, poi andai in bagno per darmi una rinfrescata. Adesso sono pronta per andare a casa sua, e anche per affrontare suo fratello.
Superato il giardino di casa, misi alle orecchie le cuffie e mi diressi verso casa di Amy, anche se sarei arrivata con qualche minuto di anticipo ma sapevo che le sarebbe piaciuto vedermi prima. Il tragitto non durò molto, come avevo detto prima la casa di Amy si trovava dopo due isolati. Entrai nel giardino, il loro cancello era sempre aperto. Suonai il campanello e aspettai. Amy fu veloce come sempre.
- Sei arrivata prima, hai fatto bene, David sta dormendo, possiamo studiare in pace per almeno un ora o due. -
Mi disse, era una gran notizia per me, per la mia prima volta da quando vengo a casa sua avrei studiato in pace senza quella piccola peste in giro per la camera di Amy.
Salimmo sopra camera sua, volete sapere com'è la camera di una Dark? Ne siete proprio sicuri? Contenti voi: pareti neri, letto nero con con uscini rossi, alle pareti vi sono poster di alcuni gruppi di cui il nome non ricordo. Insomma tutta la sua camera è sul colore nero e al posto dei lampadari ha delle candele. Io ormai mi ero abituata alla sua camera, anche i genitori, il fratellino invece ne approfittava per prenderla in giro.
- Da dove cominciamo? Non abbiamo molto da studiare. -
Le chiesi. Oggi dovevamo studiare solo letteratura e letteratura inglese. Per fortuna io e Amy frequentavamo gli stessi corsi, tranne uno: lo sport. Io sono una frana in qualsiasi sport, tranne come Chearleader, ma non avevo alcuna intenzione di far parte delle ragazze pon pon.
- Cominciamo con Letteratura inglese così mi dai una mano, lettaratura normale basta solo leggere gli appunti ed il gioco è fatto. -
Disse, in effeti era vero. La nostra professoressa di letteratura era molto brava nel spiegare, tanto brava che io non avevo bisogno di studiare a casa, mi bastava rileggere gli appunti e mi ricordavo tutto. Presi il libro dallo zaino e Amy fece lo stesso. Adesso si poteva cominciare a studiare.
Dopo due ore, io e Amy finimmo i compiti in santa pace. David non creò alcun fastidio, anzi continuava a dormire come un angioletto nella sua camera. Erano le sette, tra due ore dovevo uscire di casa e andare nel bosco. La trasformazione avveniva da un momento all'altro. Ma io prima di andare nel bosco dovevo tornare a casa a lasciare lo zaino, altrimenti non sapevo proprio dove lasciarlo.
- Bene... ehm... Amy dovrei andare... mia zia... sta per tornare e non sa che sono uscita. -
Le dissi, non ero brava nell'invetare le scuse, ma dovevo farlo, dovevo inventarlo. Odiavo mentirle ma era l'unico modo per proteggerla.
- Vuoi che ti accompagno? -
Mi chiese, non me lo aveva mai chiesto, perchè proprio oggi me lo doveva chiedere? Anzi non me lo deve mai chiedere.
- No no, tranquilla, stai con la piccola peste. Ci vediamo domani a scuola. -
Dissi, uscendo veloce da casa. I sintomi della trasformazione si facevano sentire, mancava poco. Cominciai a correre e appena arrivai vicino al giardino di casa, lanciai lo zaino verso la porta d'ingresso.
Cominciai a correre verso il bosco. Il mio corpo cominciò a bruciare dentro, i miei occhi da color azzurro stavano diventando rosso sangue. Finalmente riuscì a raggiungere il bosco. Mi accasciai a terra. La trasformazione era sempre dolorante, non riuscivo a sopportarla. Ma sapevo controllarmi, nei primi giorni urlavo dal dolore, adesso sono abbastanza abituata.
Dopo qualche secondo la trasformazione era compiuta: Ali dalle piume nere erano sbucate dietro le spalle, i miei occhi divennero rossi, col il mio bastone in mano.
- Diamo inizio alla caccia. -

Ragazze ecco a voi il secondo capitolo, dite tutto quello che volete, accetto anche critiche e consigli per il prossimo capitolo.

Anzi domanda ma un milione di euro ( immaginari sappiatelo u.u ) Chi incontrerà Marie?

A- Una ragazza da salvare
B- Il vampiro che ha ucciso la ragazza
C- Demoni e qualsiasi creatura
D- Amy che la segue.
  
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