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Autore: wordsaredeadlythings    16/08/2010    0 recensioni
"Albus Severus Potter era sempre stato un ragazzo molto aperto verso la cultura Babbana. Adorava il loro ingegno e le loro invenzioni, ma soprattutto amava il loro cibo. Hamburger, Hot Dog, e tutto ciò che faceva più male a lui piaceva in modo particolare ed estremo. I suoi genitori a volte pensavano che era tutta colpa di Arthur Weasley se il ragazzo aveva questa strana passione per gli aggeggi babbani..."
Storia Classificatasi Settima al Contest "Indovina chi viene a cena..." indetto da TittiGranger.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammetto che non me lo aspettavo.

Insomma, non credevo mica di arrivare penultima! Pensavo davvero di non essere neanche arrivata da nessun porto. E si, sono felicissima del risultato. Non ho mai immaginato di arrivare prima, ma arrivare penultima mi ha fatto capire che devo ancora migliorare, e mi ha spinto a cercare di essere sempre migliore.

Adesso godetevi questa piccola One-shot, classificatasi sesta al contest "Indovina chi viene a cena..." indetto da TittiGranger.

Spero in qualche commento ^^ 

 

 


 

 

 

Autore: Imperfect_ angel

Titolo: Pizza party e Problemi di cuore

Personaggio/Pairing: Albus Severus Potter; Rose Weasley;

Genere: Generale.

Cibo: Pizza

Bonus: nessuno

Note Autore: Alcuni accenni a Rose/Scorpius.

 

 

 

 

PIZZA PARTY E PROBLEMI DI CUORE

 

 

 

Albus Severus Potter era sempre stato un ragazzo molto aperto verso la cultura Babbana. Adorava il loro ingegno e le loro invenzioni, ma soprattutto amava il loro cibo. Hamburger, Hot Dog, e tutto ciò che faceva più male a lui piaceva in modo particolare ed estremo. I suoi genitori a volte pensavano che era tutta colpa di Arthur Weasley se il ragazzo aveva questa strana passione per gli aggeggi babbani
Quel pomeriggio, Albus era stato invitato a casa di Rose per mangiare una cosa babbana di cui la cugina non aveva detto il nome. “Sarà una sopresa. Vedrai che ti piacerà!” aveva affermato. Albus poteva quasi immaginarsi il sorrisetto trionfante della ragazza, mentre parlava al cellulare, un oggetto babbano che amava usare: era molto più utile della polvere volante, e poteva utilizzarlo ovunque grazie ad un pratico incantesimo inventato da lui stesso per avere sempre campo.
Il ragazzo, alle sei in punto, decise di andare a casa della cugina, che viveva esattamente dall'altra parte della strada. Arrivò velocemente davanti all'uscio di Casa Weasley. Si rassettò al meglio (per quanto poteva risultare presentabile con quei capelli eternamente scompigliati), per poi bussare tre volte con forza, in modo che si sentisse: in quella casa c'era sempre qualcuno che urlava. Specialmente zia Hermione: con un marito scansafatiche come zio Ron doveva urlare sempre! Albus un po’ la compativa: quei due si attaccavano in continuazione dai tempi di Hogwarts. E le cose con gli anni non erano migliorate di certo!
La porta si aprì con uno scatto improvviso, rivelando una Rose alquanto scarmigliata. I grandi occhi blu mare della ragazza sprizzavano scintille di rabbia, mentre osservava Albus. Tentò di sorridere, ma riuscì solo ad incurvare le labbra in una smorfia di rabbia repressa.
Albus non ci mise troppo a capire cosa aveva fatto infuriare così la cugina.
«Cos'ha fatto adesso Hugo?» chiese, sospirando. Non poteva capire come mai Rose si arrabbiasse costantemente con Hugo: quei due erano peggio di cane e gatto!
«Niente, a parte il fatto che il suo trancio di pizza è finito accidentalmente sul mio tema di Trasfigurazione!» la ragazza ringhiò di rabbia, dimenticando la smorfia di rabbia repressa: tanto non sarebbe riuscita a plasmare un sorriso.
«Non l'avrà mica fatto a posta! Andiamo, Rosie, calmati! E poi… cos'è questa tizza?» chiese il moro, curioso.
«Si dice Pizza, Albus. È quello che volevo farti provare! Entra, forza: Papà ne ha già mangiata un'infinità, ma ne abbiamo lasciata una tutta per te! Vedrai, è squisita!» esclamò la ragazza, in fibrillazione. Solo Albus poteva farle dimenticare tutta la rabbia in pochi secondi. Faceva quest'effetto a tutti, e non riusciva a capire perché. Papà ipotizzava che fosse per uno strano potere sovrannaturale. Il ragazzo a volte pensava seriamente che suo padre delirasse, ogni tanto.
Il ragazzo oltrepassò la soglia, ritrovandosi in un'anticamera dalle pareti bianco latte. La pavimentazione in parquet scricchiolò con forza, quando la cugina cominciò a correre verso la porta della cucina, alla fine di un piccolo corridoio pieno di porte.
Albus inspirò con forza l'odore strano di quella casa. Se c'era una casa accogliente e calda, era proprio quella dei Weasley, che, nonostante facessero più frastuono di una mandria di Ippogrifi imbizzarriti, erano uniti e si volevano bene.
Albus si affrettò lungo il corridoio, seguendo la cugina. Quando entrò nella cucina, dovette tapparsi le orecchie: zia Hermione stava cominciando ad urlare come al solito.
«Ronald Bilius Weasley, ti rendi conto che di quattro pizze ne hai mangiate tre?! Fortuna che eri a dieta!» tuonò la donna, osservando con ira l'uomo dai capelli rosso fuoco, che cercava di rendersi invisibile senza successo.
Fortunatamente l'arrivo del giovane Potter fermò la sfuriata della donna, che tornò gentile e premurosa come al solito, sorridendo in direzione del ragazzo. Albus sentì distintamente suo zio mormorare, “Ma chi me l'ha fatto fare di sposare questa pazza?!”. Dovette trattenersi per non ridacchiare.
«Albus caro!» esclamò la donna, afferrando una scatola di cartone stretta, con una grande pizza disegnata sopra. Albus annusò estasiato l'odore che proveniva da quel cartone, afferrandolo velocemente «Tieni: sono certa che ti piacerà!» esclamò la donna, sorridendo ancora.
«Scusate, ma io e Al dobbiamo parlare in privato!» esclamò Rose, afferrando per un braccio il ragazzo, per poi trascinarlo verso le scale della casa. Albus, alquanto sorpreso, rischiò di inciampare sulle aste de parquet. Rose continuava imperterrita la sua marcia, senza mollare il suo povero braccio. Lo stringeva così forte che Albus temette non passasse più il sangue in quell'arto.
«Rose, mi fai male! Ehy!» ma Rose finse di non sentire finchè non chiuse la porta della sua stanza dietro di se.
La stanza di Rose era sempre stata immersa nel Caos: a terra giaceva una quantità impressionante di fogli e libri. Su tutti i mobili c'erano almeno tre o quattro capi d'abbigliamento, buttati alla rinfusa quasi ovunque. Il bianco originale della pareti era completamente celato da una quantità incredibile di poster: tra gruppi musicali e squadre di Quiddich, c'era da perdere la testa.
«Andiamo, siediti!» esclamò Rose, lanciando altre magliette contro un povero comò, per poi afferrare due grandi cuscini e lanciarne uno ad Albus, che lo prese e lo posò a terra senza indugio: era inutile rimproverare Rose per la confusione, non avrebbe mai rimesso a posto. Era il suo “piccolo mondo”, a sua detta.
«Coraggio! Apri quel cartone di pizza e prendine un trancio!» esclamò la ragazza, sorridendo fiduciosa. Albus non se lo fece ripetere due volte: spalancò con un movimento veloce della mano il cartone ed afferrò una pizza quasi identica a quella sulla confezione: mancavano le olive e i pezzi di prosciutto.
Quando la lingua del ragazzo venne a contatto con quella prelibatezza, le sue papille gustative salirono in paradiso: era la cosa più buona che avesse mai addentato. Aveva un gusto così unico e… fantastico che avrebbe voluto mangiarne altre mille. Il pomodoro e la mozzarella si fondevano alla perfezione, in un mix letale per il povero ragazzo.
«Allora?» chiese la cugina, curiosa come al solito.
«Allora?! È la cosa più deliziosa che abbia mai mangiato! Questa pizza è diventata ufficialmente il mio piatto preferito!» esclamò il ragazzo, addentando un altro enorme morso della sua pizza, sorridendo euforico, quando vide quanti tranci c'erano nel cartone.
Rose approfittò della situazione per afferrare un trancio di pizza ed addentarlo, sorridendo appena.
«Allora… di cosa devi parlarmi? Sputa il rospo!» esclamò il ragazzo, improvvisamente curioso di sapere.
«Ehm… Dom mi ha detto di parlarne con te perché sei… il suo migliore amico, quindi…» la ragazza arrossì fino alla radice dei capelli, rimanendo in silenzio.
«Terra chiama Rose! Avanti, mica ti riderò in faccia!» esclamò il ragazzo, sorridendo fiducioso.
«È una cosa così…. da Dominique!» esclamò la rossa, sbuffando.
«Andiamo: sputa il rospo o lo chiedo a lei, e sai quanto gonfia la verità Dom!» la rossa osservò spaventata il volto del giovane Potter.
«Non oseresti…» sussurrò, come se fosse una minaccia.
«Dici?» chiese il ragazzo, sorridendo furbetto «Andiamo, Rose! Dimmi cos'hai e facciamola finita, ti va?» chiese il ragazzo, preoccupato.
«Ok…. giura solennemente che non scoppierai a ridere!»
«Rose, lo sai che non…» ma la rossa non lo lasciò finire, interrompendolo.
«Giuralo!» ordinò. Il moro riuscì a capire che dietro quell'ordine c'era una minaccia velata “Giuralo o ti uccido”. E Albus sapeva perfettamente che Rose era capace di ucciderlo per averla derisa: le e il suo orgoglio uscito fuori da chissà dove!
«Ok… Giuro solennemente che non scoppierò a ridere!» esclamò, con la mano sul cuore, come se fosse al parlamento, per testimoniare contro qualcuno. Rose prese un grande respiro profondo, prima di incatenare il suo sguardo a quello smeraldino di Albus e sussurrare:
«Mi sono innamorata…. di Scorpius….» disse, abbassando lo sguardo.
Albus rimase in silenzio, per calibrare bene la notizia. Quando riuscì a farsi entrare in testa l'infera frase, sorrise.
«Tutto qui? E io dovrei rimanere impassibile di fronte ad una tale bella notizia?! Rose, è fantastico!» esclamò il ragazzo, sorridendo euforico. Addentò ancora un altro trancio di pizza: se ne era spazzolati già quattro.
«Ah, Ah. Spiritoso! Sarebbe fantastico… se lui provasse la stessa cosa per me!» affermò la Rossa, sospirando «Cosa che non so… e che forse non succederà mai…» aggiunse.
«E perché, scusa?» chiese il ragazzo, confuso: Scorpius era innamorato di Rose, ma non gli sembrava il momento giusto per dirglielo
«Perché?! Oh, andiamo, Al! Lui è circondato da ragazze molto più belle e fantastiche di me, e io sono… solo una tra le tante, cavolo!» esclamò la ragazza, sospirando sconsolata.
«Rose, tu non sei una. Tu sei l'unica tra le tante. Tu sei l'unica che sia la sua migliore amica, che possa riderci, scherzarci e parlarci. Sei la sola che abbia una vera possibilità di piacergli!» affermò il moro, addentando ancora la sua pizza «Quindi… cerca quel fantomatico coraggio da Grifondoro e digli quello che provi per lui!»
«E se… non ricambiasse? Io non voglio essere solo una sua amica, non ce la farei a vederlo con un'altra!» esclamò la cugina, seriamente preoccupata.
«Sarà una nuova esperienza che avrai fatto! Oppure… potresti sempre lottare per averlo! Potresti… farti piacere, potresti corteggiarlo per averlo! Se lo ami davvero lotterai per lui!» esclamò il cugino, sicuro. Lui sapeva perfettamente che non ci sarebbe voluto così tanto: Scorpius era cotto di Rose da una vita. Non aspettava altro che lei si accorgesse di lui, per farsi avanti!
«Dici che… ci riuscirò?» in quel momento, Albus ebbe una sottospecie di Dejavù. Si ricordò che anni fa, Rose gli aveva posto la stessa domanda, con gli stessi occhioni grandi da cucciolo ferito. Era stata la prima volta che Rose aveva cavalcato una scopa da Quiddich: era riuscita a fare un giro della Tana per poi cadere rovinosamente a terra e sbucciarsi un ginocchio. Ma intanto era felice di esserci riuscita senza cadere subito.
«Certo che si! Rose… devi solo provarci!» esclamò il ragazzo, sorridendo tranquillo «Vedrai che ce la farai! Devi solo… provare e provare finchè non ci riuscirai!» affermò, sicuro di quello che diceva.
All'improvviso si ritrovò abbracciato dalla cugina e sommerso da un mare di “grazie”. Albus sorrise. Quella era stata una giornata davvero stupenda: aveva aiutato la cugina con i suoi problemi di cuore e… aveva addentato la cosa più deliziosa del pianeta!

 

 

 

 

GIUDIZIO:

 

 

 

SETTIMA CLASSIFICATA
Pizza party e problemi di cuore, di Imperfect Angel


originalità della trama: 7\10
la caratterizzazione dei personaggi: 7/10
grammatica\ sintassi: 8\10
la scrittura 8\10
per un giudizio personale 6\10
bonus 0\2.
Totale 36\52

Inizio con il dirti che per alcuni aspetti sei stata fortunata, per altri un po’ meno.
Mi sto riferendo in particolar modo ai personaggi che hai utilizzato. Premetto che Ron ed Hermione sono in assoluto i personaggi che preferisco, seguiti a ruota da Rose e Scorpius.
La scelta di questi personaggi quindi, poteva avvantaggiarti o penalizzarti. Ti spiego: sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho notato che avevi inserito nella tua storia anche i coniugi Weasley… solo che mi sono sembrati leggermente OOC. Sembravano un po’ delle… macchiette. In senso spiritoso, ovviamente. Hermione mi è sembrata una copia ringiovanita di Molly Weasley.
E di Molly, una ne basta e avanza.
Ma comunque, questo non è un grande problema, visto e considerato che hanno un ruolo secondario.
Mi piace come hai caratterizzato il tuo Albus; sia caratterialmente, che nel modo di parlare. Lo hai reso un personaggio davvero piacevole.
Ho dovuto toglierti un paio di punticini nella grammatica: gli errori sono minimi, più che altro dovuti alla distrazione nella battitura o a piccole dimenticanza nella punteggiatura. Niente di grave.
Hai un modo di scrivere molto fotografico: benissimo! In questo modo è difficile perdere la concentrazione e ci si riesce ad immedesimare maggiormente per la scena. Purtroppo però, la trama non è altrettanto solida. Carina e simpatica, ma non eccessivamente coinvolgente. Soprattutto nel finale, tende leggermente a scivolare…
Nonostante quello che potrebbe sembrare, a mio parere, la “pizza” era uno degli elementi più difficili da inserire. Quindi, mi complimento per la scelta e per la prontezza che hai avuto nel metterti in gioco.

 

   
 
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