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Autore: Tikkia    17/08/2010    4 recensioni
Fic introspettiva riguardo alla situazione di Sasuke nei confronti di suo fratello Itachi. Sasuke's POV.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'eterno secondo Di nuovo. È successo di nuovo. Un altra maledetta volta in cui la mia inferiorità mi è stata duramente rinfacciata. E da chi? Dalla mia famiglia, chiaro. Come al solito. Mi chiedo cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo. Ok, sono il fratello minore di Itachi, e allora? Perchè devo continuamente essere messo a confronto con lui? Tanto tutti in famiglia, tutto il clan, addirittura, sa che non sarò mai come lui, che non sarò mai alla sua altezza. E allora perchè ad ogni dannata riunione di famiglia tutti si ostinano a farci una sorta di test sulle nostre capacità? Sono solo un bambino, accidenti, non posso certo competere con Itachi, che si sta avviando verso la giovinezza!
Ma, se papà e mamma l'hanno capito, nonna Uchiha continua imperterrita nel suo esame.
-Sasuke, come va l'accademia?-
-Bene.- bene, nonna, come vuoi che vada? Mi impegno come un matto, faccio una fatica boia e vuoi anche che non vada bene?
-Itachi alla tua età era già un ANBU.- eccola qua. Sempre così, la stoccata micidiale che i fa salire le lacrime agli occhi. Itachi nemmeno mi guarda, sorride alla nonna e continua a mangiare il suo riso, tranquillamente. Vorrei odiarlo, ma non ci riesco. Anche se ci provo, io lo so che in verità non è colpa sua: lui si impegna più che po', proprio come me, e i suoi risultati si vedono e brillano come stelle in un cielo limpido. E tutta la famiglia ne è fiera. E io chi sono? Io sono solo il piccolo Sasuke, la brutta copia di Itachi, colui che aspira invano a superare il proprio fratello maggiore, ben sapendo che non ce la farà mai.
Qui è la mia famiglia ad esere colpevole.
-Itachi, come vanno le cose a te, invece? Sei sempre il miglior ninja del corpo ANBU, eh?- la nonna non smette. E continua a lanciarmi delle veloci occhiate, come se stesse mettendo a confronto me ed Itachi anche sul piano fisico. Cavoli, nonna, cosa vuoi mettere a confronto un bambino di 7 anni con un ragazzo di 14? Incredibile, a quanto pare vuole farlo. La nonna finisce di mangiare in silenzio, ascoltando soddisfatta le avventure del mio fratellone, che parla pacato e tranquillo. Appoggia la ciotola vuota sulla tavola e, quando Itachi fa per iniziare a raccoglierla insieme alle altre, lei lo ferma e consegna la ciotola a me.
-Siediti, Itachi. Sasuke, fallo tu, porta via le scodelle, veloce.- cosa? Nonna, ma per chi mi hai preso? Provo a ribattere, dicendo che potrebbe farlo Itachi, ma un'occhiata congiunta e velenosa di mio parde e della nonna mi zittiscono e mi ricordano qual'è il mio posto: sempre e comunque dietro ad Itachi. L'eterno secondo degli Uchiha. Che amarezza, penso mentre raccolgo le altre scodelle. Incrocio lo sguardo con Itachi per un secondo, e vedo del dispiacere nei suoi occhi, delle scuse. Ma è un attimo, poi lui distoglie lo sguardo e prosegue a parlare con nonna Uchiha. Vado in cucina insieme a mia madre e, quando siamo soli, lei mi fa una carezza sulla testa, sorridendo. Mia madre. L'unica in tutta la famiglia che mi capisce.
-Coraggio, Sasuke, sai com'è la nonna.- cerca di consolarmi. Si, mamma, so com'è la nonna. Anzi, so come sono tutte e due le nonne: sia la mamma di mia madre che quella di mio padre stravedono per Itachi. Io non sono altro che un'ombra. Che tristezza.
Quando torno in soggiorno, la nonna sta porgendo qualcosa ad Itachi: è un involucro marrone, piuttosto consistente, con una cinghia nera per chiusura.
-Tieni, Itachi, è per te.- nonna, non ti sei dimenticata di nessuno? No, perchè c'è il piccolo Sasuke, qui. Mi siedo accanto a mio fratello e guardo l'involucro, incuriosito.
Itachi lo apre ed il cuore mi piomba in fondo allo stomaco: adagiato sulla tela marrone, c'è un meraviglioso e sfavillante set di kunai nuovo di zecca. Le armi catturano e riflettono i raggi di sole che entrano da fuori, ed illuminano la faccia sorpresa di Itachi, mentre li prende in mano per soppesarli. Io non so che faccia sto facendo: non so se ho la bocca aperta, se sto ringhiando o che altro. Forse addirittura sto mantenendo un'espressione neutra. Si, dev'essere così, dal momento che nessuno fa commenti. A cosa servono ad Itachi tutti quei kunai? Lui ha già il suo set personalizzato, e pure quello della squadra ANBU, e li tiene entrambi con la massima cura. Hanno ancora il filo così perfetto che potrebbe tagliare una foglia in volo. Perchè a lui? Perchè lui?
-Nonna, ti ringrazio, sono bellissimi... però io ho già due set di kunai, credo che questi siano più utili a Sasuke.- ecco, appunto. Questo è uno dei motivi per cui non riesco ad odiare Itachi come vorrei: è sempre gentile con me. Di tutto il clan, lui è l'unico che non mi vede come una macchia.
-Sciocchezze, anche Sasuke avrà il suo set dell'accademia. Quelli sono un mio regalo personale per te.- ovviamente. Perchè sprecare un set così bello per me? Tanto quelli dell'accademia ormai non sono più buoni neanche per tagliare una carota, ma chi se ne importa? Sono solo Sasuke.
Davvero una gran cosa.
Quasi quasi preferisco l'altra nonna Uchiha: certo, lei quasi si dimentica di me anche se siamo nella stessa stanza, ma almeno mi risparmia tutte queste sofferenze da secondo classificato. Non che la mia invisibilità mi faccia star bene, anzi, mi fa soffrire tantissimo.
La nonna rimane con noi quasi tutto il pomeriggio. Ad un certo punto non ce la faccio più, non riesco più a sopportare questo suo metterci a confronto, così decido di scappare, dicendo che devo andare ad allenarmi.
-Bravo, Sasuke, vai ed allenati molto duramente: forse un giorno riuscirai a stare al passo con Itachi.- infine, il colpo che mi manda quasi in frantumi il cuore. La nonna ha quasi centrato il punto: stare al passo con Itachi? No, superare Itachi. Superarlo ed essere io quello acclamato. Superarlo e fargli provare il dolore e la sofferenza che provo io ogni giorno sotto gli sguardi del clan e di tutta Konoha. Superarlo e, finalmente, non essere più sottovalutato.
Ma tanto lo so che, fino ad allora, per quanto mi possa sforzare, nessuno mi noterà mai. Ormai ci ho fatto l'abitudine. Per loro -gli Uchiha, Konoha, il mondo in generale- io non sono altro che il fratellino di Itachi, la sua ombra, il suo allievo... sono un bambino dotato, il primo dell'accademia... un bambino bravo con gli shuriken, bravo con i kunai, bravo con il ninjustu, il genjutsu...
Ma per nessuno di loro io sarò colui che veramente sono. Per nessuno di loro io sarò Sasuke Uchiha. Nessuno. Per loro io sono solo la conferma che Itachi è il migliore del clan. Per loro -e per me- Sasuke Uchiha sarà per sempre costretto a vivere nell'ombra del suo fratello maggiore Itachi Uchiha.

Note dell'autrice:
OK. Che diavolo mi è successo? Perchè io ho scritto una fic introspettiva con il punto di vista di Sasuke bastardo Uchiha?! Bè, non lo so neanch'io. Credo che sia perchè, alla fine, Sasuke un po' lo capisco. Lo capisco per il complesso di inferiorità nei confronti di Itachi, lo capisco molto bene. Così, dopo l'ultimo tiro stile Uchiha che mi è stato fatto, mi è venuto da scrivere questa fic. Non credo che ne farò altre: Uchiha...brrrrr!
Come credo abbiate capito, il tutto è ambientato prima che Itachi facesse ragù di Uchiha con il suo stesso clan. Un grazie speciale a Vaius che mi ha evitato due mega strafalcioni sulle età di Sasuke ed Itachi! :)
  
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