Lui non si merita quello che gli sto facendo.
E’ la persona più buona di questa terra.
E il solo pensiero che lui possa soffrire, mi lacera.
E l’idea che possa esserne io la causa, mi uccide.
Eppure non posso farne a meno.
Sono schiava di sensazioni ed emozioni.
Schiava del mio cuore.
Della consapevolezza che c’è spazio solo per una persona.
L’amore uccide.
Non c’è nulla di buono o meraviglioso.
E’ un coltello conficcato nello stomaco.
E’ veleno che scorre nelle vene.
L’amore non ha nulla di magico.
E’ solo dolore.
Autodistruzione.
E ha gli occhi più belli che siano mai stati creati.
E ora mi fissano quasi fossi la dannazione.
Quasi fossi la pena da scontare per una vita di peccati.
“Tu non lo ami” quanto
dolore in poche parole.
Non è la verità.
Non riesci a leggermi dentro, come non ci è mai riuscito nessuno
finora.
Lui non merita di soffrire.
E’ forse l’unica persona di questa terra a non meritarlo.
E tanto basta a capire che lo amo.
“Non quanto ami me”
Una lacrima mi solca il viso.
Verità.
La verità è dappertutto.
Sepolta sotto strati e strati di bugie.
Io ti amo.
Ma con te non ho futuro.
Sarebbe solo un continuo farmi del male e fargli del male.
“E non pensi a me? Il mio dolore
non conta?”
Sono le tue lacrime.
Mi strapperei il cuore dal petto se servisse a qualcosa.
Ma non serve a niente, a nessuno.
E sai benissimo che, da un pezzo, il mio cuore ti è stato donato.
“Odio tutto questo”
frustrazione.
“Lui è più importante di me?”
rabbia.
Lui è reale. E’ la mia certezza.
Tu sei il mio sogno.
“I sogni vanno presi per mano”
E non abbandonati.
Ma i sogni restano chiusi nel cassetto.
“Solo se sei tu a volerlo”
Ho bisogno di vivere! Continuare a tenere gli occhi chiusi non mi
aiuterà a crescere!
“Sono tutto ciò che desideri! Apri gli occhi! Sono
ciò che vuoi!”
Sei ciò che vorrei ma che non posso…
“E’ per lui”
E’ per me.
“Non hai
coraggio! E rischi di rinunciare ad una realtà che potrebbe essere la tua!”
Rischio solo di evitare di soffrire.
“Io ti voglio!
Tutto questo è assurdamente ingiusto! Perché? Perché? Ti prego ripetimelo all’infinito,
finché non riuscirò a farmene una ragione!”
Non posso, una ragione non c’è, non c’è nemmeno la follia…
C’è solo il disperato tentativo di tenere gli occhi
aperti, quanto più possibile lontani da te.
Perché dietro la palpebra chiusa regna sovrano il
tuo volto perfetto.
I tuoi occhi.
Lasciami vivere la mia vita.
“E’ il tuo
cervello che parla! Ma è grazie al cuore che riesci a vivere, lascia che sia
lui a guidarti”
Il mio cuore ha smesso di battere da tempo.
“Tu sei mia…”
E sempre lo rimarrò, nel profondo della mia anima.
Nelle profondità dei tuoi occhi.
Ma ora ho bisogno di spazio nel mio cuore.
Per contenere altro dolore.
Ho imparato che l’amore è sofferenza.
Un dolore sordo al petto.
Ma se lo si affronta in due il peso è meno grave.
Ritorna nel cassetto Jared, lì è il tuo posto.
Ed è lì che ti troverò sempre.
Una lacrima sfugge alle mie palpebre chiuse mentre
ripenso a quella sera e al tuo dolore.
All’incredulità della situazione.
A quanto fa male sapere che ti ricorderò per sempre
così, con il viso straziato dalla
sofferenza.
Singhiozzo disperata sul letto, sono giorni che non
esco da questa stanza.
Un delicato bacio mi sfiora la spalla.
Stringo ancora di più gli occhi, colmi di lacrime
bollenti.
“Grazie di essermi vicina, affronteremo e supereremo
tutto questo” è un sussurro.
Queste sono le mie bugie.
Le bugie che sto creando per andare avanti.
Le false verità dietro cui mi nascondo per poter
affrontare le mie giornate piangendo la tua perdita.
La perdita di un sentimento, sbagliato.
E i tuoi
occhi affollano la mia mente, e il tuo dolore
affolla il mio cuore.
***
Quando
ti accorgi di amare qualcuno è sempre troppo tardi.
Chiudi
gli occhi e vedi la sua immagine.
Ti
addormenti e la ritrovi nei tuoi sogni.
Ma
niente può andare nel verso giusto.
Non
se sei me.
Non
se hai un’immagine da mantenere.
Non
se passi il tempo a cercare di nasconderlo.
E
quando tutto ti viene strappato.
Quando
senti il cuore spezzarsi.
Quando
tutto comincia a perdere di significato.
Ti
ritrovi seduto al buio, su di un fottutissimo letto,
a
chiederti il perché, a domandarti se il destino lo faccia apposta.
A
farti assaggiare la felicità e poi strappartela via nel peggiore dei modi.
A
darti l’opportunità di accarezzare un angelo a mani nude.
Fisso
gli occhi su queste mani.
Sono
le mani di un uomo, che ama, che soffre.
Di
un uomo.
Niente
di più e niente di meno.
Per
quanto possa essere gratificante sapere di rappresentare il sogno di migliaia
di persone.
A
volte tutto questo sbiadisce i contorni della mia vita.
E
io sono concreto, reale.
Tanto
da sanguinare, da autodistruggermi.
E
le sue carezze, i suoi baci, le sue mani sul mio corpo,
erano
così reali,
da
farmi sentire così vivo, così vero, così semplice.
Prima
che lei mi richiudesse nel cassetto, come il più irraggiungibile degli uomini
su questa terra.
Come
se a scegliere non fossimo noi e i nostri sospiri, i nostri cuori uniti.
E
io continuo ad amarla, con la disperata voglia di cedere tutto questo a qualcun
altro e tenere lei tra le braccia, in cambio.
Per
sentirmi sussurrare all’orecchio che io, e solo io, la faccio sentire viva.
E
tracciare insieme i contorni di una vita insieme.
E
quando l’immagine mi si sgretola davanti agli occhi, passo in rassegna ciò che
sono e ciò che continuerò ad essere.
Io
sono il sogno, non la realtà.
Questa
è la storia della mia vita.