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Autore: Raffaley94    18/08/2010    2 recensioni
un finale alternativo di Breaking Dawn secondo la mia prospettiva
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, wow è un sacco di tempo che nn pubblico, eh purtroppo ho perso l'ispirazione, ma me ne è venuta un pò per questa one-short. L'ho creata per un concorso e vorrei il parere di qualcuno =)....buona lettura =)

ERO FELICE (finale alternativo di Breaking dawn)

Finalmente la battaglia era finita e nessuno (almeno non della famiglia) era morto, tutti salvi. Avevo temuto molto per l’incolumità di Renesmee, era la mia bambina, aveva soltanto pochi mesi ma aveva l’aspetto di una di tre anni, lei era speciale e pochi erano come lei, del resto era figlia di me ed Edward, cosa c’era da aspettarsi. Lei camminava mano nella mano affianco al padre come se non fosse successo niente, come se fosse un giorno come un altro e saltellava, adoravo la sua spensieratezza. Edward mi guardò e sorrise, come se capisse come mi sentivo, anche se non era capace di leggermi nel pensiero. Avrei tanto voluto che questo fosse possibile, per fargli capire l’amore che provavo nei suoi confronti, non era un semplice amore, io amavo Edward più di me stessa.

- Ti va di fermarci da Carlisle prima?- mi chiese Edward, bloccando il flusso dei miei pensieri.

- si certo mi farebbe piacere- lo risposi sorridendo. Arrivati all’ingresso mi fermai qualche secondo davanti e guardai la casa. Era la stessa di sempre. Conoscevo Edward da quasi due anni e mi sembrava un secolo, quasi non riuscivo a ricordare come fosse la mia vita senza di lui e il resto della famiglia, vuota, priva di significato. Entrammo tutti e tre insieme e notammo che tutta la famiglia era radunata in salotto, quasi aspettassero il nostro arrivo.

- Zia Rosalie!- urlò Renesmee, andando incontro a Rosalie. Lei adorava quella bambina e io l’avevo capito benissimo, era come se fosse la figlia che non aveva mai avuto ed infondo mi faceva piacere che la pensasse così, in qualche modo ero riuscita ad esaudire il suo desiderio.

- come ti senti Bella?- mi chiese Carlisle.

- sto bene, il peggio è passato- lo risposi, sospirando.

- da quando vedo la piccola è molto spensierata, sembra quasi che non si sia accorta di nulla - intervenne Esme.

- si, lei è sempre così solare- dissi sorridendo

- è una cosa positiva direi- concluse Esme accarezzandomi la guancia. Ero felice, finalmente eravamo tutti uniti, il mio desiderio si era avverato, anche se Renesmee non era stata prevista, ero felicissima di essere diventata madre ed avere al mio fianco un marito come Edward.

- noi togliamo il disturbo, dobbiamo portare Renesmee a letto, ci vediamo domani.- disse Edward congedandosi.

- divertitevi!- rispose Emmet con il suo solito sorriso sghembo, non sarebbe cambiato mai, sempre il solito giocherellone.

Camminavo per la foresta, quella foresta che mi sembrava sempre più familiare. La prima volta che avevo messo piede su quel erba selvatica, era stato quando avevo scoperto che Edward era un vampiro, chi l’avrebbe mai detto che io un giorno mi sarei innamorata di lui e avrei rischiato la vita un paio di volte per lui. C’è chi dice che morirebbe per amore, io non lo prendo come un modo di dire, io so cosa significa sacrificarsi per la persona che ami, e anche se è pericoloso, faticoso, anche se rischi la vita, ne vale la pena, e io non mi pento affatto di tutto quello che ho sofferto, lo rifarei all’infinito, rischierei in eterno. Solo chi ama può capirmi.

Arrivammo davanti alla nostra dolce dimora, quella bella casetta che Esme e Carlisle avevano costruito per noi. Presi Renesmee in braccio dirigendomi verso la porta d’ingesso, ma dando uno sguardo alla veranda notai che lì immerso nei suoi pensieri c’era Jacob che stava seduto sull’altalena fissando il cielo.

- farò addormentare io la bambina, tu vagli a parlare, vi dovete chiarire no?- mi disse Edward sorridendo. Aveva ragione. Da quando ero diventata una vampira non avevamo avuto modo di parlare e di chiarire la situazione, la nostra situazione. Guardai Edward annuendo e mi diressi verso Jacob.

- Ehi lupacchiotto, cosa fai? Guardi le stelle?- gli chiesi ironicamente

- si, mi piace fissare le stelle quando sto da solo – rispose, senza distogliere lo sguardo dal cielo.

- posso?-

- si, certo siediti, è casa tua-

Mi unii anch’io a fissare il cielo, ma dopo qualche minuti interruppi il silenzio.

- senti Jacob, io e te non abbiamo avuto modo di parlare della situazione, cioè io sono una vampira e non hai mai pronunziato parola sulla cosa-

- solo perché non ce n’era motivo, non odio più i vampiri come prima, quasi mi siete simpatici- disse sorridendo- sai dopo l’imprinting ho capito che infondo non siete male. Renesmee è una bambina perspicace, non so cosa sia successo nel momento in cui lo vista, ma era come se il resto del mondo fosse scomparso ed esisteva solo lei, la persona in assoluto più importante. Non ti preoccupare per lei, io sono il meglio che in assoluto Renesmee potrebbe avere –

- oh si questo lo so, diciamo che infondo la cosa mi sta bene, sono felice che hai avuto l’imprinting con lei, almeno sono sicura che starà in buone mani. - gli dissi guardandolo negli occhi. Si, io lo sapevo Jacob era un bravo ragazzo e mi fidavo di lui. In qualche modo io l’avevo amato, non come si ama normalmente una persona, ma l’avevo amato, ed ero felice.

- Jacob, sei felice? – gli chiesi aspettando una risposta positiva

- si lo sono – mi rispose sorridendo. Rimanemmo per qualche minuto fuori alla veranda a guardare le stelle, erano stupende e quella sera non c’era neanche una nuvola in cielo ed era limpido. Parlammo del più e del meno, come dei cari vecchi amici, era una situazione piacevole, non ero mai stata così felice, tutto era perfetto. Io e Jacob eravamo perfetti amici, amavo Edwad, lui amava me e avevo una figlia stupenda. Dopo un po’ rientrai in casa e percorrendo il corridoio mi fermai sulla porta della camera di Renesmee e notai che lì c’era Edward che giocava insieme a lei , come giocano un padre e una figlia. Se avessi potuto, avrei incorniciato quel momento.

- posso unirmi a voi. – dissi entrando in camera.

- ma certo – disse Edward sorridendo. Per un po’ giocammo tutti insieme, Renesmee chiese spiegazioni a me e ad Edward, sui Volturi e sulla sua esistenza, aveva capito di non essere un vera e propria vampira, era molto sveglia, del resto, aveva un padre come Edward. Dopo un’oretta si addormentò, abbracciata al suo cuscino, io ed Edward rimanemmo a fissarla per un po’ poi andammo nelle nostra stanza.

-Bella, io ti amo e credo che di non aver amato mai nessuno più di te. – mi disse sorridendo una volta tornati in camera.

- Anch’io ti amo e sono felice, non potrei mai immaginare la mia vita meglio di adesso.- conclusi, racchiudendolo in un forte abbraccio.

FINE

   
 
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